Vigo di Fassa (Vich in ladino) è un centro sciistico del comprensorio della Val di Fassa / Dolomiti Superski. Il borgo, ricco di infrastrutture alberghiere, è un importante centro di escursioni estive nel massiccio del Catinaccio. Come quasi tutti gli altri centri della Val di Fassa, risale al Medioevo, anche se le prime tracce umane nella zona risalgono al Paleolitico, quando cacciatori nomadi risalirono il torrente Avisio. Il paese avviò dal Basso Medioevo una crescita ininterrotta, finendo per inglobare il vicino paese di San Giovanni (in ladino Sèn Jan). Di quell'epoca resta ancora, accanto alla canonica della pieve paesana, un fienile monumentale, nel recente passato sede del Museo Ladino di Fassa. Il paese continuò a prosperare grazie all'agricoltura e all'allevamento fino al 1860, quando la costruzione della statale delle Dolomiti portò i primi turisti, soprattutto dall'Austria. Coincide con quest'epoca la costruzione di nuovi rifugi alla base del gruppo montuoso del Catinaccio, dedicati agli alpinisti e agli appassionati di escursioni (tra i primi, alla fine dell'Ottocento, il rifugio Vajolet). Sono degne di visita la quattrocentesca chiesa di San Giovanni, nell'omonima frazione, considerata uno degli edifici più antichi della valle, in stile gotico e caratterizzata da un alto campanile a cuspide, conserva affreschi del XVI secolo, e la Chiesa di Santa Giuliana, solata su un colle, sopra all'attuale abitato. Sempre in stile gotico, la sua esistenza è documentata fin dal 1237, ma è stata rifatta integralmente nel Quattrocento. Da non perdere, inoltre, il Museo Ladino di Fassa e il Museo Mineralogico Monzoni, che raccoglie circa 200 tipologie diverse di minerali, raccolte in alcune teche e visionabili anche grazie a un microscopio, raccolte in Val di Fassa da una guida alpina originaria di Vigo di Fassa.