La contrada delle Grazie, tra la fine del Settecento e i primi anni dell’Ottocento, conta quasi duecento persone, raggruppate in 43 famiglie che abitano una ventina di case. Il polo d’attrazione abitativa è senza dubbio il Santuario, le cui origini risalgono al 1200, attorno al cui piazzale sorgono le abitazioni, molte delle quali sono botteghe e soprattutto locande e osterie, di proprietà del marchese Capilupi o dei Padri francescani del Santuario o della famiglia Siliprandi. Tra le botteghe, numerose le macellerie e, non a caso, ai primi dell’Ottocento apre la sede del Foro Boario, cioè il luogo di contrattazione dei capi bovini e altri animali.
Le attività economiche vivono grazie al retaggio dell’antica fiera, istituita nel 1425 da Gianfrancesco Gonzaga che ratificò l’uso invalso di aprire attività commerciali allo scopo di soddisfare le necessità primarie dei molti pellegrini in visita al Santuario, sorto per volere di Francesco Gonzaga nel 1399.
Il borgo si caratterizza per un intreccio profondo, consolidato, suggestivo di varie componenti. Un nucleo storico ben conservato, che ha convissuto per secoli in profonda simbiosi con l'ambiente circostante. La parte più antica dell'abitato è costituita da edifici a schiera presenti in via Madonna delle neve, nei quali si riconosce la cellula originaria che ha dato luogo, nel tempo, alle varie tipologie edilizie. Nelle piccole casette (di modeste dimensioni e con un'altezza massima di due piani eccetto alcuni a tre piani) presenti sul lato destro della Piazza si possono individuare le trasformazioni tipologiche avute nel corso degli anni e il fatto che tutte le abitazioni sono state ricavate con la chiusura dei portici prospicienti la Piazza. Per caratteristiche architettoniche degne di nota, si distinguono due edifici: uno sul lato destro della piazza e l'altro prospettante via Francesca angolo via San Pio X (Palazzo Sarto).
L'antico borgo di Grazie è infine abbracciato dal fiume Mincio, che proprio in quella posizione forma un'enorme ansa che lo dirige verso Mantova e che costituisce, sotto forma di Area Umida, uno dei luoghi naturali di maggiore interesse sia a livello nazionale che internazionale. Le Valli del Mincio sono infatti un complesso naturalistico di enorme importanza dal punto di vista ambientale, di grande originalità e di una certa rarità per il complesso delle caratteristiche che racchiudono in sé. Si tratta di una delle più vaste ed importanti zone umide dell'Italia settentrionale, dove le acque permangono ad esigua profondità per un periodo di tempo sufficientemente lungo da consentire la formazione di sedimenti, la crescita di molte comunità vegetali igrofile, nonché la presenza di numerose popolazioni animali ad esse associate. Le Valli sono visitabili attraverso servizi di navigazione associati a visite guidate.
Borgo di Grazie
Comune di Curtatone
Provincia di Mantova
Regione Lombardia
Abitanti: 14.684 curtatonesi
Altitudine centro: 26 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
I Borghi più belli d'Italia
Aree naturali protette:
Parco regionale del Mincio
Riserva naturale Valli del Mincio
Il Comune
Piazza Corte Spagnola 3 - Tel. +39 0376 358112
IN AUTO
IN AEREO