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Austis


Sulle pendici sud-occidentali del Gennargentu, al centro esatto della Sardegna, sorge un paesino con tradizioni antiche e rigoglioso territorio ricco di monumenti naturali. Austis è collocato al centro di una zona ancora ricca di alberi, nonostante ripetute attività di disboscamento, ha un centro storico ben conservato, con belle case in granito.
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Sa Crabarissa  | Fabio Sistro
Sa Crabarissa
Fabio Sistro
Su Nou Orruendeche  | Fabio Sistro
Su Nou Orruendeche
Fabio Sistro
Sa Conca de Su Cannizzu  | Fabio Sistro
Sa Conca de Su Cannizzu
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Austis  | Fabio Sistro
Austis
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Chiesa di Sant'Antonio da Padova  | Fabio Sistro
Chiesa di Sant'Antonio da Padova
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Antichi mestieri  | Fabio Sistro
Antichi mestieri
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Sos Colonganos  | Fabio Sistro
Sos Colonganos
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Il formaggio  | Fabio Sistro
Il formaggio
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La cottura del pane tipico  | Fabio Sistro
La cottura del pane tipico
Fabio Sistro
Austis  | GIANFRI58/shutterstock
Austis
GIANFRI58/shutterstock
Austis  | GIANFRI58/shutterstock
Austis
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Uno sguardo a Austis
Uno sguardo a Austis

Sul borgo

Austis è un piccolo centro appartenente geograficamente alla Barbagia di Ollolai, situato sulle pendici occidentali del Gennargentu, in Sardegna. Sorge su un altopiano granitico a 737 metri sul livello del mare.
Collocato al centro di una zona ancora ricca di alberi, nonostante ripetute attività di disboscamento, ha un centro storico ben conservato, con belle case in granito.
L’economia del borgo è principalmente a vocazione agropastorale e vede nell'allevamento degli ovini e dei caprini, le sue attività principali. Il territorio di Austis, particolarmente ricco di boschi di querce, sugheri e lecci, si estende per circa 5000 ettari di superficie.

Ciò che merita sicuramente una visita è la Chiesa della Beata Vergine Assunta, attuale chiesa parrochiale risalente al 156 al cui interno sono presenti diverse sculture dell'artista locale Elio Sanna, fra cui un crocifisso che sovrasta la fonte battesimale. La chiesa ha inoltre potuto riavere un coro ligneo del 1829 recentemente ristrutturato.
Tra gli edifici religiosi vi è anche la Chiesa di Sant'Antonio da Padova, edificata nel 1669, posta sull'altopiano nominato "Sa Sedda de Basiloccu". Ancora oggi la terza domenica di settembre si festeggia il Santo con balli e canti tradizionali.

Tra gli elementi di pregio del borgo e del suo territorio spiccano numerosi siti archeologici tra cui il sito nuragico di Perda Longa e i vari Nuraghi, dei quali il meglio conservato è quello in località “Isteccorì".
Il territorio regala scenari di rara bellezza, si presta a escursioni a cavallo e in Mountain Bike, attraverso centinaia di sentieri. Nel territorio sono presenti diverse rocce particolari scolpite nei secoli da vento e acqua, tra cui la nota “Sa Crabarissa” (legata alla leggenda del borgo), “Sa Conca de Su Cannizzu”, massiccio alto circa 10 metri dalle sembianze di un’aquila (rapace che non di rado si riesce a vedere realmente da queste parti), “Sa Conca de Oppiàne”, “Su Nòu Pertùntu”, “Su Nòu Orruendèche”, suggestiva sequenza di due massicci granitici monolitici sovrapposti uno sull’altro e a loro volta poggianti su un terzo inferiore affiorante dal terreno, e ancora il Dolmen “Perda Longa”.

Un altro luogo che il naturale trascorrere del tempo ha reso “magico” è la foresta vergine di Tannòro, una vasta zona incontaminata e percorribile solo a piedi attraverso aspri e suggestivi sentieri nel bosco più profondo, solcato da un torrente che rende quasi magico questo luogo.
Testimoni dell’epoca dei “carbonai” sono invece diverse piazzole su cui venivano realizzate “Sas Fogàias” sparse per il territorio e ancora ben definite e visitabili, o i resti di alcuni ovili storici anticamente realizzati in pietra e frasche.

