La Cattedrale del Santissimo Salvatore, Duomo di Montalcino, sorge nel cuore del borgo dove un tempo si trovava la pieve romanica dedicata allo stesso santo, costruita intorno all’anno Mille ed elevata a duomo nel 1462 per volontà di papa Pio II. L’attuale edificio, imponente punto di riferimento nel centro storico insieme alla fortezza, è frutto della ricostruzione neoclassica progettata dall’architetto senese Agostino Fantastici tra il 1818 e il 1832, e fu consacrato nel 1844.
All’esterno colpisce la facciata sobria e luminosa, preceduta da un alto pronao sorretto da sei colonne ioniche, dove campeggia l’iscrizione latina “Non est in alio aliquo salus” (“In nessun altro c’è salvezza”).
L’interno, elegante e armonioso, è a tre navate scandite da colonne ioniche; la centrale è coperta da una volta a botte in parte cassettonata, mentre le laterali hanno soffitti piani. Tra i tesori d’arte custoditi, spiccano due opere giovanili del pittore manierista senese Francesco Vanni: l’Immacolata Concezione con Gesù e Dio Padre (1588) e il San Giovanni Battista nel deserto. Nella Cappella del Suffragio si ammira invece un dipinto di scuola senese del XVI secolo raffigurante San Michele Arcangelo che scaccia gli angeli ribelli, mentre nella sagrestia è conservata la tela di Francesco Nasini (1647) con la Madonna Assunta tra gli angeli e i Santi Ippolito e Cipriano.
Il presbiterio ospita il monumentale altare maggiore, realizzato su disegno del Fantastici e decorato con statue di angeli e un tabernacolo a forma di tempietto ionico. Ai lati si trovano la cattedra lignea del vescovo (XVI-XVII secolo) e gli stalli del coro ottocenteschi. Degno di nota anche l’organo a canne costruito da Nicomede Agati nel 1858, ancora oggi funzionante.
La Cattedrale del Santissimo Salvatore è dunque non solo un luogo di culto, ma anche uno scrigno d’arte che racconta la storia religiosa e artistica di Montalcino, dal Medioevo all’Ottocento.