Arroccato su una collina che domina la campagna maremmana, il borgo di Pereta è una perla medievale incastonata tra Magliano in Toscana e Scansano, proprio nel cuore dell’area di produzione del Morellino di Scansano D.O.C.G. Il nome del borgo sembra derivare dalla coltivazione di pere un tempo diffusa nei dintorni, ma la sua storia affonda radici ben più antiche, come dimostrano i ritrovamenti di epoca etrusco-romana che attestano l’importanza di questo luogo già in tempi remoti.
L’ingresso a Pereta avviene attraverso la suggestiva Porta di Ponente, una porta merlata di epoca tardo-medievale che introduce immediatamente il visitatore in un’atmosfera d’altri tempi. Edificato dagli Aldobrandeschi tra il X e l’XI secolo, il borgo ebbe un ruolo strategico come centro militare, controllando un importante passaggio che univa la costa alle montagne dell’entroterra. Nel 1238 passò sotto il dominio senese, periodo durante il quale furono realizzate significative opere architettoniche, tra cui la maestosa Torre dell’Orologio.
Le mura e le porte del borgo
Il borgo è diviso in due nuclei distinti: la parte più antica, di forma ellittica, è cinta da mura ben conservate che culminano nella Torre dell’Orologio. Queste mura, intervallate da torrioni e case addossate che formano una cortina compatta, raccontano ancora la funzione difensiva del borgo. La Porta di Ponente, restaurata nell’Ottocento e trasformata in un elegante arco trionfale, è l’unico accesso originario rimasto intatto.
La Torre dell’Orologio: simbolo di Pereta
Con i suoi 29 metri di altezza, la Torre dell’Orologio domina il profilo del borgo e testimonia la potenza medievale degli Aldobrandeschi. Costruita alla fine del Trecento come parte integrante del castello, la torre ha una forma snella e slanciata che si staglia sopra i tetti del borgo, conferendogli un carattere unico. Ancora oggi, rappresenta il simbolo indiscusso di Pereta, ammirata da visitatori e fotografi.
Chiese e architetture religiose
Il borgo custodisce preziosi esempi di architettura sacra. La Pieve di Santa Maria Assunta, risalente al XV secolo, è un edificio dalla sobria eleganza, con una facciata semplice che racchiude un ambiente intimo e carico di spiritualità. La Chiesa di San Giovanni Battista, invece, presenta interni che nel tempo hanno subito interventi in stile barocco, regalando un contrasto affascinante con l’aspetto medievale del borgo. Poco distante si trova la Cappella di San Giuseppe, eretta nel 1876: una testimonianza di devozione popolare che completa il percorso religioso di Pereta.
Passeggiando nel borgo
Oltrepassata la porta, Pereta si svela con un intrico di vicoli in salita, stradine acciottolate e scorci pittoreschi. I palazzi in pietra, adornati da gerani alle finestre, creano un’atmosfera d’altri tempi. Passeggiando, ogni angolo regala una sorpresa: piccole piazzette, archi medievali e panorami mozzafiato sulla campagna maremmana che si estende fino al mare e al Monte Argentario.
Nei dintorni: le Rovine di San Bruzio
A circa dieci chilometri da Pereta si trovano le affascinanti Rovine del Monastero di San Bruzio, una chiesetta romanica risalente all’anno 1000. Pur ridotta a rudere, conserva il presbiterio, l’abside, il transetto e la base di una cupola ottagonale: elementi che ne fanno un luogo dal fascino misterioso, circondato da leggende che narrano di apparizioni del Destino solo alle anime pure.
Testimonianze etrusco-romane e minerali
Pereta custodisce anche ritrovamenti archeologici di epoca etrusco-romana e affioramenti minerari di cinabro, un minerale un tempo usato per l’estrazione del mercurio. Negli anni ’80 furono scoperti due minerali rari: la peretaite, che deve il nome proprio a questo borgo, e la coquandite, confermando l’unicità geologica della zona.
Insomma, Pereta è un borgo che incanta per la sua autenticità, la ricchezza storica, le bellezze architettoniche e i sapori della tradizione. Un angolo di Maremma che regala un’esperienza immersiva tra Medioevo, natura e cultura, perfetta per chi cerca un viaggio fuori dal tempo.