Cividale del Friuli

Il borgo di Cividale del Friuli fu fondato da Giulio Cesare con il nome “Forum Iulii”, da cui poi prese il nome tutta la regione, diventando la capitale longobarda del Friuli. Nel borgo meritano una visita il tempietto longobardo (Patrimonio Unesco), l’ipogeo celtico, la Chiesa dei Santi Pietro e Biagio, la Pieve Collegiata di Santa Maria Assunta, i suoi Musei e il suggestivo Ponte del Diavolo.

17_07_19-10_21_39-xa6e28bac0e47238c5d752d154e37f37
Cividale
8_f_roberto8/shutterstock
17_07_19-10_20_12-J87a83fcd2c3cde46381591b7b8ae943
Cividale
Andrej Safaric/shutterstock
31_01_23-03_39_39-M46c7904e1710867ca10051b097a3840
Cividale del Friuli
Cicay/flickr
21_09_17-04_52_43-Na268f404db40d221e9cf6e43aa715dd
Cividale
Fabrice Gallina
21_09_17-04_52_57-R72bbeb9bd1c8d42924dd029709b3f7e
Cividale
Fabrice Gallina
21_09_17-04_53_40-ff0a37b5ca52b718799cd1898e55591a
Cividale, Tempietto Longobardo
FotoCiol
17_07_19-10_20_42-Jdd42473ed44320535ca9e9112de92ab
Cividale
Stefano Mazzola/shutterstock
31_01_23-03_40_28-g35ae3b2fce800f9be4b18f1f80e1a3a
Palazzo Comunale di Cividale del Friuli
Stefano Merli/flickr
26_05_22-02_44_39-N7f310ae53d042347027bfa55d6fbe2f
Cividale
sterlinglanier Lanier
17_07_19-10_21_15-p19b29a673e59e9fe196ebcbefac08b4
Cividale
xbrchx/shutterstock
21_09_17-04_55_11-p1eb9e942393510258254579160dca2d
Cividale, Palio di San Donato e il Ponte del Diavolo
31_01_23-03_39_11-X04ad8730bff65489cfb21fe23fef21c
Piazza del Duomo di Cividale del Friuli

Il borgo di Cividale del Friuli (Cedad in sloveno) fu fondato da Giulio Cesare con il nome Forum Iulii, da cui poi ha preso il nome tutta la regione, divenne la capitale longobarda del Friuli. Tra il secolo VII e VIII venne chiamata Civitas, Civitate(m) del Forum Iulii. Alla fine dell'VIII secolo Paolo Diacono la riportò come Civitas vel Castrum Foroiulianum. Nel X secolo, essendo allocata nella parte orientale del regno di Lotario, cominciò a chiamarsi Civitas Austriae. Abbreviando il nome ufficiale, la popolazione la denominò come Civitate(m), da cui discesero i nomi locali di Sividàt, Zividàt, Cividàt e successivamente, intorno al XV secolo, prima in ambito letterario, quello di Cividale.

La presenza umana nella zona dove oggi sorge Cividale risale a epoche piuttosto antiche, come attestato dalle stazioni preistoriche del Paleolitico e del Neolitico trovate appena fuori della città; ad esse si aggiungono abbondanti testimonianze dell'Età del Ferro e della presenza veneta e celtica risalenti sino al IV secolo a.C. La strategica posizione di questo primitivo insediamento indusse i Romani a stabilirvisi, fondando forse alla metà del II secolo a.C. un castrum, di ovvia natura militare, il quale fu in seguito elevato da Giulio Cesare a forum (mercato). Successivamente la località fu elevata a municipium, venendo ascritta alla tribù romana Scaptia e assurse infine al rango di capitale della Regio X Venetia et Histria allorché Attila rase al suolo Aquileia nel V secolo. Nel 568 giunsero dalla Pannonia i Longobardi, di origine scandinava, il cui re Alboino elesse subito la romana Forum Iulii a capitale del primo ducato longobardo in Italia e ponendovi duca il proprio nipote Gisulfo. Ribattezzata la propria capitale Civitas Austriae, i longobardi vi eressero edifici imponenti e prestigiosi e nei dintorni fondarono strutture fortificate assegnate alle fare, ossia le stirpi nobili di quel popolo germanico; nel 610 Cividale venne saccheggiata e incendiata dagli Avari, chiamati dal re longobardo Agilulfo (allora con sede a Milano) per punire la riottosità del duca "friulano" Gisulfo II. Nel 737, durante il regno di Liutprando e per sfuggire alle incursioni bizantine, il patriarca di Aquileia Callisto decise di trasferire qui la propria sede, così come già fece il vescovo di Zuglio che venne scacciato dallo stesso Callisto. La città ebbe così aumentato il suo ruolo anche grazie a quest'importante presenza ecclesiastica; già pochi decenni più tardi, nel 796, qui si tenne il concilio che riconfermò l'indissolubilità del matrimonio.

