Nomen Omen : “Il destino nel nome” recita la famosa locuzione latina che abbiamo usato come titolo al nostro servizio. In un gioco di specchi e di capovolgimenti, nell’infinito universo delle invenzioni, abbiamo voluto scegliere tre invenzioni – e altrettante nazioni – il cui nome corrisponde a quello dell’inventore stesso. Non stiamo parlando affatto di brand, ma di nomi comuni, entrati nell’uso e nel vocabolario, spesso anche a livello internazionale. Il caso più famoso è forse quello del motore diesel, inventato da Rudolf Diesel nel 1892, ma anche la mongolfiera, creata dai francesi fratelli Montgolfier e persino la Barbie – in questo caso brand e “nome comune” coincidono – la famosa bambola che deve il nome alla figlia della sua creatrice, Ruth Handler. E ancora, James Hoover, il brevettatore della prima aspirapolvere, il cui cognome è diventato un verbo – e un sostantivo! – in inglese: “to hoover” significa infatti aspirare, e l’italiano Giovanni Battista Zampironi, ideatore, ça va sans dire, degli zampironi.
Non poteva essere altro che un giornalista, stanco di usare l’impegnativa penna stilografica per la propria attività, a inventare quella che oggi chiamiamo universalmente “biro”. Il suo nome? Làzlò Birò, nato a Budapest alla fine dell’Ottocento. Assolutamente curiosa è la leggenda nella quale si narra che l’idea definitiva gli venne osservando dei bambini giocare a bocce: dopo che le palle attraversavano una pozzanghera, lasciavano dietro di loro una riga di fango uniforme: da qui la decisione di provare a usare il viscoso inchiostro usato per stampare e una piccola sfera metallica libera di ruotare per prelevarlo dalla penna. Birò ha poi venduto il brevetto al Barone Bich, il quale, caduta l’H del suo cognome, ha inventato la penna usa-e-getta più famosa al mondo, la Bic, appunto. Ma questa è un’altra storia. Budapest, invece, merita sempre un city break per ammirare il sontuoso Parlamento, magari navigando placidamente lungo il Danubio, il candido Bastione dei Pescatori e il ponte delle Catene o per perdersi tra gli edifici del castello di Buda, luogo privilegiato da dove osservare l’intera città.
Da un oggetto di uso comune, la penna a sfera, a uno bramato da molti e ancora avvolto da un alone di lusso, la Jacuzzi, ovvero la vasca idromassaggio. L’inventore? Un italiano – friulano per l’esattezza – emigrato in California, Candido Jacuzzi il quale, per alleviare i dolori del figlio Kenneth, colpito da una grave forma di artrite reumatoide ad appena 15 mesi, nel 1943 creò una pompa da utilizzare nella vasca da bagno e avvicinarsi così all’idroterapia a cui il bimbo era sottoposto in ospedale. Fu proprio il medico che seguiva il piccolo a suggerire a Candido la produzione su larga scala, in modo che anche altri potessero beneficiare della terapia casalinga, cosa che avvenne a partire dal 1956: era nata la Jacuzzi. Per chi dovesse preferire il vino all’acqua, in California – a Sonoma, poco distante da San Francisco – è possibile visitare la Jacuzzi Family Wineyards, un affascinante angolo di Italia dove i discendenti di Candido producono dell’ottimo vino utilizzando prevalentemente vitigni del Belpaese, dal Nero d’Avola al Prosecco, dall’Aglianico alla Malvasia.
Trasferiamoci ora in Terra d’Albione, precisamente nel Northamptonshire, minuscola regione nel cuore dell’Inghilterra. Qui, tra splendide dimore nobiliari di campagna, si trova anche la residenza appartenuta a James Brudenell, VII conte di Cardigan, nonché comandante dell’esercito britannico. Nel 1853 il conte si trovava in Crimea impegnato nella guerra contro i russi e la storia vuole che, date le forti escursioni termiche, Brudenell fosse costretto a vestirsi e spogliarsi in continuazione, scendendo e salendo forzatamente da cavallo: spazientito, a un certo punto il nobiluomo prese un pesante maglione di lana dal suo guardaroba e lo tagliò davanti verticalmente, facendo poi aggiungere dei bottoni al margine; l’idea venne imitata dai suoi compagni di battaglione e si diffuse poi fino ad arrivare ai giorni nostri (una curiosità: il cantante dei Nirvana Kurt Cobain indossava spesso cardigan vintage e quello che usò per un’esibizione su Mtv venne venduto all’asta per 137.500 dollari). Tornando alla piccola contea inglese, tra le numerose ville e residenze di campagna del territorio, non si può non segnalare Althorp, casa ancestrale della famiglia Spencer: su un’isoletta al centro del lago che appartiene alla tenuta, è sepolta Lady Diana.
di Simona PK Daviddi