Sellano

Situato lungo la valle del torrente Vigi, Sellano conserva le caratteristiche dell’originario borgo medievale e costituisce uno dei luoghi più tipici della Valnerina. Colpito dagli eventi sismici che coinvolsero l’Umbria e le Marche nel settembre 1997, è oggi tornato alla sua vita normale, dopo un restauro rispettoso della qualità  storica degli edifici. Numerose chiese romaniche allineate simbolicamente su tutto il territorio e la grotta del Santo Patrono alle pendici del monte Lugo, donano un alone di sacralità  misteriosa.

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Postignano
foto comune
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Sellano dall'alto
foto comune
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Sellano dall'alto
foto comune
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Sellano aerea
foto comune
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Sellano da Montesanto
foto comune
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Sellano, Montesanto
foto comune
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Sellano
foto comune

Sellano è un incantevole borgo situato nella provincia di Perugia, in Umbria, che affonda le sue radici in un passato ricco di storia e cultura. Con un toponimo che potrebbe derivare dalla gens romana “Suilla” o dai seguaci di Lucio Cornelio Silla, il paese ha origini antichissime, testimoniando un continuo insediamento umano fin dall’età romana. Le prime tracce di abitato, infatti, risalgono a quel periodo, come dimostrano alcune epigrafi rinvenute nel territorio che attestano l’esistenza di un vicus. Il borgo si sviluppò attorno a itinerari che collegavano la Valnerina con Foligno e Spoleto, assumendo un’importanza strategica notevole.

Dopo l’invasione longobarda, Sellano divenne una curtis, ospitando comunità monastiche benedettine e trasformandosi in un possedimento feudale. La sua posizione geografica la rese un obiettivo ambito, e il borgo divenne un libero comune, pur sotto l’influenza di Spoleto. Nel corso dei secoli, Sellano visse una serie di conflitti e contese politiche, diventando un importante punto di riferimento per le forze ghibelline e autonomistiche della regione.

Nel XIII secolo, Sellano entrò a far parte dello Stato pontificio, e nel 1300 divenne feudo dei Colligola, signori di Montesanto. Nonostante le sue tendenze ghibelline, il borgo non raggiunse mai l’indipendenza, ma mantenne un ruolo strategico nel panorama politico umbro. La sua storia è costellata di eventi significativi, tra cui moti di ribellione e rivendicazioni politiche, fino alla pacificazione definitiva con Spoleto nel 1523. Da quel momento in poi, Sellano si sviluppò come “terra” del Circondario di Spoleto, ampliando le sue competenze amministrative e territoriali.

Un evento significativo nella storia recente di Sellano è stato il terremoto del settembre 1997, che colpì duramente l’Umbria e le Marche. Tuttavia, grazie a un attento restauro, il borgo è tornato a splendere, conservando l'architettura medievale all'interno delle sue mura. Oggi, Sellano si presenta come un affascinante centro storico, con palazzi gentilizi e chiese romaniche che raccontano la sua lunga storia. Tra i principali edifici di culto, spicca il Santuario di San Paterniano, dedicato a uno dei santi più venerati della zona.

Il borgo è anche un luogo di grande spiritualità, essendo stato la culla di figure illuminate come il musicista Domenico Mustafà e la poetessa Edvige Pesce Gorini. Sellano è legato a numerose tradizioni religiose, con chiese affrescate e statue lignee di grande valore artistico che si trovano sparse nel territorio. La grotta del Santo Patrono, situata alle pendici del monte Iugo, aggiunge un ulteriore strato di sacralità al paesaggio.

Ma Sellano non è solo storia e spiritualità; è anche un luogo vivo di tradizioni. Le sagre e le feste popolari animano il borgo, portando alla luce il suo passato contadino e montanaro. Eventi come la Sagra della Fojata, la Festa delle Erbe Dimenticate e la Festa della Campagna celebrano i legami con la terra e i cicli della natura. Queste manifestazioni non solo punto di incontro per la comunità locale, ma anche occasioni per i visitatori di scoprire i sapori e le tradizioni autentiche del territorio.

Inoltre, Sellano offre un contesto naturale straordinario, con percorsi per il trekking, la mountain bike e la possibilità di praticare attività all’aria aperta come la pesca e la raccolta di funghi. Il lago Vigi, con le sue acque cristalline, è un luogo ideale per la balneazione, mentre le cascate delle “Rote” offrono scenari mozzafiato da esplorare.