Nel 775 il Ducato del Friuli fu invaso dai Carolingi e i longobardi, col loro duca Rotgaudo in testa, impugnarono per l'ultima volta le armi fronteggiando l'arrivo dei Franchi. Sconfitti gli antichi dominatori, i Carolingi istituirono la marca orientale del Friuli, mantenendo come capitale Civitas Austriæ. Quest'ultima divenne sede di un'importante corte, soprattutto durante il marchesato di Eberardo che attirò uomini di cultura da tutt'Europa. Nel X secolo, ossia in epoca ottoniana, la marca friulana venne declassata a contea (o contado) e inserita dapprima nella marca di Verona e quindi in quella di Carinzia (quest'ultima facente dapprima parte del Ducato di Baviera per poi assurgere essa stessa a Ducato). La ricomposizione dei poteri a livello centroeuropeo e norditaliano lasciò un importante spazio ai patriarchi, i quali accrebbero i propri beni e il proprio potere sin dall'inizio del X secolo e nel 1077 divennero liberi feudatari del Sacro Romano Impero su un vasto territorio. Sorse così lo Stato patriarcale durato sino al 1419. Cividale rimase comunque il massimo centro politico e commerciale di tutto il Friuli, rivaleggiando dal XIII secolo con Udine, la quale era in forte ascesa grazie a una più congeniale posizione geografica. Nel 1353 l'imperatore Carlo IV, dopo una sanguinosa vendetta operata da suo fratello il patriarca Nicola di Lussemburgo (1350-58) - e scatenata anche contro i cividalesi per punire l'assassinio del predecessore Bertrando - concedette a Cividale l'apertura dell'Università.

Nel 1553 Cividale ebbe istituito da Venezia un proprio provveditore ordinario, scelto dal Senato nel novero del patriziato veneto, e nel 1559 venne finalmente sancita la sua autonomia e del proprio territorio dalla Patria del Friuli, svincolandosi in tal modo dall'invisa Udine. Nel 1797 con il trattato di Campoformido tra Napoleone e l'Austria Cividale passò all'Impero asburgico; dopo il breve periodo in cui fece parte del napoleonico Regno d'Italia, essa fu riassegnata all'Austria dal Congresso di Vienna (1815). Fra il 1848 ed il 1866 vi fu la presenza di un vivace movimento risorgimentale; nel 1866, dopo la terza guerra di indipendenza, fu annessa al Regno d'Italia col Veneto e il Friuli e nel periodo noto come Belle Époque fu teatro di un'effervescente attività politica. Durante la Prima guerra mondiale, Cividale ospitò il comando della II Armata e rimase danneggiata da bombardamenti aerei; occupata dagli austro-tedeschi in seguito alla disfatta di Caporetto, la città venne riconquistata dagli italiani alla fine di ottobre 1918 dopo la vittoria sul Piave. Negli anni seguenti fu foriera di illustri personalità date al Fascismo. Nel corso della Seconda Guerra mondiale (1943) la città venne annessa con tutto il Friuli al III Reich e qui vennero anche dislocate truppe cosacche e calmucche alleate dei tedeschi. Sul suo territorio si consumò non solo la guerra civile ma altresì un drammatico episodio di lotta tra partigiani osovani (liberali, cattolici, azionisti e militari monarchici) e garibaldini (comunisti e socialisti, agli ordini del IX Korpus jugoslavo). Nel secondo dopoguerra, Cividale è stata la sede del comando e di alcuni reparti della Brigata meccanizzata "Isonzo", posta a difesa della frontiera orientale in caso di invasione da parte del patto di Varsavia, dove alcune componenti della Fanteria d'arresto custodivano diverse opere difensive, tra cui la Galleria di Purgessimo. La particolare posizione in tale contesto storico e geopolitico portò alla presenza in zona dell'Organizzazione Gladio, - articolazione nazionale della Stay Behind della NATO - a cui aderirono principalmente alpini ed ex alpini addestrati ad organizzare una resistenza armata sul territorio in caso di invasione sovietica.

