Alla moltitudine di paesaggi e di sapori, alla cultura e alla storia, all’architettura e agli eventi, il Veneto accosta un ricco panorama di attività e produzioni artigianali. Dalla laguna alle colline, dalle Prealpi alle Dolomiti, città e borghi sono un susseguirsi di attività e produzioni d’eccellenza spesso note in tutto il mondo. Dal vetro di Murano ai merletti di Burano, dalle maschere e le gondole di Venezia alle porcellane, le ceramiche e la maiolica di Bassano del Grappa, dai merletti di Asolo alla lavorazione dell’oro di Vicenza, dal legno di Belluno all’artigianato del marmo della Valpolicella, dal ferro battuto di Verona e Sottoguda alla lavorazione del legno di Cortina fino a giungere a Feltre, tra tessitura e lavorazione del legno e Marostica, dove si lavorava la paglia, il Veneto è una vetrina di prodotti artigianali e produttori unici che si mescolano alle bellezze di un paesaggio che continua ad attirare appassionati e turisti di tutto il mondo. Per conoscere il meglio dell’arte, della cultura e dei paesaggi di questa straordinaria regione si può visitare il sito www.veneto.eu.
Oltre a essere un museo a cielo aperto, salotto del mondo tra calli e campielli, ponti e canali, Venezia è anche una delle capitali dell’artigianato. Oltre al vetro, prodotto nelle botteghe della vicina Murano e nelle tante botteghe sparse nei vari sestieri della città, l’artigianato veneziano è artefice della produzione di maschere e gondole. Tesori dell’artigianato locale, ma note in tutto il mondo, le maschere veneziane erano prodotte ai tempi della Serenissima dai “Maschereri” fin dalla prima metà del Quattrocento. Delle centinaia di negozi che oggi, nei vari sestieri, vendono le maschere, solo una parte le produce. Particolarmente suggestiva la Venezia del periodo carnevalesco, quando la città è invasa da splendide maschere artigianali che popolano i sestieri. Anche le gondole, le tipiche imbarcazioni veneziane, compongono il ricco mosaico artigianale del capoluogo veneto. E’ negli squeri che, ancora oggi, si costruiscono e si riparano le gondole. A metà del Cinquecento a Venezia si contavano 10mila gondole, mentre oggi le caratteristiche imbarcazioni sono circa 500.
Murano è una delle principali mete della laguna di Venezia. Il vetro artistico, del quale esiste un marchio di qualità registrato e depositato presso l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale di Alicante, è l’importante prodotto locale sviluppatosi qui nel Medioevo. Vetro artistico che, nella storia, ha consentito a Murano di godere di una maggiore indipendenza rispetto alle altre isole veneziane. Dichiarata dal Doge Tiepolo area industriale - nel 1291 -, divenne poi capitale mondiale della produzione vetraria. A celebrazione della storia e dell’arte del vetro locale c’è il Museo del Vetro, ospitato a Palazzo Giustinian. Murano non è però solo vetro, per l’acquisto del quale vi sono numerose botteghe artigiane, ma anche architettura; da vedere la Basilica dei Santi Maria e Donato, risalente al VII secolo, dalla bella abside con finto porticato a nicchie e colonne binate con, all’interno, un prezioso pavimento bizantino e, a ornamento del coro, un mosaico parietale del XII secolo con tessere di vetro a foglia d’oro. Altro tesoro di Murano è la trecentesca chiesa di San Pietro Martire, fondata dai padri domenicani, con all’interno opere di Giuseppe Porta, Giovanni Bellini, Paolo Veronese e Tintoretto.
Tra gli angoli più pittoreschi della laguna di Venezia, Burano si propone ai tanti turisti che ogni anno la visitano in tutta la sua bellezza, con le sue case variopinte, la tradizione della pesca, l’antica arte del merletto e il suo caratteristico campanile pendente. Incantevole appare il mosaico pastello delle facciate delle case, di differenti colori per consentire ai pescatori d’individuare tra le nebbie al proprio rientro nel periodo di pesca invernale. Principale attività dell’isola continua a essere la pesca mentre negli squeri ancora esistenti si costruiscono ancora barche a remi. Anima dell’isola è Piazza Baldassarre Galuppi, sulla quale si affaccia la chiesa dell’isola dov’è custodita una splendida Crocifissione, opera giovanile del Tiepolo. Autentica meraviglia artigianale di Burano è la lavorazione del tombolo che tra calli e campielli viene ancora realizzata da anziane signore che realizzano piccoli tesori dell’artigianato dell’isola. A celebrazione dell’attività artigianale dell’isola lagunare c’è l’imperdibile Museo del Merletto dov’è esposta una pregiata collezione di creazioni di questa antica arte.
