Nell'anno in cui Matera sta giocando il prestigioso ruolo di Capitale Europea della Cultura, c'è un altro borgo del Sud Italia destinato ad attirare sempre più l'attenzione del turismo nazionale e internazionale. Stiamo parlando di Oriolo, comune calabrese di circa 2100 abitanti arroccato su uno sperone roccioso tra i colli cosentini. Dal punto di vista sia geologico che architettonico, infatti, assomiglia molto alla Città dei Sassi, in relazione alla quale si è aggiudicato il "Patrocinio Morale per Matera 2019", concesso direttamente dalla Fondazione "Matera Basilicata 2019" grazie al suo Polo Museale e Bibliotecario, sede culturale del piccolo borgo medievale.
«Avevamo sentito parlare di Oriolo, ma visitare di persona questo borgo è stata davvero una felice scoperta», ha dichiarato Pinella Carlucci, da diversi anni organizzatrice di gite in pullman in Calabria, cui partecipano anche varie persone provenienti dal materano. Tra le mete montane previste nel tour, c'è anche Oriolo. «L’aspetto che ci ha colpito maggiormente è stata l’organizzazione - spiega la promotrice del viaggio - I beni culturali ben collegati tra loro, recuperati in maniera eccellente e visitabili in comodità».
Dal Castello a Palazzo Giannettasio, passando per i laboratori presenti nella Casa delle Arti e delle Idee, fino alle mostre allestite in alcune antichissime abitazioni recuperate del centro storico che sono diventate veri atelier, Oriolo è un piccolo archivio di storia e tradizioni.
«Da piccole cose abbiamo capito che da queste parti l’accoglienza è spontanea e quotidiana - continua la signora Pinella - E nel turismo di oggi questo aspetto fa la differenza. Piante con fiori davanti alle abitazioni, stradine pulite e la possibilità di poter usufruire di toilette e di spazi interni dove consumare il pranzo a sacco: una bella comodità soprattutto in giornate piovose o fredde».
L'invito, allora, è di visitare Oriolo, la "Matera calabrese".