Infine, Villamagina, una frazione di Sellano, è nota per la produzione di lime e raspe, una tradizione che risale al 1700. In questo contesto, la comunità locale continua a mantenere vive le tradizioni e a tramandare le conoscenze artigianali.

In sintesi, Sellano è un borgo dove storia, cultura e natura si intrecciano in un affascinante mosaico. La sua bellezza, la sua spiritualità e la vitalità delle sue tradizioni fanno di questo luogo una meta ideale per chi desidera scoprire l’Umbria autentica.

Borgo di Sellano
Comune di Sellano

Provincia di Perugia
Regione Umbria

Abitanti: 1.071 sellanesi
Altitudine centro: 640 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Città dei sapori

Il Comune
Piazza Vittorio Emanuele - Tel. +39 0743 926622

Borghi più belli d'Italia
Borgo con castello
Borgo in montagna
Chiesa pensile di Santa Maria Novella
Località  Cammoro - Sellano - Perigia

IN AUTO

  • Da Nord: Autostrada del Sole A1; uscita Valdichiana; proseguire per Perugia; SS Flaminia; all'altezza di Foligno procedere in direzione Macerata con la SS 77; all'altezza di Casenove immettersi nella SS 319 per Sellano
  • Da Sud: Autostrada del Sole A1; uscita Orte; Superstrada Orte-Terni; dopo Foligno procedere in direzione Macerata con la SS 77; all'altezza di Casenove immettersi nella SS 319 per Sellano

IN TRENO

  • Stazione di Foligno

IN AEREO

  • Aeroporto di Perugia
  • Aeroporto di Roma Fiumicino

L'Attorta
Dolce delizioso, tipico della tradizione sellanese. Una sottile sfoglia di pasta a base di farina acqua e olio, in cui viene avvolto un composto formato da noci, zucchero, olio d’oliva e mele. All’impasto base, secondo diverse varianti, è possibile aggiungere altri condimenti, come alchermes, cacao, uvetta, fichi secchi, cannella o pinoli. Il rotolo viene attorcigliato su se stesso, spennellato con olio o alchermes, talvolta spolverato con zucchero, e cotto in forno.

La Fojata
Una torta salata consistente in una sottilissima sfoglia di pasta “matta” arrotolata e ripiena di erbe di campo, talvolta oggi, sostituite con bieta o cicoria. La fojata, un tempo, veniva cotta sotto alla brace, in capienti teglie di rame, o negli antichi forni a legna. Il segreto, però, resta sempre lo stesso: una sfoglia croccante e sottilissima, che lasci le verdure ben condite protagoniste assolute, in un tripudio di gusto per il palato.

Il territorio di Sellano offre inoltre prodotti enogastronomici di altissima qualità che rimandano a tradizioni culinarie antichissime. Qui troviamo le migliori carni dell’Appennino, a partire da quelle della Chianina e dei suini allevati in zona e sapientemente lavorati dalle migliori norcinerie. Si incontrano anche gustosissimi formaggi e deliziosi prodotti del bosco come le castagne, i funghi. Su tutto spicca il prezioso tartufo nero, da assaporare su svariati piatti e, in particolare, sulla pasta tirata a mano, negli spaghetti e le frittate al tartufo, il risotto alla norcina, le beccacce alla norcina ed i tartufi neri arrostiti.

Il noto olio d’oliva locale, è da considerarsi certamente come l’ingrediente comune di tutte le ricette del luogo. Tra le specialità assumono un ruolo fondamentale le ottime carni, dalla selvaggina all’agnello, dal bue al capretto ed alla cacciagione, serviti tradizionalmente alla griglia o allo spiedo. Anche per quel che riguarda i vini locali, ci si trova di fronte ad una vasta scelta tra vini bianchi, rossi, rosati e novelli.

Tra i dolci troviamo la attorta (torciglione a base di noci), la pizza di Pasqua dolce, i maccheroni con le noci, il sanguinaccio (a base di sangue di maiale).

  • Mercato settimanale: ogni martedì, in centro;
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Eventi

Sagra della Fojata e dell'Attorta
Da: 14 Agosto 2025
A: 14 Agosto 2025

Le nostre notizie

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