Venzone, non solo lavanda: Ogni luogo ha la sua identità, e se volessimo descrivere quella di Venzone potremmo utilizzare le fresche note di un profumo inconfondibile: quello della lavanda. È un’immagine suggestiva che ben racconta quest’angolo pittoresco del Friuli-Venezia Giulia, le sfumature di lilla che nei mesi estivi dipingono i campi non distanti dal centro storico e si lasciano ammirare mettendo in scena lo straordinario spettacolo della fioritura. Se l’olfatto è il primo dei cinque sensi a essere catturato, non di meno lo è la vista. Venzone, infatti, non è soltanto il “borgo della lavanda”. Questo villaggio della provincia di Udine, ricostruito dopo il terremoto del 1976 riproducendone le architetture medievali, è l’unico borgo fortificato trecentesco della regione. Incorniciato dalle montagne delle valli del Tagliamento e del Canal del Ferro, è la destinazione ideale per chi ama fare trekking o andare in mountain bike, o ancora per chi viaggia con i propri amici a quattro zampe. Sono numerose, infatti, le strutture della zona che accolgono gli animali domestici e le manifestazioni alle quali i pelosetti possono partecipare. Il Parco Naturale delle Prealpi Giulie saprà stupire con la sua natura variegata e un territorio unico.
Per visitare al meglio Venzone, bisogna dimenticarsi dell’orologio. Questo piccolo paese va assaporato con lentezza, immaginando di tornare indietro nel tempo. Perché non farlo portando con sé il proprio cane? Alcuni percorsi sono agevoli anche in compagnia dei propri pet. La prima tappa è senza indugio il duomo di Sant’Andrea Apostolo, nel cuore della cittadina. La chiesa originariamente costruita nel 1338 fu distrutta dal sisma del 1976 e rimessa in piedi per anastilosi negli anni Novanta, ricollocando le pietre originarie. Una data significativa per il duomo è il 1647, quando nel corso dei lavori di ampliamento vennero ritrovate una ventina di mummie. L’elemento curioso è che non si tratta del risultato di una tecnica di inumazione implementata dall’uomo bensì, quasi certamente, di un processo automatico legato alla temperatura della zona, all’elevata componente di solfato di calcio nel terreno e alla presenza dell’“Hypha bombicina pers”, ossia un fungo con grande capacità idrovora. Queste mummie sono conservate attualmente nella cappella di San Michele e rappresentano un patrimonio di inestimabile interesse antropologico.
Sebbene il duomo sia indubbiamente affascinante, la scoperta di Venzone non si ferma qui. Del resto, parliamo di un borgo che dal 1965 è stato dichiarato “Monumento nazionale”, un gioiello tutto da svelare. Il suo tesoro storico-culturale include anche una serie di palazzi come, per esempio, il palazzo comunale, caratterizzato da uno stile Gotico veneziano, la cui loggia è decorata con affreschi cinquecenteschi del pittore rinascimentale Pomponio Amalteo. O ancora, il palazzo Orgnani-Martina del XVIII secolo che ospita, al primo piano, la mostra-laboratorio “Tiere Motus - storia di un terremoto e della sua gente”, dove è possibile rivivere, grazie a un simulatore, la terribile scossa del maggio 1976. Al secondo piano, invece, ci si tuffa nel verde con la mostra permanente “Foreste, Uomo, Economia nel Friuli-Venezia Giulia”. Da non perdere, infine, sono palazzo Pozzo, palazzo Scaligeri e la trecentesca chiesa di S. Giovanni Battista, di cui è sopravvissuta al sisma esclusivamente la facciata principale.
Una visita a Venzone non può trascurare i piaceri del palato. Le stelle della tavola sono le tagliatelle ai funghi misti provenienti dalle Prealpi Giulie e dai monti friulani. Queste si accompagnano alla polenta, allo stinco, ai tagliolini alle verdure e al frico, una sorta di tortino di patate con il formaggio. La zucca, invece, è la regina del borgo e vanta una festa a lei dedicata, organizzata alla fine di ottobre. È un evento da segnare in agenda in quanto, come per magia, si viene catapultati nel Medioevo tra cavalieri e nobildonne, musicisti e giocolieri che popolano le vie del centro. Durante questa singolare rievocazione storica, per due giorni si possono sperimentare ricette e prodotti a base di zucca disponibili nelle taverne e sulle bancarelle. A ridosso del Natale, e nello specifico il giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, si svolge l’Antîghe Sâgre di S. Lussie, un’antica manifestazione con una connotazione religiosa che oggi simboleggia un momento di incontro tra le comunità di Venzone e della Val Resia.
Di Gaia Guarino