Undici sono i giocatori che formano una squadra di calcio. E undici sono i Comuni del Molise che hanno deciso di fare squadra per vincere la partita più difficile contro un avversario considerato da queste parti “storico”: lo spopolamento. Il Molise, infatti, soprattutto nell’ultimo ventennio, assiste passivamente alle partenze sempre più frequenti dei suoi abitanti, che lasciano la regione più piccola d’Italia in cerca di fortuna in altre zone dello Stivale, causando così un enorme danno demografico alla loro terra di origine.

Così i sindaci di San Felice del Molise, Montecilfone, Montefalcone nel Sannio, Civitacampomarano, Guardialfiera, Mafalda, Montemitro, Palata, Roccavivara (nella foto in alto) Acquaviva Collecroce, guidati dal primo cittadino di Castelmauro Angelo Sticca, si sono seduti attorno a un tavolo per dare vita a un progetto che mira ad assemblare le risorse agricole, enogastronomiche, artistiche e culturali di questi paesi, al fine di stimolare la crescita locale non più individualmente non in modo unitario. Cosa che fino a ieri non è mai veramente accaduto perché il Molise è in un certo senso ostaggio della mancanza di cooperazione tra i vari centri urbani che lo compongono, generando un ristagno dello sviluppo non solo economico ma anche turistico. 

Acquaviva Collecroce
Acquaviva Collecroce (CB)

Il progetto amministrativo prende il nome di Ci si muove, un’esortazione che vuole andare oltre l'”eppur si muove”: l’obiettivo è coinvolgere tutte le identità che contraddistinguono i borghi aderenti a questo piano di ripartenza sociale, riportando a casa tanti giovani emigrati altrove per far crescere la regione in cui sono nati e attirando l’attenzione dei turisti verso una terra meravigliosa ma ingiustamente abbandonata a se stessa. La partita è appena iniziata e l’avversario è ostico. Ma, se in campo “ci si muove” tutti insieme, nessuna vittoria è impossibile.