La Cattedrale dei Santi Nazario, Celso e Vittore, conosciuta come Duomo di Trivento, sorge su un’area di culto dalle origini antichissime, edificata sui resti di un tempio romano pagano. Una leggenda racconta che fu Sant’Ambrogio, nel 398, a favorire la traslazione da Milano a Trivento delle reliquie dei martiri Nazario e Celso. L’attuale edificio venne realizzato nell’XI secolo e fu solennemente consacrato il 15 maggio 1076, come ricorda una lapide collocata all’ingresso.
Nel corso dei secoli la chiesa ha conosciuto numerosi interventi e rifacimenti, soprattutto in epoca barocca e nel Settecento, che ne hanno arricchito l’aspetto. La facciata odierna, in stile neoclassico, risale al 1905: nella parte inferiore si apre un elegante portale con cornice e timpano, mentre in alto spicca un mosaico racchiuso da una cornice; a fianco, svetta la torre campanaria.
L’interno si articola in tre navate separate da pilastri con archi a sesto acuto, impreziosite da raffinati stucchi settecenteschi. Risalgono al XVIII secolo anche il maestoso altare maggiore (1743), il coro ligneo e le tele che ornano il presbiterio.
Di eccezionale interesse storico-artistico è la cripta, databile tra XI e XII secolo e dedicata a San Casto. Alla base di un pilastro si conserva un’iscrizione romana in onore di Diana, che conferma la presenza di un precedente tempio pagano. Lo spazio, suddiviso da colonne di spoglio in sette piccole navate, custodisce affreschi trecenteschi, una statua lignea della Madonna in trono e un bassorilievo in pietra raffigurante la Trinità tra angeli e delfini, anch’esso del XIII secolo. Gli scavi più recenti hanno inoltre portato alla luce i resti di un antico battistero, ulteriore testimonianza della lunga e stratificata storia di questo luogo sacro.