La suggestiva chiesa seicentesca fu costruita su donazione di Giuseppe Anelli e dei suoi fratelli, come attesta una lapide commemorativa posta all’interno dell’edifico. Il prospetto principale è nobilitato da un portico sorretto da quattro pilastri quadrangolari con archi a tutto sesto, mentre sulla parete posteriore svetta un piccolo campanile a vela. La facies interna è di cultura barocca schiettamente locale e si presenta con un’aula unica coperta da una volta a botte tripartita, archi a tutto sesto poggianti su paraste e coronamento con trabeazioni ornate di putti e cartigli. Tre sono i sacelli ospitati nell’edificio: l’altare maggiore è intitolato alla Madonna delle Grazie e si compone di due colonne sormontate da una trabeazione ricoperta in foglia d’oro; quello di sinistra è invece dedicato a San Ciro; quello di destra, offerto a San Giovanni Battista, presenta invece un quadro firmato e datato 1720 da tale Domenico Gizzone.
Foto di VITO77 rete.comuni-italiani
