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e-borghi travel 2, Benessere e borghi: Genga, natura da record

Genga, natura da record

A Genga va in scena lo spettacolo della natura. Raccolto tra i fitti boschi dell’alta valle dell’Esino, Genga è un borgo formato da una miriade di piccole frazioni e il suo cuore storico, circondato da fitti boschi, è racchiuso tra le mura del castello medievale. Territorio un tempo di Annibale della Genga, papa dal 1823 al 1829 con il nome di Leone XII, è oggi compreso nel Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi, e proprio per Frasassi e le sue straordinarie e visitatissime grotte è famosa in Italia e nel mondo. In questo piccolo borgo nel cuore delle Marche si giunge per visitare le grotte e l’incanto della natura ma anche per scoprire o ritrovare i suoi storici angoli di benessere nei quali abbandonarsi al relax, ai trattamenti termali, ai benefici delle acque e dei fanghi. Per gli appassionati di arte e cultura, inoltre, Genga racconta la sua storia attraverso i suoi edifici storici, le sue chiese e i musei. Per gli amanti dell’enogastronomia la scelta è copiosa e si spazia dai primi ai secondi piatti, tutti annaffiati da eccellenti vini locali.

Passatelli e Verdicchio

Sono sapori forti, quelli che propongono le terre di Genga, e nei ristoranti e nei casolari delle sue colline si servono piatti che affondano le loro radici nella storia delle Marche. Tra i primi ci sono i passatelli e i maccheroncini in brodo, le zuppe di farro e cicerchia, gli gnocchi di patate con la papera, le tagliatelle servite con il sugo di asparagi o i funghi dei boschi della zona e i vincisgrassi, le tradizionali lasagne marchigiane. Per gli appassionati dei secondi la scelta è tra le lumache e le spuntature, i budelli del maiale, i piccioni ripieni e il coniglio in porchetta al finocchietto selvatico. Per chi invece ama i salumi, l’ideale è un pranzo in uno dei tanti casolari rurali sparsi sul territorio dove si servono saporiti salumi e gustosi prosciutti da assaporare con il pane nero prodotto con il grano locale. Tra i vini ci sono l’Esino, tipico delle zone di Ancona e Macerata, e il noto Verdicchio, entrambi pregiati Doc delle Marche.

Romanico marchigiano

L’antico palazzo dei Conti della Genga - la chiesa di San Clemente e la chiesa di Santa Maria Assunta-  con un pugno di case, formano l’antico centro storico del borgo. Le origini di Genga sono legate al monastero di S. Vittore e a Pierosara, l’antico Castello Petroso, centro di un gastaldato longobardo, sotto la cui giurisdizione ricade probabilmente il castello nell’alto Medioevo.

Le prime notizie di Genga risalgono ad un contratto del 1090 con cui l’abate di S. Vittore concede in enfiteusi ai conti Ugo, Alberto e Suppo, figli di Alberico, il castello con metà della rendita spettante alla chiesa di S. Clemente.

Il Museo di Genga “Arte Storia Territorio, allestito all’interno del palazzo della Genga, custodisce paramenti liturgici di Leone XII, una Madonna con Bambino della bottega di Antonio Canova proveniente dall’ottagonale Tempietto di Valadier, fatto costruire da Leone XII e inaugurato nel 1828 in una grotta della vicina gola di Frasassi, e un trittico quattrocentesco di Antonio da Fabriano, anche autore di uno stendardo ligneo dipinto su entrambi i lati. Imperdibile è una visita all’abbazia romanica di San Vittore delle Chiuse, situata nei pressi dell’omonimo complesso termale, edificata dai monaci benedettini nel XI secolo nel cuore di un anfiteatro montano, tra le principali espressioni romaniche della regione. Nei resti dell’antico cenobio del monastero è stato allestito il Museo Speleopaleontologico e Archeologico dove sono esposti un fossile di ittiosauro e urne cinerarie della necropoli di Pianello risalente all’età del bronzo finale. 

