Arroccato su una rupe di nera pietra lavica a strapiombo sul Mar Ionio, il Castello Normanno di Aci Castello si erge come una sentinella eterna, simbolo inconfondibile di questo borgo siciliano che prende il nome proprio dalla fortezza. La sua forma irregolare e la sua posizione spettacolare gli conferiscono l’aspetto di una nave di pietra incagliata tra cielo e mare, immersa in un paesaggio mozzafiato in cui leggenda e realtà si intrecciano da secoli.
Le origini antiche e il ruolo strategico
Le radici storiche del castello affondano ben prima dell’epoca normanna. Secondo le fonti, una prima fortificazione — Castrum Jacis — fu eretta in epoca romana, forse già nel 38 d.C., in un punto strategico che permetteva il controllo del tratto di mare compreso tra Catania e lo stretto di Messina. Durante il periodo bizantino, nel VI o VII secolo, venne costruito un vero e proprio castello, poi distrutto dagli Arabi nel 902. L’attuale struttura fu edificata dai Normanni tra il 1071 e il 1081, nel corso della loro conquista della Sicilia, impiegando massi di pietra lavica provenienti dall’Etna.
Un luogo di potere, culto e resistenza
Nel corso dei secoli, il castello fu al centro di contese tra dinastie, vescovi, re e ribelli. Tra gli episodi più significativi si ricordano la consegna delle reliquie di Sant’Agata nel 1126 ai vescovi di Catania, la battaglia navale detta lo scacco di Ognina contro gli Angioini nel 1354, e l’assedio del 1396 da parte di Martino il Giovane che lo espugnò e ne fece la sua dimora insieme a Bianca di Navarra. Il castello visse un periodo di fasto con ricevimenti e celebrazioni, prima di passare attraverso diverse mani — dalla monarchia ai feudatari, fino al Demanio Comunale nel XIX secolo.
Architettura e accesso
Il castello è naturalmente inaccessibile su tre lati: sorge infatti su uno sperone lavico che un tempo era separato dalla terraferma da un braccio di mare, poi colmato da una colata lavica del 1169. Oggi si accede alla fortezza da ovest, tramite una scalinata e un ponte in muratura che ha sostituito l’antico ponte levatoio in legno. All’interno, si sviluppano ambienti suggestivi tra cui la cappella bizantina, una corte centrale, saloni voltati e una terrazza panoramica che offre una vista straordinaria sui Faraglioni e sulla Riviera dei Ciclopi.
Il Museo Civico e le sezioni tematiche
Dal 1985, il Castello ospita il Museo Civico di Aci Castello, articolato in tre sezioni principali:
-Mineralogia: una collezione di minerali provenienti da tutto il mondo e dalle zone vulcaniche dell’Etna, che documentano la ricchezza geologica della regione.
-Paleontologia: reperti fossili che raccontano l’evoluzione della vita in Sicilia, con esemplari provenienti anche da giacimenti marini.
-Archeologia: materiali rinvenuti nelle acque antistanti la costa, testimoni di una frequentazione umana continua sin dall’epoca greca e romana.
Le vetrine del museo espongono anfore, ceramiche, utensili e resti di imbarcazioni, che aiutano il visitatore a immaginare l’intenso traffico commerciale e marittimo che ha interessato questa zona nei secoli.
L’Orto Botanico dei Cactus
Un altro gioiello del castello è il Giardino Botanico, situato nel cortile principale. Si tratta di un’area verde unica nel suo genere, che sfrutta il microclima locale per far prosperare numerose piante grasse cactacee provenienti da Bolivia, Messico, Marocco, Madagascar e Perù. Il giardino non solo arricchisce l’esperienza di visita, ma rappresenta anche un esempio di valorizzazione ambientale ed esotismo botanico.
Un centro culturale aperto tutto l’anno
Il castello non è solo un monumento statico, ma uno spazio vivo che ospita durante tutto l’anno mostre, eventi, rappresentazioni teatrali e concerti. In particolare, la sala normanna, intitolata al pittore Jean Calogero, accoglie eventi artistici e culturali che rendono ancora più vibrante l’esperienza del visitatore. Durante l’estate, la rievocazione dell’assalto di Martino il Giovane richiama centinaia di spettatori per uno spettacolo che unisce storia e teatro all’aperto.
Un simbolo identitario per la comunità
Il Castello Normanno di Aci Castello non è solo un patrimonio architettonico e storico: è il cuore pulsante del borgo, testimone di secoli di vita, guerre, amori e leggende. Dalla mitica storia di Aci e Galatea, alla novella Le stoffe del Castello di Trezza di Giovanni Verga, fino ai racconti popolari che narrano di prigionieri e vendette, questo castello è parte viva dell’identità del luogo. Visitandolo si compie un viaggio emozionante tra pietra e mare, dove ogni angolo racconta una storia.