Vallebona, tra colline e mare nella Riviera dei Fiori: Vallebona è un incantevole borgo nel cuore della Valle del Rio Borghetto, alle spalle di Bordighera, adagiato su versanti scoscesi e dolci pendii, dove i muretti a secco sostengono le terrazze coltivate a ginestre, mimose, aranci, limoni e ulivi, tipici della macchia mediterranea. Da questo borgo Bandiera Arancione sospeso tra monti e sinuose colline verdeggianti, si ammirano le acque azzurre della Costa ligure dell’estremo Ponente. Un luogo perfetto per chi vuole fare attività balneare senza rinunciare alla quiete dell’entroterra della Liguria e godersi il mare che è proprio lì a portata di mano, ad appena quattro chilometri da Bordighera. Vallebona è tutto questo, è anche molto di più! Al di fuori di un contesto paesaggistico mozzafiato che si può ammirare tutto l’anno, è durante la bella stagione che l’impegno della comunità dà vita a eventi che soddisfano tutti i gusti dei visitatori in un’atmosfera festosa, colorata e profumata: “Chiacchiere in piazza”, “Ape in fiore”, cinema all’aperto, teatro, jazz, “Arte al vento” sono gli appuntamenti imperdibili dell’estate “vallebonenca”.
Il nome di Vallebona, dal latino “Vallis bona”, è un richiamo all’area fertile in cui sorge il borgo. Un territorio generoso coltivato da sempre a olivo, mimose, ginestre, limoni e arance amare. Un passato agricolo che gli abitanti continuano a tenere vivo anche ora che il borgo si è aperto alle nuove tendenze del turismo slow, quello capace di scoprire la vera anima di un luogo senza però snaturarlo. Il centro storico - con le sue strette vie, i carruggi lunghi e ripidi, gli archi e i contrafforti, le piazze e gli spazi a cielo aperto sapientemente ristrutturati e riportati allo splendore originale - è ricco di fascino. C’è la parrocchiale di San Lorenzo, una chiesa dell’XI secolo in stile Barocco con il suggestivo portale in ardesia e l’antica torre d’avvistamento restaurata, l’accogliente piazza XX Settembre con l’oratorio dedicato alla Natività della Vergine Maria sede della confraternita di San Carlo e il campanile svettante sopra l’abitato, la loggia dell’aria e il palazzo comunale, che fanno da cornice a una piazza davvero incantevole.
Vallebona è un concentrato autentico di tutti gli scenari che rendono la Liguria così affascinante: il mare sullo sfondo, i terrazzamenti popolati da piante ed erbe mediterranee, la bellezza di un centro storico intimo e raccolto, dominato fin da lontano dal campanile dell’Oratorio, che con i suoi 49 metri è uno dei più alti della provincia di Imperia. I vicoli e le piazzette sono accessibili solo a piedi e il consiglio è di scoprirli lasciandosi guidare dai profumi e dalle cromie del borgo. Da non perdere, alle spalle della chiesa di San Lorenzo, la piazza dei Quattro Elementi con il fuoco al centro, la fontana a identificare l’acqua, la pala eolica per l’aria e l’ulivo per la terra. Ma, lo si diceva all’inizio, Vallebona è anche un borgo straordinariamente vivo dal punto di vista culturale, che si anima e brulica di attività soprattutto durante l’estate. La bella stagione, infatti, coincide con rassegne cinematografiche in piazza, con la musica ascoltata al chiaro di luna, con le installazioni d’arte che abitano angoli inattesi del centro e con le specialità gastronomiche da gustare in convivialità.
