Le origini della masseria Ferragnano risalgono al 1500, in seguito alla liquidazione da parte della Regia corte del territorio della Selva Monopolitana, di cui Locorotondo faceva parte.
Nel 1811, sotto la direzione dell’architetto locorotondese Giuseppe Campanella, vennero rinnovato il “casino” padronale con l’attuale scalone monumentale, la chiesa del 1812 e il “giardino pittoresco”, in fondo al quale costruì, nel 1833, un padiglione-belvedere da cui ammirare la campagna circostante e il campanile della Chiesa di San Giorgio, a quell’epoca rivestito di luccicanti mattonelle azzurre.
Alla morte dell’ultimo erede la masseria Ferragnano passò all’Opera Pia Basile-Caramia, essendogli premorto suo nipote Giovannino Basile, a cui aveva lasciato in eredità tutti i suoi beni. Con i soldi dell’opera pia fu costruita la scuola agraria, per istruire I figli degli agricoltori poveri del borgo di Locorotondo.
Il giardino della Masseria Ferragnano è un Giardino Monumentale all’Italiana, a pianta rettangolare, circondato da un lato da un alto muro di recinzione, con due ingressi laterali. Sono presenti otto aiuole, perfettamente simmetriche, circondate da siepi di bosso, al centro delle quali è presente una fontana.
Lungo i viali, il giardino è abbellito da panche, colonnati, una coppia di putti e 34 busti lapidei baroccheggianti che simboleggiano I mesi dell’anno, le stagioni, le virtù e alcune dee. Rendono ulteriormente prezioso il giardino alcuni versi incisi su pietre e marmi.