Festa di San Cerbone

Ogni 10 ottobre, la città di Massa Marittima celebra con solennità e suggestione la Festa di San Cerbone, patrono del borgo e figura centrale della spiritualità locale. La giornata è un connubio perfetto tra devozione religiosa, storia millenaria e spettacolo, grazie anche alla presenza del Balestro straordinario, variante solenne e rara della celebre gara di tiro con la balestra.

L’evento si apre con un corteo storico che attraversa le vie del centro, composto da oltre 150 figuranti in abiti medievali: ufficiali, sbandieratori, tamburini e balestrieri sfilano tra drappi e stendardi, rievocando l’atmosfera solenne e cavalleresca del Medioevo toscano.

Il momento clou è rappresentato dal Balestro del Girifalco in edizione straordinaria, in cui i balestrieri si sfidano tirando contemporaneamente verso il corniolo, bersaglio che in questa occasione viene posizionato sul sagrato della Cattedrale di San Cerbone, e non sulla consueta facciata del Palazzo Comunale.

Segue la cerimonia religiosa con la benedizione in Duomo, dove si conserva l’Arca marmorea di Goro di Gregorio, contenente le reliquie del Santo, ritrovate miracolosamente nell’altare maggiore della cattedrale.

Chi era San Cerbone?

Nato attorno al 493 d.C. sulle coste dell’Africa settentrionale, di etnia berbera, Cerbone fu nominato vescovo da Regolo, evangelizzatore nordafricano. A causa delle invasioni vandaliche, fuggì in Toscana e divenne vescovo di Populonia, per poi rifugiarsi all’Isola d’Elba, dove morì nel 573.

Attorno alla sua figura si tramandano numerose leggende, tra cui il celebre incontro con Papa Virgilio, al quale dimostrò la sua santità con miracoli e visioni: tra cervi che offrivano latte, guarigioni miracolose e cori angelici durante la messa.

Un appuntamento imperdibile che unisce devozione, rievocazione storica e orgoglio identitario in uno dei borghi più belli della Maremma.