Ribera

Compreso tra i comuni delle “Terre Sicane”, ricco di fascino e di storia, Ribera offre un panorama d’inestimabile valore naturalistico, ambientale, culturale ed enogastronomico.
Tali aspetti danno origine a una serie di attività  mirate alla riscoperta della natura, a quelle manifestazioni che valorizzano le tradizioni religiose e culturali. Particolare rilevanza hanno i prodotti tipici locali: semplici e genuini che soddisfano i palati più esigenti.

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Ribera
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Aranci
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Clementina
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Gole del Lupo

Ribera, un affascinante borgo siciliano situato nella provincia di Agrigento, è noto per essere una delle città più affascinanti e pittoresche della regione. Il suo soprannome, "la città delle arance", è emblematico della ricchezza agricola che da secoli caratterizza questo angolo di Sicilia, dove il clima mite e la fertilità del suolo favoriscono la coltivazione di agrumi e altri prodotti tipici della terra. Ma Ribera non è solo agricoltura e natura. È una città ricca di storia, di cultura e di tradizioni che affondano le radici nel passato medievale, ma che continuano a vivere nel presente grazie a una comunità che, pur essendo piccola, è forte e radicata nei suoi valori.

Il borgo di Ribera si trova in una posizione privilegiata, incastonata tra il mare, le montagne e i fiumi, come una pietra preziosa. Questo paesaggio straordinario è la sua caratteristica distintiva, che conferisce a Ribera un’atmosfera unica. Il mare di Ribera, infatti, è uno dei suoi elementi più amati, con acque limpide e cristalline che tingono di blu il litorale, creando scenari mozzafiato. Il lungomare di Ribera è il luogo ideale per passeggiare al tramonto, quando le luci della città si accendono lungo la costa e l’atmosfera si fa incantevole. Le foci dei fiumi Platani, Verdura e Magazzolo, che si incontrano nell'area, sono un altro aspetto che rende Ribera speciale. L'incontro di queste acque dà vita a paesaggi di rara bellezza, dove la natura è la vera protagonista.

Le origini del borgo

Ribera ha origini che risalgono alla fine del XVI secolo, quando, dopo la fine delle incursioni turche, molti contadini si trasferirono nella zona per approfittare della fertilità delle terre. Questo fu il periodo in cui la città prese forma. Nel 1635, infatti, il Principe di Paternò, Don Luigi Moncada, decise di fondare una nuova cittadina nella Piana di Stampaci, un'area fertile attraversata dai fiumi Platani e Verdura. Il motivo della fondazione era semplice: rendere più facile la vita ai contadini che vivevano nei dintorni di Caltabellotta, permettendo loro di coltivare i terreni senza doversi allontanare troppo. La cittadina venne chiamata Ribera, in omaggio alla moglie del Principe, Maria Afan de Ribera, figlia del Duca di Alcalà.

Nel corso dei secoli, Ribera si è sviluppata, divenendo un importante centro agricolo. A partire dal XIX secolo, la produzione di riso divenne una delle attività principali del borgo. Nel 1841, Ribera venne riconosciuta come il primo centro di produzione di riso in Sicilia, un primato che contribuì alla sua crescita demografica ed economica. Tuttavia, la città non fu immune da difficoltà, come le epidemie di colera che decimarono la popolazione, ma la sua capacità di riprendersi da queste difficoltà è stata una caratteristica distintiva nel corso della sua storia.

Ribera ha avuto anche un ruolo significativo durante le fasi più turbolente della storia della Sicilia, come la Rivoluzione del 1848, quando un comitato rivoluzionario guidato da Tommaso Crispi – padre di Francesco Crispi, uno degli statisti più importanti d'Italia – si formò anche in questo borgo. Inoltre, la casa natale di Francesco Crispi è uno dei luoghi di interesse storico di Ribera, un punto di riferimento per chi desidera comprendere la storia politica della città e della Sicilia. Il giovane Crispi, che diventerà uno dei protagonisti della storia unitaria italiana, ha fortemente legato il suo nome a questo borgo, che lo ha visto nascere e crescere.

L'identità urbana di Ribera

Il paesaggio di Ribera è ulteriormente arricchito dalle strutture architettoniche e artistiche che ne caratterizzano il tessuto urbano. Sebbene la città si sia sviluppata soprattutto in epoche recenti, è possibile ammirare edifici di valore storico e artistico che raccontano la storia di una comunità che ha saputo mescolare tradizione e modernità. L'urbanistica del borgo, con le sue strade larghe e ben allineate, rispecchia i principi di avanguardia adottati durante la sua fondazione, mentre i suoi edifici, con stili che spaziano dal barocco al neoclassico, sono testimonianza di un passato ricco di influenze culturali.

