Nel cuore del centro storico di Ostuni, tra vicoli bianchi e scorci mozzafiato, si erge il maestoso Duomo di Santa Maria Assunta, autentico simbolo spirituale e architettonico della Città Bianca. La sua costruzione ebbe inizio nel 1435, durante l’episcopato del vescovo Nicola Arpone, e venne completata nei primi decenni del Cinquecento. Dichiarata monumento nazionale nel 1902, la Concattedrale rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura romanico-gotica in Puglia, con influssi decorativi unici e un’eleganza sobria ma imponente.
Un capolavoro gotico-romanico fiorito
La facciata, orientata a ovest, è una vera opera d’arte: articolata in tre sezioni scandite da sottili lesene, si distingue per il suo fastigio curvilineo, ispirato alla chiesa di Santa Maria Jemale di Milano. Questa particolare scelta stilistica potrebbe essere stata influenzata dalla presenza a Ostuni di Isabella d’Aragona, duchessa di Bari, che visse per un periodo nel palazzo vescovile.
Al centro domina il grande rosone a ventiquattro raggi, incorniciato da tre ordini decorativi con motivi vegetali e geometrici, e arricchito dalla figura centrale del Cristo Salvator Mundi, circondato da sette cherubini, in un richiamo allegorico alla simbologia biblica. Ai lati, altri due rosoni più piccoli completano l’equilibrio visivo della facciata.
Portali e simbolismo
L’accesso avviene attraverso tre portali, di cui il portale centrale è il più riccamente decorato: nella lunetta spicca un bassorilievo raffigurante la Madonna col Bambino tra angeli musicanti, con ai piedi la figura inginocchiata del vescovo Arpone, committente dell’opera. I portali laterali presentano invece rilievi di San Giovanni Battista e San Biagio, patrono della città.
L’interno: fede e trasformazione
La pianta della cattedrale è a croce latina, con tre navate separate da colonne originarie dai capitelli semplici e scolpiti in modo essenziale, testimoni di uno spirito ancora medievale. Nei secoli, l’interno ha subito diversi rimaneggiamenti: le colonne sono state inglobate nei pilastri, e il soffitto è stato arricchito da tele di artisti locali e stucchi barocchi eseguiti da Antonio Lozzuppone nel XVIII secolo.
Tra le opere d’arte più rilevanti si trovano: il fonte battesimale in marmo di bottega partenopea, la cappella dell’Immacolata con la statua di Sant’Agnese scolpita da Raffaele Caretta, gli altari del Sacro Cuore e di San Gaetano da Thiene, la tela dell’Assunta sull’altare maggiore.
Sopravvivono inoltre pregevoli affreschi, tra cui Il rinvenimento della Croce, Santa Caterina d’Alessandria e la Madonna della Salute.
Il Duomo di Ostuni non è solo un monumento, ma una vera e propria testimonianza viva della storia e dell’identità della città: un luogo che parla di fede, arte, cultura e memoria, immerso nella suggestiva atmosfera dell’altopiano delle Murge.