Frazione del comune di Rocca Pietore, Sottoguda è dal 2016 parte del club “I borghi più belli d’Italia”. Situato all’ombra del più grande ghiacciaio delle Dolomiti, quello della Marmolada, è un antico villaggio del quale vi è traccia già nel 1260 ed è caratterizzato dai numerosi “tabièi”, i tipici fienili di legno dell’area dolomitica di cultura ladina, utilizzati dai contadini come ricovero del bestiame e deposito del fieno. Tra gli edifici storici del borgo ci sono la chiesa dedicata ai santi Fabiano, Sebastiano e Rocco, consacrata nel 1486 e il campanile del 1550. Imperdibile una tappa alla vicina gola dei Serrai di Sottoguda, profondo canyon della lunghezza di circa due chilometri che giunge fino alla conca di Malga Ciapèla, all’ombra della Marmolada. Sottoguda è anche un borgo-artigiano, famoso per la lavorazione del ferro battuto, attività che affonda le sue origini alla fine del XVIII secolo quando il minerale veniva ricavato nelle vicine miniere del Fursil e utilizzato per realizzare oggetti di uso comune.
Tra le più apprezzate mete vacanziere dell’arco alpino, Cortina è da sempre uno dei salotti delle Dolomiti. Elegante e raffinata stazione sciistica del comprensorio sciistico Dolomiti Superski, è spesso sede d’importanti eventi sportivi, sede olimpica invernale nel 1956 e futura sede dei giochi olimpici del 2026 con Milano. Soprannominata la “Regina delle Dolomiti”, è situata al centro della Conca d’Ampezzo, nell’alta valle del Boite, tra il Cadore, la val Pusteria, la val d’Ansiei e l’Alto Agordino, e vanta anche un’importante storia artigianale che ha conosciuto un particolare sviluppo a partire dal XIX secolo, quando i prodotti artigianali ampezzani trovarono l’apprezzamento dei primi villeggianti tedeschi e britannici. Tra le principali produzioni artigianali locali sono da ricordare la produzione delle stufe in maiolica, la lavorazione artistica del legno per arredamento, gli oggetti d’arredo ottenuti e arricchiti con tecniche d’intarsio e la produzione di oggetti in ferro, rame e vetro.
E’ il mitico Ponte Vecchio, detto anche Ponte degli Alpini e interamente costruito in legno, il simbolo di Bassano del Grappa. Dal ponte sul Brenta si apprezzano spettacolari viste verso nord sulla Valsugana - che collega la città con Trento - e verso sud per apprezzare le case storiche affacciate sulle acque che conservano ancora i segni dei colpi di fucile risalenti alla guerra. Bassano del Grappa non è solo il suo storico ponte ma anche la sua particolare atmosfera di paese intriso di storia, ricco di musei, dove fermarsi per assaggiare una delle sue specialità come un buon sorso di grappa. Tra le tappe da non perdere vi è sicuramente il museo di Hemingway e della grande guerra, ricavato in un’area di villa Ca’ Erizzo, luogo storico usato nel 1918 dalla resistenza come stazione della Croce Rossa, che tra i volontari contava il famoso Ernest Hemingway; museo dove a un’area dedicata allo stesso Hemingway si uniscono le sale che raccontano la guerra. Piazza Garibaldi, Piazza Libertà e la Torre Civica sono altri elementi importanti della città che ha nell’artigianato della ceramica, della porcellana e della maiolica le espressioni più apprezzate dai turisti che a Bassano si fermano anche solo per un prezioso acquisto.
