Il ballo è una forma di espressione comune a molti popoli, ma difficilmente in altri posti permea una società così profondamente come nello Sri Lanka. Il ballo qui non è solo esibizione o motivo di festa ma è religione, cerimonia, evocazione, rito, credenze e tradizione. E il fatto che talune situazioni rappresentative siano confezionate per i turisti, nulla toglie all’originalità e al significato delle diverse danze, ognuna definita da propri canoni specifici di musica, costumi, personaggi, strumenti, coreografie, luoghi, momenti dell’anno. Schematizzando possiamo dire che esistono tre principali filoni di danze (ulteriormente divisi in differenti stili) ciascuno con un significato così profondo da essere considerato elemento intrinseco della vita stessa delle persone. Il filone più importante prende il nome di Uda Rata Natum: le danze classiche originarie di Kandy, l'antica capitale. A questo si contrappongono le danze popolari Pahatha Rata Natum delle basse campagne meridionali e le antichissime danze Sabaragamuwa Natum, di natura prettamente religiosa, tipiche di Ratnapura.
Uda Rata Natum sono balli nati ai tempi dei sovrani Nayakkar, all'inizio del Settecento, quando ballerini, musicisti e artigiani fecero la loro comparsa nel regno di Kandyan: gli artisti durante le esibizioni pubbliche elogiavano i sovrani esaltandone le virtù al ritmo scandito da percussioni. Il tamburo tipico della danza kandiana è il Geta Bera e i ballerini indossano sfarzosi costumi, gioielli e copricapi. Kandy, proprio nel cuore dello Sri Lanka, si sviluppa intorno al lago Bogambara ed è celebre per i luoghi di culto buddisti, tra cui il santuario del tempio del Dente Sacro all'interno della cittadella reale: un vero e proprio borgo che ospita diversi palazzi circondati da un'imponente muraglia. È il lago il centro di vita della cittadina e sulle sue sponde si trovano anche i locali che offrono spettacoli serali di danza. Tuttavia, le esibizioni più scenografiche di Uda Rata Natum possono ancora essere viste in un contesto religioso, in particolare durante le celebrazioni dell'Esala Perahera, che si svolgono ogni anno, tra luglio e agosto, quando sfila una processione di elefanti riccamente decorati accompagnati da un grande raduno di danzatori.
Le danze Pahatha Rata Natum, tipiche della parte meridionale del Paese, hanno contenuti popolari e rituali. Lo dimostra il fatto che i ballerini indossano maschere che raffigurano entità, demoni e animali. Sono questi balli il patrimonio culturale di piccoli borghi delle campagne, tuttavia eccellenti spettacoli si svolgono, una volta alla settimana, nella cittadina di Ambalangoda presso la Bandu Wijesooriya School of Dancing. Tra i vari sottogeneri di questa danza uno dei più diffusi è il Kolam, che ha un carattere di divertimento e satira sociale e sopravvive grazie al lavoro svolto dal Conservation Center for Traditional Kolam Dance and Mask. Tra le altre attrazioni di Ambalangoda, famosa per le splendide spiagge, c'è proprio il Museo delle Maschere e la visita ai laboratori degli artigiani che le realizzano intagliandole nel legno kaduru e dipingendole a mano. Nei dintorni di Ambalangoda immancabili la visita nel borgo di Karandeniya della statua, lunga 35 metri del Buddha sdraiato e nel borgo di Meetiyagoda l'escursione alle miniere di pietra di luna: la misteriosa gemma considerata sacra.
Le invasioni di portoghesi, olandesi e inglesi, hanno contaminato la cultura dello Sri Lanka, danza inclusa. Ma alcuni fatti permisero che le tradizioni più antiche fossero conservate: risalgono al Cinquecento a.C. quando il principe Vijaya sbarcò nello Sri Lanka e sposò Kuveni, appartenente a una delle più antiche famiglie indigene. Ma quando Vijaya si rivoltò contro la tribù della moglie le genti fuggirono nelle giungle di Sabaragamuwa portando con sé le abilità e le pratiche delle danze. La tradizione dei balli Sabaragamuwa è quindi considerata la forma di danza singalese più antica e si tratta di rituali religiosi rivolti al pantheon degli dei per invocarne il bene e la prosperità e al contempo tenere lontani i demoni e gli spiriti maligni. I borghi di riferimento dove assistere alle celebrazioni di questa danza sono quelli di Balangoda, Kalawana Uva-Wellassa, ma soprattutto Ratnapura con il culto Dio Saman. La cittadina soprannominata “la città delle gemme” è inoltre famosa per essere il luogo di estrazione, lavorazione e commercio di zaffiri e rubini: esistono tour organizzati per visitare miniere, laboratori e musei.