Arroccato su una dorsale che domina le valli dell’Aso e del Menocchia, Montefiore dell’Aso è uno dei borghi più affascinanti del Piceno, inserito a pieno titolo tra I Borghi più belli d’Italia. Situato nell’entroterra marchigiano, si presenta come un tipico borgo fortificato medievale, con una struttura ellittica racchiusa da una cinta muraria ancora ben conservata, impreziosita da sei torrioni e due antiche porte risalenti ai secoli XIV-XVI.
Origini e storia
La storia del borgo affonda le radici in epoche remote: reperti archeologici testimoniano insediamenti fin dall'età preistorica, consolidatisi durante il periodo romano, come indicano le necropoli e le centuriazioni agricole. Il nome “Montefiore” sembra derivare dal culto della dea Flora, simbolo di fertilità e protettrice delle campagne. Nel Medioevo, gli abitanti si spostarono sulle alture per difendersi dalle invasioni, fondando i due castelli di Montefiore e Aspromonte, che nel 1178 si fusero in un unico libero comune.
Centro storico e monumenti
Passeggiare per le vie di Montefiore è come entrare in un libro di storia a cielo aperto. L’ingresso consigliato è dal Belvedere De Carolis, da cui si accede al centro storico. La Piazza della Repubblica accoglie i visitatori con la sua eleganza neoclassica, dominata dalla Collegiata di Santa Lucia, rifatta nel XVIII secolo ma fondata già nel Quattrocento. L’interno conserva affreschi del pittore Luigi Fontana, un reliquiario del ‘700 e una ricca decorazione a cassettoni.
Non lontano, nel Piazzale San Francesco, si trova uno dei complessi monumentali più importanti del borgo: la Chiesa e il Convento di San Francesco, costruiti tra il 1247 e il 1303. Oggi ospitano il Polo Museale di San Francesco, un percorso culturale articolato e suggestivo, che accoglie:
-la Sala Carlo Crivelli, con il celebre polittico del maestro veneziano;
-il Museo Adolfo De Carolis, dedicato al celebre artista montefiorano;
-il Museo della Civiltà Contadina, testimone delle tradizioni rurali locali;
-la Collezione Domenico Cantatore;
-il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili, un omaggio al grande scenografo italiano.
Architetture civili e religiose
Il borgo è ricco anche di palazzi nobiliari del Sei-Settecento, come Palazzo Egidi, Palazzo De Vecchis e Palazzo Vitali, segno della prosperità raggiunta nel periodo moderno. Particolare è anche Casa Simonetti, adiacente alla cinta muraria, e la Casa dei notai Rossi, una delle più antiche. Fuori dal centro si incontrano diverse chiese rurali, tra cui Santa Maria delle Grazie, Santa Maria della Fede e San Giovanni Battista.
Eventi e tradizioni
Montefiore dell’Aso conserva un’intensa vita culturale e sociale. Tra gli eventi più significativi: Il Carnevale (febbraio), con sfilate e maschere tradizionali; Sinfonie di Cinema (luglio), rassegna cinematografica con concerti dal vivo; Il Palio delle Botti (agosto), gara folkloristica tra i rioni del borgo; La Rassegna Polifonica Internazionale (autunno), che richiama cori da tutto il mondo.
Atmosfera e consigli
Girare a piedi per il borgo è un’esperienza rilassante e suggestiva. I vicoli acciottolati, le scalinate fiorite, i panorami mozzafiato che si aprono tra un edificio e l’altro, creano un’atmosfera fuori dal tempo. Consigliata anche una passeggiata lungo il percorso esterno che costeggia le mura, per ammirare la Porta Nuova, la Porta Canapale e gli antichi torrioni.
Montefiore dell’Aso è molto più di un borgo da cartolina: è un luogo che custodisce bellezza, arte, memoria e un’autenticità marchigiana tutta da scoprire.