Non stupisce che a fine Ottocento vi si dessero appuntamento le menti più brillanti della società dell’epoca, che soggiornavano a Villa Monastero discorrendo di poesia, letteratura romantica, liberalismo politico e innovazioni scientifiche, godendo del piacevole clima che solo il Lago di Como sa offrire. Villa Monastero è sulla rotta del cosiddetto Sentiero del Viandante, che ai tempi dei Romani conduceva fino alla Svizzera. In particolare, si trova a Varenna, senza dubbio uno dei borghi più pittoreschi della sponda orientale del Lario. Da qui, spingendosi poco più a sud, si arriva a quel ramo del Lago di Como in cui è situata Lecco, capoluogo di questa incantevole provincia. La Villa vera e propria è oggi una Casa Museo fruibile dal pubblico ed è solo una delle preziose gemme da scoprire all’interno del complesso di Villa Monastero, oggi di proprietà della Provincia di Lecco e che, oltre alla dimora storica, comprende un centro convegni di livello internazionale e il giardino botanico, che corre lungo il lago per circa due chilometri di puro relax in mezzo a una natura docile e raffinata.
Come suggerisce il nome, nel XII secolo era un monastero cistercense femminile: a metà del Cinquecento Carlo Borromeo fece trasferire le poche suore rimaste e nel 1567 Pio V chiuse definitivamente il cenobio. La struttura si spoglia così delle sue vesti sacre e si trasforma in dimora nobiliare, diventando per tre secoli proprietà della famiglia Mornico, che la ridisegna e fa realizzare il loggiato che tuttora affaccia sul lago. Da allora l’impianto è rimasto pressoché inalterato, nonostante i passaggi di proprietà che hanno lasciato in eredità gli straordinari elementi che rendono unico questo complesso. Carolina Maumari, Blondel da parte di madre e, perciò, nipote acquisita di Alessandro Manzoni, nonché cognata di Massimo d’Azeglio, ne fa un ritrovo per i più illustri intellettuali dell’epoca. Mentre il tedesco Walter Kees lascia la sua impronta nordica, introducendo innovazioni, oggetti di gusto liberty e mobili eclettici. Dopo la confisca del 1918 da parte dello Stato italiano, nel 1925 Villa Monastero diventa proprietà del naturalista Marco De Marchi, che la impreziosisce con decorazioni e arredi di pregio e, alla sua morte, la dona allo Stato con la promessa che resti accessibile al pubblico.
Cedri del Libano, peonie, palme africane, rose inglesi e piante rare crescono tra statue neoclassiche, fontane barocche e ornamenti moreschi. Il giardino botanico si estende lungo il lembo di terra che collega Varenna alla frazione Fiumelatte. Gran parte del suo aspetto è merito dell’eclettico Walter Kees, che l’ha ampliato e popolato di specie botaniche inusuali, facendone una meta d’eccezione per il visitatore, che qui trova ristoro per il corpo e per la mente. Ben consapevole di quanto le amenità naturali stimolino il pensiero, la Scuola Internazionale di Fisica dal 1953 organizza a Villa Monastero i propri corsi annuali. I seminari si svolgono in estate e sono un’occasione di incontro per scienziati da tutto il mondo. Era il 1954 quando Enrico Fermi tenne qui le sue conferenze su “Pioni e nucleoni”, un tema oscuro ai più, ma estremamente appassionante per gli studiosi che hanno avuto la chance di seguire le lezioni del Nobel. Negli anni hanno passeggiato per questi vialetti premi Nobel (più di sessanta!) e luminari di livello internazionale, nutrendo di bellezza le loro ingegnose menti.
Dagli intellettuali di ieri a quelli oggi, Villa Monastero non ospita solo fisici e scienziati: università, aziende e centri di ricerca trovano un ambiente tranquillo e funzionale, con sale eleganti, spaziose e ben attrezzate, ideali per seminari, workshop e incontri di lavoro. Confermando la sua vocazione di ambiente eclettico, il complesso accoglie anche scolaresche e offre laboratori e percorsi didattici interattivi a tema tecnico-artistico. Se dopo un convegno, una passeggiata lungolago risulta piacevole e rilassante, a maggior ragione gli ambienti raffinati e lo splendido paesaggio possono calare nella realtà i sogni degli animi più romantici. A chi è alla ricerca di una location suggestiva e prestigiosa per convolare a nozze, non deve sfuggire che il complesso ospita cerimonie e si presta per servizi fotografici esclusivi, dando quella nota di magia che contraddistingue le favole a lieto fine. Villa Monastero fa parte del Sistema Museale della provincia di Lecco, un’interessante opportunità per conoscere i 51 musei e beni culturali che sono collocati nell’intero territorio lecchese.
di Barbara Roncarolo