Meritano sicuramente una visita il tempietto longobardo (patrimonio unesco), l'ipogeo celtico, la Chiesa dei Santi Pietro e Biagio, la Pieve Collegiata di Santa Maria Assunta, i suoi Musei e il suggestivo Ponte del Diavolo.

Anche a tavola, il borgo di Cividale del Friuli vanta alcune eccellenze enogastronomiche. Particolarmente importanti i vini, i formaggi e la pasticceria: la Gubana, un tipico dolce delle valli del Natisone, a base di pasta dolce lievitata con un ripieno di noci, uvetta, pinoli, zucchero, scorza grattugiata di limone, dalla forma a spirale e cotto al forno, le gubanette, simili alla gubana ma più piccole, e gli strucchi, pasta dolce fritta o lessa ripiena con uvetta, pinoli, noci e nocciole.

Borgo di Cividale del Friuli
Comune di Cividale del Friuli
Provincia di Udine
Regione Friuli-Venezia Giulia

Abitanti: 11.204 cividalesi
Altitudine centro: 135 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Città del vino

Riconoscimenti
Città e siti patrimonio mondiale Unesco
Unione del Natisone
Bandiera arancione - Touring Club Italia

Il Comune
Corso Paolino d'Aquileia 2 - Tel. 0432-710100

www.turismofvg.it

Area di sosta camper
Bandiera Arancione
Borghi più belli d'Italia
Borgo con castello
Città del vino
Tempietto Longobardo
Via Monastero Maggiore, 34 - Cividale del Friuli - Udine
Chiesa di San Giorgio in Vado
Via Firmano, 34 - Cividale del Friuli - Udine
Chiesa dei Santi Pietro e Biagio
Via Borgo Brossana, 1952 - Cividale del Friuli - Udine
Pieve Collegiata di Santa Maria Assunta
Piazza Duomo, 5 - Cividale del Friuli - Udine
Ipogeo Celtico
Via Monastero Maggiore, 3 - Cividale del Friuli - Udine
Museo Archeologico Nazionale
Piazza del Duomo, 13 - Cividale del Friuli - Udine
MUCRIS Museo Cristiano e del Tesoro del Duomo
Via Giovanni Battista Candotti, 2 - Cividale del Friuli - Udine

IN AUTO

  • Dall' autostrada A4 Venezia-Trieste prendere l'uscita Udine Sud. Da qui attraversare la strada statale 54 (Udine - Cividale) oppure uscendo a Palmanova prendere le indicazioni per Cividale.
  • Da nord attraverso l'autostrada A3 Tarvisio - Udine prendere l'uscita Udine Nord e proseguire sulla strada statale 54 Udine - Cividale.

IN TRENO

  • Attraverso la linea Udine-Cividale

IN AEREO

  • Aeroporto di Trieste Ronchi dei Legionari
  • Mercato settimanale: ogni sabato, in Piazza Duomo;

  • Il Baule del Diavolo- Ogni quarta domenica del mese, escluso luglio, Cividale del Friuli ospita Il Baule del Diavolo, un mercatino delle cose vecchie e usate riservato ai privati cittadini;

  • Luglio - Mittelfest. Appuntamento internazionale di spettacolo dell'area mitteleuropea;

  • Agosto - Palio di San Donato. Rievocazione storica in costumi medioevali con botteghe artigiane, giochi, gare di corsa pedestre e di tiro con l'arco, nell'atmosfera medioevale di Cividale;

  • Rally del Friuli e delle Alpi Orientali;

    Rally Alpi Orientali Historic;


  • Ottobre - Gara di velocità in salita Cividale-Castelmonte. Cronoscalata automobilistica valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna, per il campionato Sloveno ed Austriaco;

  • Novembre - Fiera di San Martino. Mercatini e bancarelle nelle vie e piazze del centro storico;
Il Roncal
Cividale del Friuli
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati

Eventi

Palio di San Donato - ph.Mattaloni_Claudio
Da: 22 Agosto 2025
A: 24 Agosto 2025
Palio di San Donato
Da: 25 Agosto 2024
A: 25 Agosto 2024
Da: 10 Agosto 2025
A: 10 Agosto 2025
Messa dello Spadone
Da: 6 Gennaio 2025
A: 6 Gennaio 2025

Le nostre notizie

Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati
Non sono stati trovati dati