La parte iniziale a occidente della stradina interna oggi denominata via XX Settembre è più comunemente conosciuta come “Spuorto”. Qui tra Ottocento e Novecento accanto alle case di alcuni notabili del paese come i Gesualdo, si allineavano le botteghe degli artigiani: un cappellaio con la sua insegna dipinta sull’arco della porta, un bravo coltellaio che tutti chiamavano “Milord”, il barbiere, e così via. Lo “Spuorto” era il cammino di ronda delle mura, delle quali è possibile vedere ampi tratti superstiti lungo la sottostante via Dante. La chiave di volta ora murata all’inizio di via Re d’Italia, con la simbolica quercia e la data 1592, appartenesse alla cosiddetta Porta del Ponte che qui si trovava.