Corniglia è una frazione del comune di Vernazza ed è l’unico borgo delle Cinque Terre situato sulla cima di un promontorio roccioso. È circondato da vigneti posti su caratteristici terrazzamenti a fasce, escluso il lato posto verso il mare e le sue case, basse e larghe, sono più simili a quelle dell’entroterra che alle tipiche abitazioni costiere.
Le origini del borgo risalgono all'epoca romana e il nome stesso del paese deriverebbe probabilmente da Gens Cornelia, famiglia proprietaria del territorio.
Il centro del paese lo si può raggiungere attraverso una scalinata, detta Lardarina, composta da 33 rampe con 382 scalini.
Uno dei monumenti più importanti del borgo è la Chiesa di San Pietro, in stile gotico-barocco, risalente alla prima metà del ‘300, sede ogni estate del Festival organistico delle Cinque Terre. La sua facciata, impreziosita da un rosone in marmo, è arricchita da molte decorazioni, tra cui un bassorilievo che raffigura un cervo, l’emblema del paese.
Il 29 giugno si festeggia il santo patrono, San Pietro, le cui celebrazioni religiose prevedono la classica processione per le vie del paese, dalla chiesa di San Pietro fino alla terrazza di Santa Maria.
La specialità gastronomica tipica della festa è la torta di riso, preparata con riso, formaggio, uova e cotta al forno.
Altrettanto tipica è la distribuzione in piazza della Torta dei Fieschi a tutti i partecipanti alla festa.
Famoso è il vino di Corniglia, strettamente legato alla storia del borgo, citato da Boccaccio in una novella del Decameron nella quale si racconta che l’abate di Cluny, prigioniero di Ghino di Tacco, venne curato e fatto resuscitare con un bicchiere di vernaccia di Corniglia.
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Ogni anno, l'8 settembre si celebra la festa del santuario di Corniglia, San Bernardino: gli abitanti del paese si recano in pellegrinaggio alla piccola chiesetta della frazione, con profonda devozione verso Nostra Signora delle Grazie.