Il suo nome deriva dal dialetto trentino, in cui "Spiaz" sta a indicare la zona dove sorge questo antico centro, situato su un terrazzamento alluvionale in prossimità della confluenza di due corsi d'acqua: il torrente Avisio e il rio Regnana.
Arroccato a circa 530 metri sul livello del mare, Piazzo è immerso nel verde, tra vigneti e frutteti che rendono famosa questa zona del Trentino Alto Adige per la produzione di eccellenti vini, tra cui il Chardonnay, il Cabernet e il Pinot Nero, e delle famose mele Stark e Golden Delicious.
Cosa vedere
Reso famoso anche dal pittore tedesco Albrecht Dürer, che intorno al 1495 durante un viaggio verso Venezia si trovò a passare presso il borgo e ne dipinse alcuni scorci particolarmente suggestivi, questo piccolo paese sfrutta una posizione invidiabile, poiché si trova su una conca circondata da montagne.
Una delle caratteristiche che colpiscono maggiormente i visitatori del borgo è la disposizione di alcuni palazzi molto pregevoli dal punto di vista architettonico, che si trovano perfettamente inseriti in un contesto naturale e quasi selvaggio.
Come ad esempio il bellissimo Palazzo Baronale, edificato dalla nobile famiglia Barbi di Cembra, è immerso tra alberi secolari ed è circondato da antiche abitazioni e mulini dove vivevano gran parte degli operai al servizio dei baroni.
Il Palazzo Prato, che fu residenza della nobile famiglia originaria della Valsassina, offre ai turisti l'occasione per visitare un contesto abitativo unico per la disposizione delle stanze e per gli arredi ancora in parte conservati.
Nel Palazzo è anche possibile visitare una Cantina che produce un vino molto pregiato, considerato una vera e propria eccellenza enologica della zona.
Merita una visita anche la suggestiva Chiesa dell'Immacolata, ampliata nella prima metà del '500, rinomata per la sua Cappella risalente al XII secolo.
La costruzione è famosa in quanto la sua volta interna è ricoperta quasi interamente da stupendi affreschi sacri risalenti sempre al cinquecento, in cui figure e colori si collegano in maniera evidente ai canoni stilistici dell'epoca.
Sono inoltre presenti affreschi che ritraggono gli stemmi nobiliari delle più influenti famiglie nobili della zona.
Sull'altare maggiore si trova una pregevole scultura lignea tardogotica, dedicata alla Madonna dell'Uva.
Su una collina sovrastante il paese si innalza la suggestiva Cappella di Sant'Antonio da Padova, probabilmente commissionata da qualche famiglia nobile intorno al 1600, la cui facciata è in pietra viva locale.
È consigliabile anche una sosta presso la Cappella della Madonna dell'Aiuto, luogo in cui avvennero alcuni scontri tra le forze austriache e francesi durante la famosa battaglia di Segonzano.
Ai confini inferiori del paese si trovano due notevoli Ponti edificati a picco sul Rio Regnana, la cui percorrenza offre sensazioni di grande suggestione per la bellezza del paesaggio circostante.
In questa zona merita una sosta il notevole Crocifisso ligneo di grandi dimensioni, inserito su un capitello probabilmente eretto per volere della baronessa Lucia Violante alla fine dell'800.
Cosa fare
Attraversando una conca coltivata interamente a vigneti e percorrendo antichi sentieri selciati, è possibile raggiungere dall'alto l'antico borgo di Piazzo, che conserva ancora oggi la sua antica disposizione urbanistica tipica dei centri Cembrani.
Chi arriva in questo pittoresco centro può passeggiare tra le massicce abitazioni in pietra rustica, le cui dimensioni sono caratteristiche quasi soltanto di queste zone.
Superando la gola del Rio Regnana e attraversando i due antichi ponti, i turisti si trovano di fronte un paesaggio di grande suggestione, ideale per effettuare escursioni in mezzo alla natura, senza allontanarsi troppo dal borgo.
Chi ama il trekking può dirigersi verso gli antichi masi che punteggiano la campagna circostante, per ammirare la loro tipica architettura e per fare una sosta dedicata alla gastronomia locale.
Situato nel cuore delle Dolomiti Trentine e immerso in un maestoso contesto, il borgo di Piazzo è lontano dai percorsi del turismo di massa e quindi consente di assaporare tranquillità e silenzio.
Tipicità
Chi decide di visitare l'antico borgo è anche attratto dalle prelibatezze enogastronomiche tipiche della zona, che si collegano alle tradizioni culinarie delle valli trentine.
Perfetti per soddisfare i palati più esigenti, i piatti che si possono assaporare qui spaziano da minestre a pietanze a dolci caratteristici.
Presso uno dei tanti masi, il pasto può incominciare con una zuppa d'orzo arricchita da carne affumicata, con i famosi canederli allo speck o anche con una minestra di lumache bollite.
È possibile gustare poi le ottime puntine di maiale ai crauti, accompagnate da Pinot Nero e dall'inconfondibile "panazzo" speziato, con contorno di rape stufate.
Lo spezzatino di montone annegato con funghi porcini si sposa perfettamente con un Cabernet d'annata e con qualche fetta di formaggio erborinato.
L'ampia scelta dei dolci consente di terminare il pasto con un delizioso strudel ai frutti misti, con il pane dolce "zelten" tipico della valle oppure con gli inconfondibili biscotti secchi alle noci "brutti ma buoni", perfetti da intingere in un Chardonnay.