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e-borghi travel 21, Speciale vette reatine: Cittareale, qui inizia la storia

L’epicentro di tre regioni, Lazio, Umbria e Abruzzo: benvenuti a Cittareale. Siamo nella Valle Falacrina, in quel luogo intriso di storia che dai tempi dell’Antica Roma fino poi al Medioevo ha visto il susseguirsi di avventure quasi epiche, di personaggi la cui eco risuona ancora oggi. La sua fondazione si fa risalire a Manfredi, figlio di Federico II, che pare decise di ergere questo borgo nel 1261 sulle rovine di una cittadina già distrutta dai saraceni. Alcuni storiografi sostengono invece che la nascita della Civitas Regalis sia avvenuta più tardi, nel 1329 e per volontà di Roberto d’Angiò con lo scopo di fungere da porta del Regno. Qualunque sia la verità, ciò che è certo è che Cittareale – al secolo Vicus Phalacrinae – è il villaggio che nel 9 d.C. diede i natali all’imperatore Tito Flavio Vespasiano. A dimostrarlo sono alcuni scavi che hanno riportato in superficie memorie e reperti tra cui la sua villa, attualmente custoditi presso il Museo Civico, inaugurato nel 2009 in occasione del bimillenario della nascita.

Tra religione e tradizione

Il borgo di Cittareale ha una tradizione religiosa molto forte legata in particolare alla tradizione mariana. In prossimità delle sorgenti del fiume Velino si trova il Santuario della Madonna di Capodacqua, è qui che si dice che la Vergine Maria sia apparsa a una contadina della zona. Molto importante è anche la chiesa di San Pietro le cui fondamenta giacciono su un antico tempio dedicato a Vacuna, dea della fertilità e del riposo dopo i lavori della campagna. E proprio dalla terra giungono alcuni dei prodotti che più caratterizzano il territorio: la patata, il miele, carni e formaggi e i pregiati tartufi. Uno degli appuntamenti più saporiti e attesi dell’estate è la Sagra della braciola, generalmente organizzata durante il mese di agosto, che vanta di essere la più antica della provincia di Rieti. Ogni anno attira numerosi visitatori che possono degustare la carne alla brace circondati da un affascinante paesaggio di montagna, un’occasione per concedersi qualche peccato di gola in una cornice unica.

Dalla rocca alla grotta

Uno degli elementi distintivi di Cittareale è l’architettura militare di cui la Rocca rappresenta la massima espressione. Nata con l’obiettivo di essere una difesa posta sul confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio, la fortezza è stata spesso rinnovata fino ad assumere la conformazione attuale di stampo aragonese del XV secolo, restaurata e parzialmente visitabile. Opportunità speciale riservata agli esperti è quella di scoprire i misteri geologici della Grotta di Cittareale, una proposta destinata agli speleologi professionisti o amatoriali, e a coloro che non temono di avventurarsi nel sottosuolo. Sconsigliato ai claustrofobici ma un sogno a occhi aperti per gli aspiranti Indiana Jones. In cerca di attività più classiche? Nessun problema! È sufficiente mettere gli sci ai piedi per vivere il brivido della montagna presso il polo sciistico di Selvarotonda, uno dei più importanti dell’Alto Lazio, o dedicarsi a un pacifico escursionismo per tuffarsi nella natura.

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