All’ombra del maestoso Massiccio delle Grigne, Mandello del Lario è un borgo autentico. Uno scorcio “da cartolina” con le sue case che si riflettono sulle acque lacustri, i suoi portici e le sue barche che si adagiano sull’incantevole porticciolo. Serve un attimo per addentrarsi nelle viette strette che ancora raccontano il passato medievale di questo centro della provincia di Lecco. Siamo nella parte settentrionale del Lario, proprio su “Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno” così come lo descrisse Alessandro Manzoni nell’incipit dei Promessi Sposi. Appena sopra, nella frazione di Maggiana, dove il tempo sembra essersi fermato, la torre del Barbarossa offre un punto di vista privilegiato sul panorama del lago. È tra le meglio conservate di tutto il lecchese, con una storia lunga secoli oggi testimone preziosa delle vicende di questi luoghi.
Arrivare nella frazione di Maggiana è come concedersi un piccolo viaggio nel Medioevo. Il suo centro abitato è dominato dalla torre conosciuta anche come torre del Barbarossa, per avere ospitato l’imperatore germanico durante la sua campagna militare contro Milano. Il 5 maggio 1828 un muratore rinvenne infatti una lapide di granito che riportava la scritta “Frideric-Imperat-German hic tutus quievit - Anno 1158” (Federico, imperatore di Germania, qui sicuro riposò - anno 1158). Ancora oggi la torre si trova in un piccolo cortile fortificato, trait d’union tra le sue origini del XII secolo e l’attrattività che oggi conserva come meta turistica. Nei secoli, tanti sono stati gli interventi, che hanno aggiunto, tra quanto è ancora visibile, alle feritoie verticali dell’antico ingresso e alle tracce delle aperture originarie, alcune finestre a partire dal Cinquecento e rimaneggiamenti successivi, come la suggestiva terrazza sulla sommità della torre. Fu realizzata verso il 1800 dal nuovo proprietario Francesco Alippi ed è il punto più panoramico che domina il paesaggio tra lago e centro abitato. Oggi la torre ospita nei suoi ambienti interni originari il Museo della torre di Maggiana, che raccoglie oggetti e immagini da fine Ottocento a metà Novecento per raccontare la vita e il lavoro della comunità del borgo.
Mandello del Lario è un vero gioiello lacustre. Oltre a essere il comune di appartenenza della torre del Barbarossa, con le sue frazioni si estende su un territorio compreso tra i duecento e gli oltre 2.400 metri. Uno degli scorci più pittoreschi è il lungolago di Mandello bassa, dove passeggiare tra il lago e il centro storico in un alternarsi di suggestive insenature e baiette: dopo la foce del fiume Meria c’è anche un frequentato lido comunale dove prendere il sole o ripararsi nel verde. Nel centro storico si trovano diversi edifici ricchi di storia, come la chiesa di San Lorenzo, di origini paleocristiane e rimaneggiata nei secoli fino allo stile Romanico e la torre Pretoria. Nelle sue frazioni, la chiesa di San Giorgio, nell’omonimo centro, e il barocco santuario della Madonna del Fiume. Ma la storia di Mandello ci porta anche a tempi più recenti: qui siamo nella città della moto Guzzi, una “tradizione” di cui vi è traccia in tutto il borgo. In particolare, nel museo dedicato al mitico marchio di ciclomotori si può ammirare la prima motocicletta costruita da Carlo Guzzi nel 1919, oltre che altri esemplari straordinari.
La torre di Maggiana, con la sua mole quadrata, serviva un tempo a controllare la Strada Ducale della Riviera e faceva parte del sistema di fortificazione della costa orientale del Lago di Como. Oggi la strada è famosa come il “Sentiero del viandante”, un percorso di 45 chilometri amato dagli appassionati di trekking che ha inizio proprio a Mandello del Lario. Percorrerlo, anche in parte, significa poter visitare scorci panoramici imperdibili, località suggestive e luoghi come il castello di Vezio, che si trova in posizione dominante, perfetta per ammirare il lago da un punto di vista unico. Oltre al trekking, la vela: d’estate Mandello ospita dal 1965 un’importante sezione della Lega Navale Italiana (LNI) e offre corsi per adulti, ragazzi e bambini. E tra gli eventi estivi più attesi c’è la “Torre in festa”, un tuffo nel Medioevo con esibizione di falchi, tornei di guerrieri, iniziative per bambini, spettacoli, gastronomia e naturalmente, la visita alla torre.
Di Alessandra Boiardi