«La prima cosa che comprai per la mia collezione fu un bronzo di Jean Arp. Mi portò alla fonderia dove era stato fuso e me ne innamorai tanto che chiesi di poterlo tenere tra le mani: nello stesso istante in cui lo sentii volli esserne la proprietaria». Sono le parole con cui Peggy Guggenheim nella sua autobiografia Una vita per l’arte (Rizzoli Editori, Milano, 1998), in cui racconta il suo incontro e il suo immediato innamoramento con Testa e conchiglia (Tête et coquille).
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