L’Alta Valle del Tevere, chiamata anche Valtiberina, occupa la zona più orientale della Toscana, precisamente la provincia di Arezzo, abbracciando anche quella di Perugia: è un territorio spettacolare, dove si alternano dolci colline, querceti, faggete e castagneti, con sullo sfondo le vette Appenniniche. È questa la cornice dove sono incastonati eremi che ancora oggi portano i segni del passaggio dei santi Bartolomeo e Francesco, splendidi borghi medievali e castelli: non si dimentichi che la Valtiberina è stata nel corso della storia oggetto di agguerrite contese che hanno avuto come protagonisti i Montefeltro, i signori di Rimini, i Fiorentini, i vescovi di Arezzo e il Papato.

Gita in Toscana
Per scoprire le bellezze della Valtiberina Toscana durante l’estate 2021, non si può non partire dalla città natale di Piero della Francesca, ovvero Sansepolcro: considerato uno dei borghi in Toscana più incantevoli d’Italia, sorge alle falde dell’Alpe della Luna ed è cinto da mura cinquecentesche volute dai Medici.
Il simbolo di Sansepolcro è il Palazzo della Residenza, all’interno del quale è custodito il bellissimo polittico della Misericordia realizzato da Piero della Francesca, formato da ben 23 riquadri finemente dipinti: sono qui presenti anche altre opere dello stesso artista, ma anche del Pontormo e di Andrea Della Robbia.

Sansepolcro

A Sansepolcro si trova inoltre l’imperdibile Aboca Museum, dove il visitatore sarà catapultato nel mondo dell’erboristeria: interessanti le sale delle erbe, quella dei vetri con tanto di alambicchi e ampolle, la sala dei mortai, l’antica Farmacia ottocentesca e la Cella dei Veleni.
Per conoscere Sansepolcro con calma, è possibile soggiornare al Borgo Palace Hotel: questa elegante struttura a 4 stelle si trova a poco più di 1 km dal centro del borgo, offrendo camere ricche di ogni servizio e comfort, ma anche sale convegni attrezzate per importanti meeting di lavoro.

Borgo Palace Hotel

Ad appena 9 km da Sansepolcro sorge Anghiari, bellissimo borgo cinto da mura duecentesche dalle quali la vista spazia sulla piana dove nel 1440 si svolse la famosa Battaglia di Anghiari tra i Visconti di Milano e Firenze. A questo epico scontro è dedicato il Museo della Battaglia all’interno del Palazzo del Marzocco, con tanto di plastico che riproduce i rispettivi schieramenti e copie degli affreschi a tema realizzati da Leonardo da Vinci nella Sala dei Cinquecento del fiorentino Palazzo Vecchio, ormai andati perduti.
Passeggiando tra i vicoli lastricati di Anghiari, tra case in pietra coi tetti in cotto e pittoreschi contrafforti collocati tra gli edifici, si incontra anche il Museo di Palazzo Taglieschi: tra i reperti di miglior pregio vi sono la Madonna Annunciata di Jacopo della Quercia e le terracotte invetriate del Della Robbia.

Anghiari

Tra i borghi in Valtiberina meritevoli di visita c’è poi Monterchi, fondato secondo la leggenda del prode Ercole dopo aver ucciso l’Idra di Lerna: il borgo sorge in cima a un colle a 350 mt di altezza, con vista spettacolare su tutta la Valle dell’Alto Tevere.
Nel Museo Civico di Monterchi c’è il vero gioiello del paese, la Madonna del Parto realizzata da Piero della Francesca nel 1459, una delle cose da vedere in Toscana: questo dipinto incanta chiunque se lo ritrovi davanti, grazie alla prospettiva, ai colori usati con maestria e al suo forte simbolismo. Prima si trovava all’interno della Cappella di Santa Maria Momentana ed era venerata dalle donne in stato interessante.
Anche il Museo delle Bilance di Monterchi, tra i più rilevanti d’Europa nel suo genere, è molto interessante con stadere, pesi e soprattutto bilance di ogni materiale e fattezza.

Monterchi

Deviazione nella Valtiberina umbra
Città di Castello è uno dei borghi più belli della Valtiberina, anche se non si trova in Toscana ma proprio alle porte dell’Umbria: si distingue per il suo elegante stile rinascimentale, al quale ha dato un importante contributo la famiglia Vanvitelli. Passeggiando per Città di Castello si incontrano eleganti edifici come il Palazzo Albizzini, risalente al XV secolo e sede di una Fondazione dedicata alle opere di Alberto Burri, il trecentesco Palazzo del Podestà e Palazzo Vanvitelli.

Palazzo Del Podestà, Città di Castello
Palazzo Del Podestà

Quest’ultimo in particolare sorge sui resti di un deposito di cannoni e sulla elegante facciata si può ammirare uno splendido graffito progettato dal Vasari: ospita la Pinacoteca Comunale, dove sono esposti dipinti del Signorelli, affreschi del Gherardi e il bellissimo Stendardo della Santissima Trinità di Raffaello.
Da visitare poi il Museo del Duomo, adiacente alla quattrocentesca Cattedrale dei santi Florido e Amanzio di cui spicca la torre cilindrica dell’XI secolo: il Museo custodisce l’antichissimo Tesoro di Camoscio di epoca paleocristiana, il Cristo Risorto del Rosso Fiorentino e la Madonna realizzata dal Pinturicchio.

Cattedrale dei santi Florido e Amanzio
Cattedrale dei santi Florido e Amanzio

Prima di lasciare Città di Castello, si consiglia una visita presso l’azienda Tartufi Bianconi per conoscere la storia del tartufo della Valtiberina: c’è anche un piccolo museo a tema, il cui reperto più prezioso è una paginetta dedicata al tartufo, parte di un erbario del ‘500.

Tartufi Bianconi

Sulla strada verso Citerna, si incontra Lacole Casa Italiana, punto di riferimento di tutti gli antiquari e gli appassionati di antichità: gli oggetti, dalle fontane alle specchiere fino alle porcellane e al mobilio, sono incastonati in ambienti abilmente ricostruiti che ricordano le più antiche dimore d’Italia.

Lacole Casa Italiana

Tappa finale di un tour nella Valtiberina è Citerna, pittoresco borgo medievale che ha mantenuto intatta la cinta muraria e i camminamenti di ronda con vista su tutta la valle. Il borgo, sito ai piedi dell’Acropoli di origine longobarda, custodisce moltissime opere d’arte: tra queste spiccano la Madonna col Bambino del Donatello all’interno della Chiesa di San Francesco e il Vesperbild, una trecentesca icona raffigurante la Pietà all’interno del Monastero di Santa Elisabetta. Imperdibile poi una visita nella Chiesa di San Michele Arcangelo per ammirare la crocifissione del Pomarancio e la Vergine col Bambino del Della Robbia.

Citerna

Per conoscere anche il patrimonio enogastronomico di Citerna si può fare una sosta presso l’Azienda Agricola Bistarelli: in una casa colonica tipica del ‘700 si può sorseggiare un bicchiere di Vinsanto, accompagnato dai dolcetti tipici del posto, chiamati torcoli.

Azienda Agricola Bistarelli, Vinsanto

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