Sacro Monte - Ph. Anna Lo Iacono/flickr
Nei dintorni di Varese sorgono numerosi punti di interesse da esplorare durante una gita fuori porta. Il territorio è costellato da luoghi che uniscono un elevato fascino naturalistico con reperti storici antichissimi e spettacolari testimonianze dell'arte e dell'ingegno dell'essero umano. Quali sono i tesori nascosti della provincia di Varese? Ecco alcuni dei più belli e interessanti per organizzare escursioni naturalistiche e visite culturali.
Ph. silvio francesco zincolini/flickr
La provincia di Varese, conosciuta anche come "La Terra dei Laghi", è un vero e proprio gioiello naturale che custodisce sette laghi incantevoli, ognuno con le proprie caratteristiche e fascino. Tra questi, il Lago di Varese si distingue per le sue opportunità di svago e relax, immerso in un paesaggio mozzafiato. Ma non è l'unico: le piste ciclabili che si snodano nel territorio offrono una rete di percorsi suggestivi oltre a quella che costeggia il lago. Gli amanti delle due ruote possono anche esplorare i sentieri che circondano il Lago di Monate e il Lago di Comabbio, arricchendo l'esperienza di cicloturismo con panorami spettacolari e variazioni di colori che danzano tra il blu e il verde dei laghi.
Ph. Federico Volpi/flickr
Le acque limpide sono ideali inoltre per praticare canottaggio, dedicarsi alla pesca o ad altre attività acquatiche come il moderno SUP. La ricchezza della flora e della fauna è un punto di forza del lago di Varese, attorno al quale sorgono alcune delle viste più spettacolari di tutta la Lombardia, tra cui il Massiccio del Monte Rosa e le vette del Campo dei Fiori.
Situati in una posizione comoda da raggiungere nel centro di Varese, i Giardini Estensi sono maestose aree verdi che abbelliscono il palazzo edificato per volere del Duca di Modena Francesco III d'Asti. Dopo aver ricevuto in dono una proprietà già esistente, il duca scelse di ispirarsi alle regge più imponenti di tutta Europa, tra cui Schönbrunn, per creare una villa con giardino.
Giardini Estensi - Ph. Martina Sgorlon/flickr
La caratteristica inconfondibile dell'area verde, che rappresenta un perfetto connubio tra elementi naturali e ingegno umano, è il parterre. Qui si alternano aiuole fiorite con boccioli di tutti i colori e piante a basso fusto, che lasciano il ruolo da protagonista all'imponente fontana centrale. Lo spazio è oggi uno spettacolare parco pubblico, che accoglie quanti vogliono scoprirne tutte le bellezze. Se l'intento originale del Duca era quello di organizzare feste all'aperto in una cornice degna di un pubblico reale, oggi il parco riflette una filosofia più inclusiva, che permette a cittadini e turisti di perdersi tra vialetti aperti a raggiera e vasche nel parco con querce, olmi e castagni.
Ph. stefano/flickr
A cavallo tra il territorio svizzero e la provincia di Varese sorge il sito patrimonio dell'Unesco di Monte San Giorgio. L'importanza di quest'area si deve alla ricchezza dal punto di vista geologico. Proprio in questo bacino fossilifero sono stati ritrovati reperti risalenti al mesozoico, che possono essere ammirati da vicino recandosi al Museo dei Fossili di Besano.
Il legame tra natura, storia e sacralità appare evidente nel secondo sito Unesco della provincia conosciuto come Sacro Monte. Situato a Santa Maria del Monte, il complesso si compone di quattordici cappelle che formano un ideale percorso spirituale culminante nel Santuario, meta di pellegrinaggio fin dall'epoca medievale era meta di pellegrinaggio.
Sacro Monte di Varese dal Campo dei Fiori - Ph. Roberto Giancristoforo/flickr
Una vera chicca, inoltre, si cela a pochi chilometri dalla riva ovest del lago di Varese. Si tratta dell'Isolino Virginia, un piccolo lembo di terra sul quale è custodito un sito di grande valore storico e architettonico risalente al Neolitico. I reperti qui ritrovati possono essere ammirati visitando il Museo Preistorico, in un itinerario che ripercorre le usanze delle popolazioni che abitavano nelle palafitte. Il museo, situato al centro dell'isola, è raggiungibile in barca partendo da Biandronno.
Biandronno - Ph. Emanuela Montalbetti/flickr
Riportando in avanti le lancette del tempo, in un viaggio ideale alla scoperta delle usanze di tutte le civiltà che si sono succedute su questo territorio, si raggiunge l'ultimo dei quattro siti Unesco della provincia: il Monastero di Torba. Qui gli esploratori hanno l'opportunità di calarsi in un'atmosfera medievale perfettamente esaltata dalla quiete dell'ambiente boschivo del Varesotto. Il Monastero di Torba è un complesso monumentale di epoca longobarda, edificato originariamente nel quinto secolo: qui i romani costruirono una base militare, il cui intento era quello di contrastare i barbari. Furono proprio le popolazioni giunte dal nord Europa a trasformare questa struttura da roccaforte a scopo difensivo in quella che sarebbe rimasta la casa spirituale delle monache benedettine per molti secoli.
Monastero di Torba - Ph. Daniele Rossi/flickr
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