Nonostante le sfide economiche e sociali che ha dovuto affrontare nel corso della sua storia, tra cui la lotta al latifondo e le difficoltà legate alla malattia e alla miseria, Ribera è sempre riuscita a resistere e a prosperare, grazie alla forza della sua gente. Dopo la Prima guerra mondiale, la questione agraria divenne centrale anche a Ribera, dove i contadini chiedevano un maggiore controllo sulle terre e sui beni che erano stati gestiti da signori lontani, come il Duca di Bivona, che non si preoccupava dei suoi terreni siciliani. Le tensioni sociali sfociarono in episodi di grande rilevanza storica, come quello legato alla cooperativa "Cesare Battisti", che si fece portavoce delle rivendicazioni popolari.

Oggi, Ribera è una cittadina che conserva la sua identità agricola e culturale, ma che guarda al futuro con un occhio sempre più attento alla valorizzazione del suo patrimonio naturale e storico. La sua posizione strategica, il mare cristallino, le tradizioni agricole e la sua storia politica la rendono una meta ideale per chi cerca una destinazione autentica, dove poter immergersi nella bellezza del paesaggio siciliano e nella storia di una delle città più affascinanti e ricche di storie della Sicilia.

Borgo di Ribera
Comune di Ribera
Provincia di Agrigento
Regione Sicilia

Abitanti: 19.232
Altitudine centro: 223 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Città slow
Borghi Marinari

Aree naturali protette:
Riserva naturale Foce del Fiume Platani

Il Comune
Corso Umberto - Tel. 0925-561111

Borgo con castello
Borgo con parco
Ciità Slow
Castello di Poggiodiana
Strada Provinciale 36 - Ribera - Agrigento
Necropoli Anguilla
Strada Provinciale 86 - Ribera - Agrigento

IN AUTO

  • Stazione di Agrigento
  • Stazione di Castelvetrano

IN AEREO

  • Aeroporto di Palermo

Il fiore all'occhiello dell'agricoltura riberese sono le arance della qualità Washington Navel, oggi conosciute con il nuovo marchio Riberella D.O.P. L'arancia amara venne introdotta in Sicilia dagli Arabi durante la loro dominazione; Ribera è oggi il territorio dove si riscontra una coltivazione intensiva delle arance dolci bionde. La coltivazione prevalente nel comprensorio riberese è la Washington Navel che da sola copre l'80% dell'intera superficie agrumentata che si aggira intorno ai quattromila ettari. I frutti, di pezzatura medio-grossa (150-250 grammi) presentano all'estremità inferiore un ombelico (navel) da cui prende la denominazione. La raccolta inizia a novembre e si protrae fino ad aprile. Il frutto, privo di semi, presenta tessitura media, gusto gradevolissimo e bassissima acidità. In cucina viene impiegata per la preparazione di dolci e insalate da servire come antipasto o contorno per arrosti. La buccia secca o candita è utilizzata in pasticceria. Si stima che siano coltivati ad agrumeto circa 3000 ha di terreno, con una produzione intorno al milione di quintali, in prevalenza arance.

Le Fragoline di Ribera, frutto di piccole dimensioni, sono un'altra prerogativa della produzione riberese e si distinguono dalle altre varietà sia per le caratteristiche che per la qualità. In maturazione da aprile e raccolte a mano sino a giugno, si coltivano tra filari di aranci e peschi, dove si presentano le condizioni climatiche e idriche ottimali.

I prodotti tipici della gastronomia locale sono a base di arance: torte alle arance, biscotti con marmellata di arance, pasticciotti con marmellata di arance. È poi usuale preparare delle pietanze e dei dolci tipici in occasioni delle festività:

