Sulla sommità più elevata di Arpino, a circa 650 metri s.l.m., sorge la maestosa Acropoli di Civitavecchia, conosciuta anche come Civitavecchia di Arpino, uno dei più straordinari esempi di architettura megalitica del Lazio meridionale e autentico cuore arcaico del borgo. Avvolta da un alone di storia e leggenda, la Civitas Vetus è il nucleo primitivo dell’insediamento volsco, costruito in epoca preromana per motivi difensivi su uno sperone roccioso naturalmente protetto.
L’Acropoli è cinta da mura poligonali — impropriamente dette “ciclopiche” — realizzate con enormi blocchi di puddinga pleistocenica perfettamente incastrati tra loro senza l’uso di malta. Questo tipo di muratura, che raggiunge spessori e altezze notevoli, si sviluppava originariamente per circa 3 km; oggi se ne conservano circa la metà, in parte inglobate nelle costruzioni più recenti.
Elemento unico nel panorama archeologico italiano è l’arco a sesto acuto, una porta ogivale alta oltre 4 metri, risalente al VII-VI secolo a.C., che richiama le tecniche costruttive micenee e che rappresenta un unicum in tutto il Mediterraneo. Questo varco, vero simbolo dell’antichità arpinata, costituisce ancora oggi l’accesso principale all’Acropoli, affiancato da torri, bastioni e mura medievali successivamente aggiunti.
Sulla rocca svetta la cosiddetta Torre di Cicerone, torre quadrangolare in pietra costruita in epoca tardo-normanna o sveva, erroneamente ritenuta in passato legata alla famiglia del grande oratore romano. La torre rappresentava il fulcro del sistema difensivo medievale, con fossati, cammini di ronda e una cinta muraria rinforzata. Oggi è visitabile e offre un panorama mozzafiato sulla Valle del Liri, sulle colline circostanti e sull’intero borgo di Arpino.
All’interno dell’Acropoli si trovano anche il piccolo belvedere panoramico, la settecentesca Chiesa della SS. Trinità, nota anche come del Crocifisso, edificata dal cardinale Giuseppe Pesce, e la Chiesa di San Vito, con opere del Cavalier d’Arpino e del tirolese Michele Stolz.
L’area archeologica di Civitavecchia non è solo un luogo di pietra, ma un frammento vivo della storia più remota del Lazio: un intreccio di miti, battaglie, civiltà e fede, capace ancora oggi di emozionare chi vi passeggia tra i suoi lastricati antichi e il silenzio solenne dei secoli. L’Acropoli di Arpino è un monumento identitario, custode delle origini e delle glorie del borgo che ha dato i natali a Cicerone, e uno dei siti più affascinanti di tutta la Ciociaria.