sudo nano /var/www/vhosts/e-borghi.com/httpdocs/wp-config.php Palazzo Ferrero Fieschi | e-borghi

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Località: Via Roma, 122 - Masserano - Biella
Sito: https://polomusealemasseranese.weebly.com

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Palazzo Ferrero Fieschi

Palazzo Ferrero Fieschi

Palazzo Ferrero Fieschi

L’esterno semplice e austero cela agli occhi dei passanti la preziosità dell’interno, riccamente decorato: stanze affrescate, soffitti a cassettoni decorati e pregevoli stucchi rendono il Palazzo una vera e propria Reggia, degna residenza di una famiglia principesca. Prima della sua vendita al Comune di Masserano nel 1867, il Palazzo costituiva infatti la residenza della famiglia Ferrero Fieschi, che edificò il Palazzo tra la fine del XVI secolo e la seconda metà del XVII secolo.

Il primo nucleo del Palazzo, sorto ad opera di Claudia di Savoia Racconigi e del figlio Francesco Filiberto tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII secolo. Nella prima delle quattro sale è oggi custodito il preziosissimo altare ligneo della Chiesa di San Teonesto, trasportato qui negli anni Ottanta del Novecento, ed opera dello scultore Bartolomeo Tiberino d’Arona.

Il secondo nucleo del Palazzo è costituito dagli ampliamenti voluti dal nipote di Claudia, il principe Paolo Besso, e comprende: due sale di rappresentanza (la Sala degli Eroi e delle Eroine e la Sala dello Zodiaco) e tre stanze minori a carattere più privato (la Saletta dell’Aurora, la Saletta delle Arti, probabile studio del Principe, e il Gabinetto dell’Alcova).

Gli stucchi che ornano il fregio della Sala dello Zodiaco, vanno messi in rapporto con le decorazioni della Galleria, la quale costituisce il terzo nucleo di edificazione del Palazzo, voluto da Francesco Ludovico Ferrero Fieschi e da Francesca Maria Cristina Simiana di Pianezza in occasione del loro matrimonio avvenuto il 2 agosto 1660.

Il modello per questa galleria è costituito da una delle due gallerie presenti un tempo nel Castello del Valentino a Torino e anche l’apparato decorativo a stucco presenta notevoli assonanze, tanto che studi recenti hanno attribuito gli stucchi di Masserano a Giovan Luca Corbellino da Lugano, attivo negli stessi anni proprio al Valentino.

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