Paesaggi italiani. Non basta una vita per vederli tutti, così eterogenei e intrisi di personalità una diversa dall’altra, espressione della storia e del patrimonio culturale nei quali sono incastonati. Non solo. In questo numero di e-borghi travel, infatti, abbiamo concentrato la nostra attenzione all’opera della natura che nello scorrere del tempo modella i volti dei territori: è nato, quindi, “Speciale paesaggi”, con protagonisti i canyon e le cascate, cattedrali di roccia e scenografie d’acqua. All’immediata plasticità dei canyon si contrappone la fluidità dello scorrere delle cascate ed entrambi invitano alla loro scoperta in oasi di silenzio e in solenni coreografie naturali. A iniziare dalla bellezza selvaggia del canyon Rio Sass, in Trentino, intriso di un’atmosfera intrigante, ogni volta con avventure e sfumature diverse così come il canyon Gorropu, in Sardegna, il più profondo d'Italia e fra i più spettacolari d'Europa mentre cromie di verde colorano le Gole del Sagittario in Abruzzo, nell’omonima riserva, uno scrigno di sei tipologie ambientali e un paesaggio disegnato perlopiù da gole modellate in milioni di anni. E poi le cascate, che irrompono in scenari maestosi, come le cascate dell'Acquafraggia in Lombardia, così belle da essere citate nel “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci mentre lontano dalle rotte classiche, nell’Appennino bolognese, a stupire sono le cascate del Dardagna, con ben sette salti che emozionano di passo in passo, complice l'aspetto fatato del bosco all'interno del Parco regionale del Corno alle Scale. Il nostro viaggio ideale prosegue in Sicilia e la meta è la cascata del Catafurco, nel Parco dei Nebrodi: un salto d’acqua di trenta metri che si getta a strapiombo fra le pareti rocciose in una grande piscina naturale chiamata “Marmitta dei Giganti”. Infine i paesaggi in rilievo oltreconfine, le Alpi Dinariche: un percorso che si snoda fra Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Serbia e Albania. Vallate e panorami, declinazioni e suggestioni, come in quadri e riflessioni d’autore, in questo caso di Renoir: «Quando si tratta di un paesaggio, amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci per andarvi a spasso». Luciana Francesca Rebonato |