La Chiesa Madre di San Nicola e Sant’Anna è il cuore spirituale di Savignano Irpino, incastonata tra le strette vie del centro storico, dove la pietra racconta secoli di storia e devozione. Sorge in prossimità delle antiche mura del Castello dei Guevara, quasi a simboleggiare l’unione indissolubile tra il potere temporale e quello spirituale che per secoli ha modellato la vita del borgo.
All’esterno, la chiesa si presenta con una facciata in stile tardo romanico, sobria ma solenne, realizzata da scalpellini locali con pietra viva estratta dalla “Targiana”, una cava situata tra Savignano Irpino e Monteleone di Puglia. Il portale centrale, sormontato da un rosone e da una lunetta raffigurante Sant’Anna, accoglie il visitatore con l’immagine della santa protettrice del paese. Ai suoi lati si aprono due portali minori, anch’essi coronati da rosoni, che completano l’equilibrio armonico della facciata.
L’interno della chiesa è strutturato a croce latina, con tre navate suddivise da colonne possenti in pietra viva, che sostengono archi eleganti e regolari. L’altare maggiore, posto su un livello rialzato, domina lo spazio sacro ed è impreziosito da marmi policromi che riflettono la luce soffusa filtrata dalle piccole finestre. Le decorazioni pittoriche comprendono affreschi di pregio, come quello raffigurante il matrimonio tra la Vergine Maria e San Giuseppe, mentre in una nicchia trova posto la statua settecentesca di Sant’Anna, oggetto di venerazione durante la festa patronale di luglio.
Il campanile, oggi sormontato da una cupola piramidale, è in realtà l’elemento più antico dell’intero complesso. In origine era una torre, costruita tra il XIII e il XIV secolo, che ha resistito nei secoli fino al terremoto del 1938, quando fu gravemente danneggiata e poi ricostruita. Dietro l’apparente compattezza dell’edificio, letteralmente incastonato tra altri edifici del centro, si cela un’articolazione architettonica complessa e affascinante. Un elemento a sé stante è il Battistero del 1514, situato sulla destra del portale principale, forse parte dell’antica cappella castellana, anch’esso arricchito da un portale in pietra finemente lavorato.
Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito trasformazioni e restauri: un tempo esisteva una cripta dove venivano sepolti i defunti, oggi perduta. Eppure, nonostante le ferite del tempo, questo luogo conserva intatto il suo valore simbolico e artistico. La Chiesa Madre di San Nicola e Sant’Anna è molto più di un semplice edificio religioso: è la custode silenziosa della fede, della storia e della bellezza di Savignano Irpino.
Ph. Antonello Granato