Maestosa e solenne, la Basilica di San Pietro si erge sulla sommità dell’omonimo colle, antica sede dell’acropoli etrusca, in un contesto paesaggistico e archeologico di straordinaria suggestione. Il complesso, affiancato da torri medievali di avvistamento e immerso tra sarcofagi etruschi e resti romani, rappresenta uno dei capolavori assoluti dell’arte romanica in Italia centrale, simbolo identitario della città di Tuscania.
Fondata probabilmente nell’VIII secolo sui resti di un tempio pagano, la chiesa ha subito nel tempo numerosi interventi. L’aspetto attuale risale in gran parte all’XI e XII secolo, quando furono ricostruite le navate laterali, la cripta e le absidi, e successivamente allungata la navata centrale. La facciata, tra le più affascinanti del romanico-lombardo, è scandita da tre portali: quello centrale, realizzato da un marmorario romano, è sovrastato da una loggetta con undici arcate cieche. La parte superiore, di gusto umbro, è dominata da un grande rosone bianco, simbolo della Trinità con tre cerchi concentrici, affiancato da due bifore che incorniciano allegorie del Bene e del Male.
L’interno, a tre navate, accoglie un prezioso pavimento cosmatesco e una ricca decorazione scultorea dei capitelli. Il transetto è rialzato e ospita due antichi cibori, databili all’XI e XIII secolo. Gli affreschi, in gran parte attribuiti al ciclo romanico centrale, narrano la vita di Cristo, degli Apostoli e del Battista, e in parte si conservano nella zona absidale, danneggiata gravemente dal terremoto del 1971, che colpì duramente Tuscania. I frammenti salvati sono oggi esposti nel palazzo episcopale adiacente alla chiesa.
Di particolare rilievo è la cripta sottostante il presbiterio, risalente all’XI secolo: un sorprendente spazio a nove navate con volte a crociera, sostenute da 28 colonne con capitelli di spoglio provenienti da edifici romani. Il suo orientamento è opposto a quello della basilica e ospita affreschi trecenteschi, tra cui una Madonna in trono e la rappresentazione dei Santi Patroni di Tuscania: Secondiano, Veriano e Marcelliano.
Nel periodo medievale, il colle fu fortificato e divenne una vera rocca ecclesiastica, circondata da torri e strutture difensive; alcune di queste torri sono ancora visibili, arricchendo l’impressionante panorama che si gode dal sito. Dopo i saccheggi francesi del 1495, l’area iniziò a spopolarsi, lasciando San Pietro in uno splendido isolamento, che ancora oggi ne accresce l’aura mistica.
Celebre anche come set cinematografico internazionale, la basilica ha ospitato riprese per film come Otello di Orson Welles, Romeo e Giulietta di Zeffirelli e Il Vangelo secondo Matteo di Pasolini.
Oggi, la Basilica di San Pietro a Tuscania è un gioiello artistico e spirituale, in cui si fondono storia etrusca, classicismo romano e fede medievale, circondata da uno dei panorami più suggestivi dell’alto Lazio, con vista sulla valle del fiume Marta e le necropoli etrusche circostanti.