Punto di partenza per passeggiate ed escursioni nelle zone limitrofe, Asolo è uno dei centri più belli della regione. Per una visita al centro delle terre trevisane si può partire da piazza Garibaldi, con, al centro, l’antica fontana sovrastata dal bel leone di San Marco. Tra le emergenze architettoniche spiccano la cattedrale, che conserva nella facciata la classica struttura romanica e che all’interno custodisce “l’Assunta”, capolavoro di Lorenzo Lotto, la Loggia della Ragione, cuore della vita amministrativa di un tempo, Palazzo Polo, casa Tabacchi, la cinquecentesca fontanella Zen e villa Freya, dimora della famiglia Stark, il castello della Regina, la torre Civica e molte ville tra cui l’elegante villa Scotti Pasini, casa Duse e Palazzo Pasquali, con la lapide a ricordo del soggiorno di Napoleone nel 1797.
Terra di vini e osterie, Asolo è anche un centro artigianale; importante la tradizione locale legata ai tessuti, ai ricami, ai merletti, alle ceramiche e al restauro. E’ una passeggiata lungo i portici e le botteghe del centro a regalare il meglio dell’artigianato locale.
Nota in tutto il mondo per la partita a scacchi che negli anni pari si svolge nella piazza cittadina con personaggi viventi - tradizione avviata nel 1923 e ispirata a un evento del 1454 -, Marostica è anche famosa per la sua ciliegia, prodotto a indicazione geografica protetta. Posta ai piedi dell’altopiano di Asiago, Marostica è ricca di testimonianze storiche tra cui il castello Inferiore e quello Superiore, le antiche mura e i tanti edifici religiosi tra cui la parrocchia di Maria Assunta, la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, la chiesa e il convento di San Rocco, la chiesa e il monastero di San Gottardo, il convento e la chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano. La storia di questo borgo storico del vicentino è anche legata alla lavorazione della paglia, importante attività artigianale che dalla fine del XIX secolo alla fine degli anni ’60 ha fortemente caratterizzato l’economia locale; i cappelli di paglia prodotti dalle fabbriche della città erano celebri e commercializzati in tutto il mondo. Proprio la sua posizione strategica tra Vicenza e Bassano ha fatto di Marostica il principale polo produttivo dell’industria della paglia.
Situata alle pendici delle Dolomiti, a trenta chilometri da Belluno, Feltre è una località storica che affonda le sue origini ancor prima dell’età romana e che, in età imperiale, conosce un notevole sviluppo economico e urbanistico. Insignita della medaglia d’argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni - e per la sua attività nella lotta partigiana durante il secondo conflitto mondiale -, Feltre è ricca di monumenti luoghi d’interesse tra cui la Concattedrale di San Pietro Apostolo e la basilica santuario dei Santi Vittore e Corona, entrambi monumenti nazionali, ai quali, tra gli altri, si uniscono numerosi palazzi tra cui il Palazzo della Ragione, sede del comune, Palazzo Cumano, sede della Galleria d’Arte Moderna Carlo Rizzarda, Palazzo Villabruna, sede del Museo Civico, e architetture militari come il Castello Alboino, Castel Lusa e le antiche porte, Porta imperiale, Porta Pusterla e Porta Imperiale. Il Palio dei Quindici Ducati, l’antica Fiera di San Matteo e la Mostra Regionale dell’Artigianato Artistico e Tradizionale sono tra i principali appuntamenti culturali di un centro che ha fatto della tessitura e della lavorazione del legno le sue principali attività artigianali.
La Valpolicella è terra veronese. Sette comuni compongono quest’angolo di Veneto occidentale rinomato fin dai tempi di Roma antica per la viticoltura, in particolare per il prestigioso Amarone, ma anche per l’estrazione del marmo rosso di Verona. Terra costellata di ville venete di particolare pregio, ma anche di chiesette e pievi che regalano al territorio un certo fascino, la Valpolicella è zona di prati che regalano in estate scenari incantati con animali al pascolo ma anche di aree vitate e destinate alla coltivazione dell’ulivo, mentre nelle zone pianeggianti dominano le coltivazioni di ortaggi e frutta tra cui pesche e ciliegie. Principale corso d’acqua della zona è l’Adige, la più grande arteria d’acqua del Veneto. Particolarmente ricco è l’apparato museale della Valpolicella, tra cui il museo paleontologico e preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo, i musei etnografico e archeologico di San Giorgio di Valpolicella, e il museo di botanica di Molina. Una zona ricca di storia e di un grande patrimonio naturale, terra di produzione vinicola dalla tradizione artigianale del marmo estratto in zona.
