Ispirare il cambiamento nel mondo. Dalle campagne alle città, attraverso mari e oceani, fino al cielo stellato, il nostro mondo sta cambiando e noi con lui. E, nonostante le importanti sfide degli ultimi anni, c’è oggi una maggiore consapevolezza dell’essere parte di un gruppo globale che ha la capacità di fare la differenza come collettivo. Tutti possiamo svolgere un ruolo nella creazione di un mondo migliore ed è in questo contesto che i brand devono esprimere il loro impegno per la costruzione di un futuro sostenibile attraverso azioni e parole.
Per oltre ottanta anni Canon è stata un leader. Ha anticipato il cambiamento, guidato l’innovazione e superato le aspettative. È ciò che ha sempre fatto, ma oggi l’accelerazione tecnologica e la velocità nel gestire il cambiamento sono temi familiari. E per un brand conosciuto e amato come Canon, parlare del proprio impegno per la costruzione di un futuro migliore diventa una priorità.
La sostenibilità è parte del Dna di Canon fin dalla sua nascita: l’azienda, infatti, opera secondo l’etica del Kyosei, un termine giapponese che significa “vivere e lavorare insieme per il bene comune”. Un insieme di valori che riguardano la sostenibilità, la responsabilità sociale e la garanzia che i clienti e i partner, ma anche tutti gli intermediari della sua filiera produttiva, possano essere supportati e inseriti all’interno di un sistema di valore. Non è un caso che negli ultimi sei anni Canon abbia ottenuto la valutazione “Gold” di EcoVadis, una certificazione di sostenibilità riconosciuta a livello internazionale. Così come la certificazione ISO 9001 e ISO 14001, a dimostrazione del fatto che i processi di produzione adottati dall’azienda soddisfano gli standard del settore in termini di qualità e sostenibilità.
Se negli ultimi tempi gran parte delle aziende a livello mondiale hanno iniziato a rivalutare il modo in cui i propri modelli produttivi impattano sull’ambiente, l’impegno di Canon è invece attivo da decenni. Decidendo di allontanarsi dall’approccio “prendi, crea, smaltisci” e nel rispetto di modelli di business più sostenibili, è riuscita a mantenere le sue risorse in uso più a lungo e a ridurre al minimo gli sprechi, contribuendo significativamente alla riduzione del suo impatto ambientale. Dal 2008, infatti, ha abbassato del 40% le emissioni di CO2 durante il ciclo di vita dei suoi prodotti e migliorato la sostenibilità a livello logistico riducendone le dimensioni e consolidando le scorte. Tra il 2008 e il 2019, grazie al design efficiente dal punto di vista energetico di un’ampia gamma dedicata allo spazio di lavoro, ha ottenuto una riduzione di CO2 di 23.593.000 tonnellate. Oltre ad agire sulle emissioni di CO2, Canon EMEA ripara ogni anno oltre 80mila dispositivi restituiti dai clienti, sia coperti da garanzia che fuori limiti massimi. E attraverso la rigenerazione dei suoi prodotti, riduce la propria dipendenza da materie prime vergini.
Grazie al consolidamento di partnership con associazioni attive sul territorio, Canon ha dato vita a diversi progetti a favore delle nuove generazioni e di sostegno alle comunità più svantaggiate. Dal 2015 il brand promuove il progetto “Canon Young People Program” che supporta i giovani provenienti da background difficili, fornendo loro accesso all’istruzione e alle attrezzature per trasformarli negli storyteller del futuro. Proprio nel 2022 Canon, in collaborazione con l’Associazione AFO6, ha portato nella città di Taranto il suo programma Young People: un’iniziativa di responsabilità sociale che ha consentito a diciannove studenti di quattro istituti superiori della città e della provincia tarantina di raccontare il loro territorio attraverso la fotografia.
“Ogni azienda ha l’opportunità di pianificare il proprio percorso; noi abbiamo definito le tappe del nostro viaggio verso il futuro scegliendo la sostenibilità come priorità. Per questo continuiamo a investire nelle persone e in ricerca e sviluppo con un approccio innovativo e coerente con la nostra filosofia.”
Andrea Di Santo, CEO di Canon Italia.