  • il 19 marzo, in cui ricorre la festa di San Giuseppe, si prepara la pasta cu la muddica: spaghetti al dente, senza sale, conditi con pan grattato tostato, zucchero, cannella e pezzetti di cioccolato. Il piatto è servito freddo.
  • sempre in occasione di San Giuseppe si prepara la mpignulata cu lu meli (pignolata al miele): dei dolci di farina ed uova, fritti nell'olio e che, una volta raffreddati, vengono conditi con miele e palline di zucchero colorato.
  • a Pasqua si preparano li cannilera: una pasta dolce da biscotto, di varie forme, che racchiude un uovo sodo e che viene decorata con albume sbattuto e palline di zucchero colorato.
  • Pasqua è anche il periodo della froscia: una torta alla ricotta fresca, preparata con pane, formaggio grattugiato, uova, nepetella, gocce di cioccolato e cotta in forno.
  • l'8 settembre, in cui ricorrono i festeggiamenti in onore di Maria SS. delle Grazie e la tradizionale fiera, si prepara la cubbata: un impasto di mandorle, zucchero, miele e cannella, simile al torrone.
  • Nel periodo del 1º e 2 novembre, cioè in occasione della commemorazione dei defunti, si preparano i taralli: biscotti rivestiti di zucchero fuso, misto a sostanze dolcificanti e coloranti che nei caratterizzano la tipologia (al cioccolato, all'arancia, alla vaniglia, etc).
  • Sempre nel periodo dei morti si prepara la frutta martorana, vagamente somigliante al marzapane ma più dolce e saporito, a base di farina di mandorle e zucchero e confezionato tradizionalmente a forma di frutta.
  • l'11 novembre, in cui ricorre la festa di San Martino, si preparano li sfinci: dei dolci preparati con farina di grano duro, lievito di pane, olio e acqua calda e conditi con zucchero o miele.
  • il 13 dicembre, in cui ricorre la festa di Santa Lucia, si prepara la cuccìa: frumento e ceci bolliti, conditi variamente con: vino cotto, miele, latte, cioccolata o zucchero.
  • a Natale si preparano li purciddati o buccellati: una pasta dolce da biscotto ripiena con fichi secchi tritati e mandorle oppure con diversi tipi di marmellata, tra cui la più usata è la cucuzzata (marmellata di zucchine verdi).
  • Mercato settimanale: ogni giovedì, in centro;
  • Il Presepe vivente: Il periodo natalizio a Ribera è particolarmente suggestivo. La città si veste di luci e colori, prediligendo il colore arancione che contraddistingue la città grazie alla presenza delle arance. I numerosi eventi, offerti dal Comune, iniziano già dal 10 di dicembre e fino al 6 gennaio e per le vie della città troviamo spettacoli a tema natalizio e musica per i bambini. Le viuzze tra le piante e paglia conducono alla suggestiva visione della grotta con il bambin Gesù, Maria, Giuseppe, il bue e l'asinello. In particolare tra i mestieri che si possono visionare dal vivo vi è il falegname, ceramista, calzolaio, lavandaia, ortolano, pastore, fabbro ecc. Attrazione per i bambini è lo zoo domestico con tanti animali (la pecorella, le caprette, i conigli, l'asinello, le galline, le oche, i cigni, i pavoni ecc.). Lungo il percorso i visitatori potranno degustare i sapori della tradizione culinaria tipica come le olive, il formaggio, le arance, i dolci, le spremute, le frittelle ,il  pane con olio, il pane con salumi, le focacce, i ceci, la pasta con la mollica, la minestra, il pane con salsiccia, la ricotta, la trippa, il vino e tante altre pietanze. All'interno della villa, inoltre è possibile visitare altre due aree: La Fiera del Natale con l'esposizione dei prodotti agroalimentari e artigianali e la  mostra dei presepi artigianali realizzate dalle scuole e dalle associazioni con materiali svariati, come carta, vetro, plastica, sughero, rame. Il tutto viene allietato dai cantastorie che intonano musiche e canti natalizi.
  • PizzainFest: Rilanciare, informare e valorizzare uno dei prodotti che contraddistingue da sempre la tipicità enogastronomica della città di Ribera: la pizza.  E' necessario dunque unire sinergicamente il mondo della ristorazione della  regione e i visitatori, per promuovere così piacevolmente il turismo. "PizzainFest" è intesa come una vera e propria "mostra" della pizza capace di mettere in evidenza i migliori pizzaioli riberesi.
    Per 4 giorni gli "artigiani della pizza" si alterneranno nella preparazione di svariate specialità con ricette uniche e particolari rispettando i gusti tipici che caratterizzano la singola pizzeria. La data scelta per la programmazione dell'evento è la seconda decade di settembre e la location sarà Seccagrande, luogo ideale in cui i vacanzieri potranno trovare tutto ciò che serve per vivere al meglio la loro permanenza tra mare, sapori, intrattenimento e cultura. Il territorio riberese, con le sue attrattive paesaggistiche, culturali, storiche ed eno-gastronomiche, come l'arancia Riberella D.O.P e l'olio Sicano, ben si sposa con l'idea del progetto per ottenere un ottimo risultato. Proprio nella settimana del PizzainFest i turisti potranno approfittare dei tanti eventi sportivi organizzati di giorno, e la sera partecipare al PizzainFest per assaporare l'ottima pizza ed assistere agli spettacoli con la presenza di artisti e cantanti di fama nazionale.
  • Riberelladays: Un weekend di degustazioni gastronomiche e dolciarie con 12 stand a forma di arancia dove chef, pasticcieri e gelatieri offrono le loro esclusive ricette a base di Arancia di Ribera D.O.P.
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