Oltre a essere la città delle meraviglie palladiane, Vicenza è anche definita la capitale dell’oro. Con la sua secolare attività legata al prezioso metallo e un’attività che continua a essere in fermento, Vicenza, con oltre un migliaio di imprese che operano nel settore dell’oreficeria, è un vero e proprio punto di riferimento nazionale e internazionale del settore. La lavorazione dell’oro nella città del Teatro Olimpico è attività redditizia fin dal Medioevo, quando gli artigiani della corporazione degli orafi della zona erano oltre 150. Era nel cuore della città che erano diffuse la maggior parte delle botteghe artigiane in epoca medievale, mentre fu in epoca rinascimentale che l’arte orafa vicentina raggiunse la massima espressione, grazie anche a Valerio Belli e alle sue produzioni, personaggio legato a Raffaello e Michelangelo. L’elegante Vicenza, città del delizioso baccalà, oltre a essere un museo a cielo aperto ricco di meraviglie architettoniche è anche una delle più autentiche capitali dell’artigianato regionale.
Città dell’amore e dell’Arena, città vitale e avanguardia culturale di una delle zone turisticamente più evolute del mondo, Verona colpisce per i suoi molteplici aspetti. Splendida sotto il profilo storico e architettonico, si racconta attraverso le sue piazze e i suoi palazzi nobiliari, straordinaria testimonianza di un passato glorioso che con la sua bellezza continua brillantemente ad alimentare il suo mito. Verona è però anche meta ideale di acquisti di qualità, di prodotti artigianali frutto delle tante produzioni tipiche locali. Tutto il territorio veronese, dalla zona montana e collinare alla pianura propone una vasta scelta di prodotti tipici. Oltre ai vini delle terre veronesi, la città dell’Arena e dello straordinario complesso di Castelvecchio propone una ricca scelta di prodotti artigianali tra cui mobili d’arredo e arredi d’arte, dei quali un tempo vi erano numerose botteghe. Tra i prodotti tipici del capoluogo scaligero vi sono poi il marmo rosso, particolarmente adatto per gli interni, e il ferro battuto, lavorato da parecchie botteghe della provincia, così come particolarmente diffusi sono gli artigiani del legno.
Situata nel cuore della pianura veneta, Padova è un antico e importante polo universitario e culturale ricco di bellezza. Ai principali tesori della città come il duomo, l’Abbazia di S. Giustina, la Basilica di S. Antonio, il Palazzo della Ragione, la Loggia dei Carraresi, la Cappella degli Scrovegni, Prato della Valle, Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta, Palazzo del Bo si uniscono tantissime chiese, svariati palazzi storici, eleganti ville, teatri e numerosi musei. Padova è da visitare e scoprire ma anche da godere nei raffinati ristoranti dove assaporare le tante specialità della cucina padovana, sedersi al tavolo di una delle caratteristiche osterie per godersi un buon bicchiere di vino, e regalarsi l’atmosfera raffinata di un caffè storico come il mitico Caffè Pedrocchi. Tesori architettonici, cultura, arte e locali ma anche tanto artigianato anima il centro della città, dove liutai, restauratori di mobili, merlettai, corniciai e orafi sono parte del ricco mosaico artigiano della città.
E’ il legame unico tra la popolazione locale e la natura, la vera forza di questo estremo lembo settentrionale del Veneto. E’ il Veneto delle montagne, delle suggestive terre bellunesi, circondate dalle meravigliose Dolomiti, patrimonio dell’umanità dell’Unesco, dove natura, storia e cultura creano una delle atmosfere più straordinarie del mondo. Un paesaggio carico di magia e suggestioni, che custodisce tesori e luoghi senza tempo tra boschi, prati e montagne uniche. La città e le terre che circondano Belluno sono luoghi di sapori unici ma anche terre dove da sempre l’artigianato ha un ruolo fondamentale. Dagli oggetti di feltro alle meridiane, dalle sculture in legno ai fischietti in terracotta fino a giungere ai mosaici, Belluno, conosciuta come la città splendente, e le sue valli, sono popolate di graziose botteghe artigiane ricolme di piccoli tesori frutto dell’appassionato lavoro di chi porta avanti attività e tradizioni.