Piccolo borgo situato in provincia di Rieti, Greccio offre ai visitatori una serie di bellezze naturali e un patrimonio artistico e culturale davvero molto intenso. Si tratta di un luogo molto particolare, tanto che fu capace di rapire persino il cuore di San Francesco D'Assisi, che proprio qui decise insieme a Giovanni Velita signore di Greccio, di istituire il primo presepe vivente al mondo per far rivivere la nascita di Gesù.
Oltre al profondo significato religioso, Greccio può essere a tutti gli effetti considerato una vera e propria perla. Qui, tradizioni e folclore popolare si mescolano facendo fare un salto indietro nel tempo e riportando alla luce antichi sapori.
La prima cosa che colpirà i visitatori che arriveranno a Greccio è senza dubbio la natura incontaminata che circonda il borgo, formata da tanto verde e affascinanti sentieri che si snodano tra i boschi.
Oltre al Santuario di San Francesco, a Greccio sono presenti numerose testimonianze di un passato glorioso, reso visibile dal maestoso castello. Tuttavia, le origini del borgo sono ancora più antiche. Il suo nome, infatti, secondo la tradizione, è legato all'arrivo di una colonia greca. Secondo la leggenda, le persone fuggendo da guerra, fame e distruzione, trovarono proprio a Greccio il posto ideale in cui stabilirsi, tra la tranquillità del paesaggio e la posizione strategica che facilitava la difesa.
Durante il Medioevo il borgo venne fortificato, tanto che ancora oggi è rimasto quel fascino tradizionale, nonostante i saccheggi e le distruzioni che lo colpirono da Federico II all'esercito napoleonico. Nonostante questo, nel castello ancora è rimasta una parte dell'antico pavimento e le tre torri ricordano l'antico uso della struttura come fortezza. Dal XVII secolo la torre più alta venne trasformata in un campanile, poiché si trova adiacente alla Chiesa di San Michele Arcangelo.
La struttura, risalente al XIV secolo, è stata ricavata proprio da una parte del vecchio castello. Nel corso dei secoli venne distrutta e ricostruita diverse volte ma ancor oggi al suo interno sono ancora presenti diversi affreschi ed opere d'arte che risalgono al XV e al XVII secolo.
Per gli amanti del trekking, Greccio offre numerosi itinerari che si snodano tra i sentieri che circondano il borgo. Il Cammino di San Francesco ripercorre i passi del frate tra la pianura della Valle Santa in una cornice suggestiva fatta da dolci colline intervallate da rilievi montuosi più aspri. La passeggiata verso Fonte Lupetta è altrettanto suggestiva quanto affascinante e permette di raggiungere l'antica sorgente d'acqua a cui è legata la leggenda del lupo ammansito da San Francesco. Tale acqua, inoltre, pare avere fantastiche proprietà benefiche e diuretiche.
Assolutamente da non perdere una vista al Museo dei Presepi, noto anche come Museo della Natività, posto nella chiesa di Santa Maria. All'interno è possibile ammirare presepi provenienti da diverse culture. Lo spazio è aperto tutti i giorni e può essere visitato acquistando un biglietto.
Durante il periodo delle feste natalizie, Greccio ospita un delizioso mercatino di Natale e soprattutto all'antica arte del presepe. Visitarlo offre l'opportunità di entrare in contatto con artigiani locali e rivivere tradizioni del passato con il presepe, simbolo di Greccio, come protagonista. Immancabile ogni anno subito dopo il Natale, la rappresentazione del Presepe Vivente.
La tradizione gastronomica di Greccio è basata su ingredienti semplici e genuini, con piatti ricchi di gusto.
In autunno la zucca è l'assoluta protagonista per piatti dolci come torte e biscotti e per ottime vellutate accompagnate da pane casereccio tostato e pecorino. L'inverno è il momento di piatti caldi e corposi come le zuppe preparate con funghi e verdure locali o la pasta fatta in casa ripiena di carne. In primavera, la cucina di Greccio diventa un'esplosione di colori con verdure fresche di stagione, servite al vapore o utilizzate per preparare delicate vellutate come ad esempio quella a base di carote e carciofi. L'estate, infine, è la stagione della panzanella a base di pomodoro fresco e basilico, da mangiare come piatto unico o sfizioso aperitivo.