Grinzane Cavour è un suggestivo borgo adagiato tra i vigneti delle Langhe, nel cuore del Piemonte, a pochi chilometri da Alba e lungo la strada che conduce a Barolo e Monforte. Il borgo deve il suo nome al celebre statista risorgimentale Camillo Benso, conte di Cavour, che ne fu sindaco per ben diciassette anni, dal 1832 al 1849. Proprio qui il giovane Cavour mosse i primi passi nel campo dell’amministrazione pubblica e promosse importanti innovazioni nel settore agricolo e vinicolo, segnando profondamente l’identità del territorio.
Il borgo e la sua storia
Il nucleo originario di Grinzane sorse attorno all’antico castello medievale, costruito nel XIII secolo. Intorno al maniero, un piccolo agglomerato di case e cascine formava un tutt’uno con l’edificio. Negli anni Sessanta del Novecento, in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, un imponente restauro riportò il castello all’aspetto originario, demolendo le abitazioni addossate alle sue mura per valorizzarne l’architettura. Oggi il borgo è raccolto ai piedi del castello, con edifici ottocenteschi ben conservati e la chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna del Carmine, voluta proprio da Cavour.
Il territorio comunale è suddiviso in due nuclei principali: Gallo, dove si concentrano le attività produttive e artigianali (tra cui la storica Torrone Sebaste), e il centro storico di Grinzane Cavour, caratterizzato da poche case raccolte attorno all’austero castello.
Il Castello e le sue meraviglie
Il Castello di Grinzane Cavour è il cuore pulsante del borgo. Realizzato in mattoni e a pianta trapezoidale, presenta una struttura articolata, con torri cilindriche cinquecentesche e un cortile centrale. Particolarmente affascinante è la Sala delle Maschere, decorata con 157 tavolette dipinte in occasione di un matrimonio nobiliare, raffiguranti stemmi araldici, simboli allegorici, animali e ritratti.
Oggi il castello ospita:
-Il Museo Etnografico, che racconta la vita contadina langarola attraverso ambientazioni storiche, utensili, antiche botteghe artigiane, strumenti di vinificazione e distillazione, e una ricca sezione dedicata al tartufo.
-Il Museo dei cimeli cavouriani, con documenti e oggetti appartenuti al conte.
-L’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, la prima del Piemonte, fondata nel 1967. È una vetrina d’eccellenza dei vini DOC e DOCG della regione, con un focus su Barolo, Barbaresco, Nebbiolo e altri grandi rossi delle Langhe e del Roero.
Nel salone d’onore del castello si svolgono anche i capitoli dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba, che promuove le eccellenze enogastronomiche del territorio.
L’Asta Mondiale del Tartufo Bianco
Ogni anno, nel mese di novembre, il castello ospita la celebre Asta Mondiale del Tartufo Bianco d'Alba, evento di risonanza internazionale che richiama personalità del mondo dello spettacolo, della politica e della cultura. L’asta ha finalità benefiche: i proventi della vendita dei pregiati tartufi (Tuber Magnatum Pico) vengono destinati a ospedali e istituti di ricerca.
Tra vigneti e dolcezze locali
Completamente immerso in un paesaggio collinare dominato da filari di uve Nebbiolo, Grinzane Cavour è anche terra di tradizioni dolciarie. Tipico del borgo è il torrone con nocciole, prodotto fin dall’Ottocento e caratterizzato dalla sostituzione delle mandorle con le nocciole Piemonte IGP, vera eccellenza locale.
Perché visitarlo
Grinzane Cavour è un luogo dove la storia incontra il gusto, dove le colline sembrano raccontare storie di nobili, di contadini e di un’Italia in divenire. Passeggiando nel borgo, visitando il castello e godendo della vista mozzafiato sui vigneti del Barolo, si respira un’atmosfera autentica, fatta di tradizioni, sapori e cultura.
Un borgo piccolo, ma di grande importanza, capace di unire il fascino della storia alla vivacità dell’enogastronomia, perfetto per una gita tra le colline Unesco delle Langhe.