Il Castello Ducale di Bisaccia fu costruito dai Longobardi intorno alla seconda metà dell’VIII secolo. Distrutto dal sisma del 1198 il maniero fu ricostruito verso la fine del XIII secolo da Federico II di Svevia. Ai tempi di Federico II il feudo apparteneva a Riccardo di Bisaccia. Nel XVI secolo fu trasformato in residenza signorile.
Sul portone c’è lo stemma della famiglia Pignatelli d’Egmont che tenne il castello dalla fine del XVI agli inizi del XIX secolo. La struttura muraria è costituita da grossi ciottoli fluviali misti a blocchi di calcare squadrati e malta durissima. La zona residenziale, dove soggiornava il feudatario, si trovava nell’Ala Sud.
Storicamente il castello di Bisaccia era uno strategicamente importante bastione di controllo, che faceva parte di una linea difensiva che aveva la funzione di proteggere i territori della Puglia occidentale e settentrionale. Questa linea di difesa, che correva lungo la via Appia e la Via Traiana e di cui facevano parte, oltre alla fortezza di Bisaccia, quella di Sant’Agata di Puglia e quella di Ariano Irpino, fu opera del catapano bizantino Basilio Boioanne, che la realizzò nel corso della sua riorganizzazione amministrativa della “Capitanata occidentale”. Il castello di Bisaccia in quell’epoca si chiamava castrum Byzacium o Byzantii ed era un avamposto difensivo bizantino.