Tra i piatti tipici della cucina di Austis ricordiamo in particolare sa fregula istuvada, i ravioli di formaggio fresco e patate e le seadas, ripiene di formaggio fresco. Inoltre, caratteristici della cucina di Austis sono i maccarroneddos, piccoli gnocchetti di pasta di semola fresca, lavorati a mano come vuole la tradizione.
Tra i numerosi tipi di pane ricordiamo "su Pane Cannèddu Modde” e "Canneddu Grùssu" o “Assàu, su Pane cun Ghèrdas e cun Patàta, Su Pane Pintàu" decorato e realizzato per le cerimonie festive, ma soprattutto "Su Pane Fresa", pane sottile e croccante dalla caratteristica forma ovale costituito da due grandi sfoglie messe una sull’altra e piegate in due in senso trasversale, e il suo derivato "Fresa Lente", identico al precedente ma morbido anziché croccante. Tutti pani realizzati a mano.
Tipici della cucina di Austis sono poi i formaggi: pecorini, caprini, misti, freschi e stagionati, molli e induriti, preparati con gli strumenti e le tecniche che derivano dall’antichissima tradizione agropastorale mai abbandonata.

La festa civile e religiosa più importante ad Austis è quella in onore di Sant’Antonio da Padova, a cui da anni è abbinata Cortes Apertas, un appuntamento annuale che nasce nel 2006 e dura due giorni, durante i quali i produttori locali organizzano numerose degustazioni. La ricorrenza è legata alla pastorizia e all’agricoltura: balli e canti tradizionali animano il luogo e riportano in vita usanze antiche ma mai sopite, come il tradizionale “Ballu a Chintorzu”, ballo in piazza tramandato nei secoli e comandato e gestito da persone esterne al ballo stesso, testimonianza di antichi riti pagani.
Il 16 e 17 gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate, Sant’Antoni ‘e su fogu, celebrato in tutta la Sardegna. Un grande tronco da ardere, il falò viene preparato durante i giorni precedenti nella piazza vicino alla chiesa parrocchiale. È in quest’occasione che fanno la prima uscita annuale le antiche maschere carnevalesche Austesi de Sos Colonganos e S’Urtzu. Legata alla festa di Sant’Antonio va ricordata la tradizione di “Sa pane manna”, che nasce come richiesta di grazia al Santo da parte dei contadini. La sera del 16, coloro che hanno fatto “sa pane manna”, dolce tradizionale, la portano in chiesa per la benedizione. Il dolce viene offerto alla comunità e consumato attorno al falò. Dopo i riti pasquali, il 13 Giugno, si svolgono i festeggiamenti religiosi e la processione in onore di Sant’Antonio da Padova, nell’omonimo Santuario Campestre. Il 24 Giugno si svolgono i festeggiamenti religiosi e la processione in onore di San Giovanni Battista, mentre il 15 Agosto vi sono quelli in onore della patrona del paese, la Beata Vergine Assunta. Le maschere di Austis, Sos Colonganos, pur essendo simili a tutte le altre maschere barbaricine, hanno una caratteristica fondamentale che li differenzia dalle altre: sulle spalle, al posto dei tradizionali campanacci, Sos Colonganos portano infatti delle ossa di animali che vengono scosse per produrre un suono cupo, meno forte di quello dei campanacci, ma di certo non meno affascinante.

Borgo di Austis
Comune di Austis
Provincia di Nuoro
Regione Sardegna
Abitanti: 810
Altitudine centro: 737 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
Borghi Autentici d'Italia
Sistema turistico del Nuorese

Il Comune
Corso Vittorio Emanuele, 20 - tel: 078467213
= distanze in linea d'aria

Austis, nasce urbanisticamente, come “stazzo”, luogo di stazionamento, in epoca romano-augustea lungo la strada che da “Caralis” l'attuale Cagliari portava a Olbia passando per “Forum Traiani”, oggi Fordongianus.
Appartenne al Giudicato di Arborea, e fece parte della curatoria di Parte Barigadu. Alla caduta del giudicato (XV secolo) sotto gli aragonesi viene incorporato nella Signoria di Austis, feudo degli Amat, passando nel 1607 ad essere Signoria fino al 1807 quando entra a far parte della prefettura di Sorgono. Nel 1839 il feudo viene riscattato agli Amat. Nel 1845 passa alla prefettura di Busachi fino a far parte della XII comunità montana, fondata nel 1960. Le prime fonti di censimento ufficiali risalgono al 1861 – anno dell'Unità d'Italia – quando Austis contava 668 abitanti, una crescita costante la porta a raggiungere i 1482 nel 1961. 

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15
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