Il ricco calendario dell’estate “vallebonenca” prende avvio a fine giugno con “Verità Bugie e Fior D’Arancio”, appuntamento quest’anno alla sua sesta edizione, che il 26 giugno ha celebrato le bugie di Vallebona (in dialetto “bouxie”), quelle preparate con la rinomata acqua di fiori d’arancio amaro di Vallebona presidio Slow Food. Nella piazzetta de “u fogu”, ogni anno sono le donne del borgo a svelare i segreti della preparazione delle bugie: dalle fasi iniziali, con la farina messa al centro, fino alla cottura nella pittoresca pentola colma di olio bollente. Ma come nasce quest’acqua profumata così indissolubilmente legata al territorio? Il merito sta tutto nel clima favorevole e nella contiguità al mare che hanno fatto di Vallebona il luogo ideale per la coltivazione di questo agrume che un tempo occupava ogni terrazzamento e giardino. Oggi l’acqua di fiori d’arancio viene prodotta dalla distilleria di Pietro Guglielmi, un giovane che alcuni anni fa ha deciso di rimettere in piedi l’attività di famiglia risalente al 1856 e riportare in auge questa pregiata tradizione.
Vallebona è un borgo che si può esplorare a piedi. Gli stretti carruggi potevano al massimo essere percorsi a dorso di mulo e, in epoca più moderna, dall’Ape car, mezzo che la fantasia degli abitanti ha trasformato in un simbolo. Da piccolo veicolo utilizzato esclusivamente per il lavoro e le attività agricole, le tre ruote sono così diventate parte integrante del rilancio artistico del borgo. Decontestualizzate e posizionate negli angoli più suggestivi dell’abitato, queste vetture durante tutto l’anno diventano delle installazioni artistiche da ammirare e decifrare. Opere che volontari instancabili allestiscono utilizzando gli oggetti più disparati: fiori, materiali di riciclo e decorazioni inusuali. Ci sono Ape car dedicate alle eccellenze del territorio, alla musica, al senso di comunità, quelle colorate e leziose e altre più intime e concettuali. A unirle il fatto che possono essere ammirate dai visitatori tutto l’anno e in qualsiasi momento. L’importante è osservarle senza fretta, a ritmo rigorosamente slow.
Dieci giorni di arte al vento e performance dal vivo, durante i quali le tecniche espressive contemporanee si incontrano, e si confrontano, con le antiche tradizioni del borgo. C’è un altro appuntamento estivo, questa volta dedicato all’arte, da non perdere. Parliamo di “Vallebon’art-e”, biennale curata dall’Accademia Balbo di Bordighera, che dal 26 agosto al 4 settembre trasformerà il borgo medievale in un bellissimo e stimolante museo a cielo aperto. Decine di opere disseminate tra piazze e carruggi: dai dipinti alle installazioni, dai video alle sculture. È l’arte in tutte le sue espressioni e le sue forme a invadere il piccolo paese, creando percorsi suggestivi e inaspettati tra mura antiche, carruggi e volte di pietra. I visitatori si ritrovano a partecipare a questa rassegna non solo come spettatori ma anche diventando, all’occorrenza, protagonisti delle performance artistiche. Un evento nato per incuriosire gli amanti dell’arte, ma soprattutto per generare entusiasmo e partecipazione.
Paesaggio pre-montano e mare. Borgo antico e arte contemporanea. Profumi di agrumi ed enogastronomia. Se non bastasse questo per visitare Vallebona, non bisogna dimenticare che il borgo è il punto di partenza per escursioni all’aria aperta, da affrontare a piedi o in mountain bike. In meno di un’ora si raggiungono alcuni dei monti più suggestivi della Liguria: Monte Caggio, Monte Nero, il Toraggio, e sempre senza perdere di vista il mare. Da Vallebona partono anche sentieri incantevoli per Boschetto, Castel Gabbiani e Negi e, attraverso mulattiere panoramiche tra ginestre e mimose, ci si può spingere fino a Bordighera e Sanremo. Tragitti noti già durante il Grand Tour, il viaggio intrapreso dai giovani dell’aristocrazia europea a partire dal Settecento, durante i quali lo sguardo spazia dal mare fino alle vette più alte delle Alpi Liguri. Dal 30 ottobre 2017 Vallebona è anche capofila del progetto europeo “Arco del benessere”, che unisce dieci comuni liguri più il comune francese di Saorge per la promozione di attività dedicate a sport, benessere e corretti stili di vita.
Di Amina D’Addario