Un viaggio nel tempo: dalle origini etrusche al dominio senese
Magliano ha radici profondissime: prima insediamento etrusco, poi municipio romano noto come Heba, il borgo ha lasciato importanti testimonianze archeologiche tra cui la famosa Necropoli di Heba e il celebre Disco di Magliano, un reperto inciso in lingua etrusca oggi conservato al Museo Archeologico di Firenze.
Nel IX secolo il borgo entrò sotto il dominio dei conti Aldobrandeschi, che avviarono la costruzione della primitiva cinta muraria, poi ampliata e restaurata dai Senesi nel XV secolo, quando Magliano divenne parte della Repubblica di Siena. La struttura difensiva, imponente e pressoché intatta, è ancora oggi uno degli elementi più riconoscibili del borgo.
Nel Cinquecento, con la caduta di Siena, Magliano passò sotto il controllo del Granducato di Toscana, guidato dai Medici, seguendone le vicende fino all’Unità d’Italia.
Il borgo murato e i suoi monumenti
Passeggiare tra i vicoli di Magliano in Toscana significa compiere un salto nel passato. Il centro storico, attraversato da corso Garibaldi, si apre tra due antiche porte: Porta di San Martino a nord e Porta di San Giovanni a sud. Dalla prima si gode di un magnifico panorama sulla campagna maremmana, soprattutto in ottobre, durante la raccolta manuale delle olive. Tra i principali edifici storici: La Chiesa di San Giovanni Battista, affacciata su Piazza della Repubblica, si distingue per la facciata restaurata in stile senese nel 1471 e per l’interno decorato con statue candide in stucco e un fonte battesimale rinascimentale del 1493; La Chiesa di San Martino, semplice e raccolta, risale all’XI secolo e presenta un elegante esterno in travertino, con al suo interno una tela seicentesca raffigurante San Guglielmo d’Aquitania e Santa Caterina.
Il Palazzo di Checco il Bello, antico possedimento della famiglia orvietana dei Monaldeschi, è oggi ricordato per il suo abitante più noto del Novecento, Francesco Salvi; Il Centro di Documentazione Archeologica, che espone reperti rinvenuti nei dintorni: monete romane, ceramiche etrusche e bronzetti sacri (aperto dal 15 giugno al 15 settembre, ingresso gratuito).
Frazioni e monumenti nei dintorni
Nel territorio comunale si trovano anche i borghi medievali di Pereta e Montiano, dove si può visitare il suggestivo Castello di Montiano Vecchio. Tra gli edifici religiosi più importanti spicca il Monastero di San Bruzio, antico complesso benedettino oggi in rovina, ma estremamente affascinante nella sua solennità incompleta.
Natura, vino e tradizioni
Magliano in Toscana è immerso nel paesaggio incontaminato del Parco Naturale della Maremma, di cui ospita parte del territorio. Questo legame profondo con la terra si riflette anche nella cucina locale, dominata dai sapori rustici della tradizione maremmana: acquacotta, panzanella, salumi di cinta senese e la Schiacciata Pizzicata di Montiano.
Il borgo è anche terra del Morellino di Scansano, un vino DOCG celebrato ogni anno a fine agosto con Vinellando, la manifestazione che anima le vie del centro con degustazioni, spettacoli e musica dal vivo.
Un borgo da vivere
Magliano in Toscana è più di un semplice paese medievale: è un luogo da assaporare lentamente, dove ogni pietra racconta una storia, ogni panorama si apre su secoli di civiltà e ogni bicchiere di vino custodisce il sole della Maremma. Un’esperienza autentica, perfetta per chi cerca la bellezza nei dettagli e il piacere nella semplicità.