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e-borghi travel 29, Speciale tipicità: gusto e artigianato: Nel regno di Bacco - Wine Resort

Se esperienzialità è la parola chiave che connota sempre più viaggi e vacanze, anche l’albergo non è più solo “una camera dove dormire” ma diventa esso stesso un’esperienza, un luogo dei sensi con una storia da raccontare. Se poi la narrazione è scandita da contesti naturali a perdita d’occhio e tradizioni enologiche di qualità, le emozioni sono assicurate. E con la ricchezza vitivinicola che ogni regione italiana vanta, non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra wine resort, boutique hotel, dimore rinascimentali, ville e tenute, tutti rigorosamente sotto l’egida di Bacco. Iniziamo allora il nostro viaggio “con affaccio sui vigneti” dal ordest e precisamente da Appiano sulla Strada del Vino, comune trentino che ha voluto sottolineare nel nome il proprio legame con il nettare d’uva: qui si trova lo Schloss Hotel Korb, un antico castello – con 49 camere e una infinity pool – immerso tra i filari e con una vista mozzafiato su Bolzano e le Dolomiti. Spostandosi verso il Collio goriziano, a Capriva del Friuli è il Castello di Spessa a troneggiare tra le viti, con le sue 15 suite arredate con mobili d’epoca e 18 buche per gli amanti del green: qui si narra che abbia soggiornato anche Giacomo Casanova. Il salto, logico e geografico, verso Venezia è breve: sull’isola lagunare di Mazzorbo sorge un unicum, il Venissa Wine Resort, una splendida casa rurale circondata da una “vigna murata” – ovvero cinta da mura medievali – sulla quale svetta il trecentesco campanile della chiesa di San Michele Arcangelo.

Vini forti, paesaggi dolci

Spostandoci in Piemonte, terra di grandi rossi corposi e di piatti dal sapore deciso, non si può non menzionare uno dei wine resort più scenografici della regione, Relais San Maurizio (a Santo Stefano Belbo, Cuneo), ospitato in un antico convento del XVII secolo – le camere sono state ricavate dalle antiche celle monacali e dalla sacrestia – e affacciato sui vitigni di Barbaresco e Barolo. Poco distante, sono le atmosfere moderne del design contemporaneo ad accogliere gli ospiti dell’Albergo Cantine Ascheri (siamo a Bra), costruito proprio sopra le cantine omonime e con una ricca biblioteca a tema enogastronomico. Nel cuore delle Langhe, invece – a Serralunga d’Alba – Il Boscareto declina la storicità della location con arredi minimal dove è il vetro a dominare, in modo da lasciar entrare le colline circostanti, coltivate a Nebbiolo.

In Franciacorta, territorio famoso per le raffinate bollicine Docg, si trova il famosissimo L’Albereta (a Erbusco, Brescia), una meravigliosa villa incorniciata da rilievi collinari tappezzati di vigneti, il cui vanto è l’immensa spa firmata da Henri Chenot.

Nel Chiantishire e dintorni

Sono immersi nei riposanti paesaggi toscani due relais dal cuore antico: Il Borro, borgo fortificato risalente al Medioevo – siamo nel cuore della Valdarno – il cui fiore all’occhiello è una cantina secolare alla quale si accede attraversando una galleria di opere d’arte, e Rosewood Castiglion del Bosco, situato nel Parco Naturale della Val d’Orcia – patrimonio Unesco – e sviluppatosi attorno alle rovine di un castello risalente al 1100. Ancora atmosfere medievali per un altro splendido wine resort toscano, Borgo San Felice, un albergo diffuso di charme immerso nella campagna senese, tra vigneti, uliveti e boschi a perdita d’occhio. Nell’aretino, invece, a Bucine, merita un cenno Tenuta Petrolo, formata da una raffinata villa settecentesca e da cinque case coloniche, dominate dalla torre medievale di Galatrona e con vista mozzafiato sulle colline del Chianti. Non possiamo non fare un’incursione in Emilia-Romagna, a Fiumana di Predappio (Forlì), dove il Sangiovese ha ritrovato la dignità dei grandi uvaggi anche grazie a produzioni “illuminate” come quelle di Borgo Condé, le cui stanze si affacciano su splendide colline tappezzate di ordinati filari e il palato viene deliziato dalle proposte gastronomiche di ben tre ristoranti.

Al sud: vigneti vista mare

Nelle assolate regioni del sud Italia, il mare non è mai troppo lontano e anche se non lo si vede materialmente, se ne percepisce sempre la presenza, nel profumo dell’aria e nei bouquet dei vini: i bianchi hanno spesso sentori di salmastro, mentre i rossi sono l’espressione di acini maturati sotto un sole caldo. Vigneti di Falanghina, Aglianico, Taurasi e Fiano circondano Radici Resort a Mirabella Eclano (Avellino), una tenuta di sessanta ettari che vanta anche un campo da golf tra le vigne. Nel Salento sono le uve di Primitivo a scandire il paesaggio e a incorniciare il Vinilia Wine Resort e il suo castello neorinascimentale. Grandi vini anche per il territorio siciliano, che cala il suo asso nella manica: l’Etna e il suo fertile terroir; qui, tra i relais degni di una sosta c’è l’affascinante Monaci delle Terre Nere a Zafferana Etnea, una dimora nobiliare del XVII secolo fondata dai monaci dell’ordine di sant’Anna e ristrutturata secondo i principi della bioarchitettura. In provincia di Agrigento sono invece due i luoghi di fascino dove concedersi un soggiorno tra le vigne: la Foresteria Planeta a Menfi – un’oasi di pace dove ricaricare le energie e coccolare i sensi con i piatti dello chef Angelo Pumilia, i grandi vini della cantina e i prodotti a base di erbe a chilometro zero del “Giardino degli Aromi” – e Le Cantine de Gregorio a Sciacca, che stanno ultimando sette suite tra le vigne e all’ombra della suggestiva torre merlata quattrocentesca. 

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