Spettacolo carsico

Tra i più straordinari spettacoli naturali d’Europa, le grotte di Frasassi sono un complesso di grotte carsiche sotterranee. Tra le maggiori attrazioni turistiche della regione, sono in parte aperte al pubblico e visitabili seguendo differenti percorsi, da quello turistico a quello di speleo-avventura al percorso per esperti. La visita è un viaggio emozionale tra differenti ambienti che vanno dall’Abisso Ancona, l’enorme cavità di oltre 200 metri d’altezza, 120 di larghezza e 180 di lunghezza, alla Sala dei Duecento, dal Gran Canyon, dove si attraversano dei crepacci con, sul fondo, cavità completamente allagate, alla Sala dell’Orsa e alla Sala Infinito. Tra i passaggi suggestivi spiccano il laghetto cristallizzato - formatosi dalla saturazione di un bacino di acqua a opera del carbonato di calcio -, la cascata del Niagara, colata bianchissima di calcite allo stato puro, il castello della fatina, caratterizzato da guglie e pinnacoli, e i giganti, complesso di stalagmiti millenarie con diametri che arrivano a 5 metri e altezze anche di 20 metri.      

Aquile reali e geotritoni

Il Parco naturale regionale Gola della Rossa e di Frasassi è una straordinaria area speleologica e anche un insieme di scenari naturali fra acque, monti e boschi. La Valle Scappuccia, attraversata dal torrente omonimo, è una delle mete naturalistiche di maggior fascino della zona, dove si alternano più aspetti vegetazionali legati ai differenti ambienti che la caratterizzano. Alla zona dei costoni calcarei, dominata da specie arbustive e erbacee, si uniscono quella in prossimità dei corsi d’acqua, dove si trovano salici e pioppi, e quella del versante sud, caratterizzata dalla presenza di vegetazione termofila. Meta per camminatori e arrampicatori è la zona di Pontechiaradovo, punto di partenza e arrivo di percorsi naturalistici. Quest’angolo d’Appennino aspro e selvaggio, dalle caratteristiche carsiche, è luogo ideale per rapaci come l’aquila reale, il gheppio, il gufo comune, la poiana e la cornacchia grigia ai quali si uniscono la lepre, lo scoiattolo, la volpe e il tasso. Nelle grotte di Frasassi vive il geotritone, vertebrato senza polmoni presente in ambienti umidi.    

Antiche acque termali

Capitale del benessere delle terre marchigiane, la zona di Genga era già in epoca romana nota per le sue sorgenti d’acqua minerale e sulfurea ipotermale, ricca di sali di zolfo e di sodio. L’ottima acqua curativa sgorga alla temperatura di 13 gradi nei pressi dello stabilimento, ed è il miracoloso tesoro di questo scenografico paesaggio montano rivestito di boschi. Chi sceglie le Terme di Frasassi può vivere una vacanza all’insegna del relax e del benessere in uno dei centri termali fra i più diversificati d’Italia e dalla lunga tradizione. Alle prestazioni rivolte alla salute si affiancano i trattamenti wellness e di estetica termale perfetti per rigenerare anima e corpo. 

Dormire, gustare e comprare

C’è la storia delle Marche, nella cucina di Genga, e sulle tavole dei suoi ristoranti e dei suoi agriturismi si respira la tradizione marchigiana. Il ristorante Francesco è l’approdo ideale per i visitatori delle Grotte di Frasassi, ristorante pronto ad accogliere comitive e scuole con menù adatti ai grandi gruppi tra paccheri “cacio e pepe”, pappardelle al cinghiale, vitello alla brace e braciolette di maiale. Al ristorante La Scaletta sono le carni le grandi protagoniste della tavola: stinco di vitello rucola e pinoli, cinghiale alla cacciatora, filetto di maiale con salsa di porro e scaglie di pere e carré di agnello, per esempio, accompagnati dai migliori vini locali. Rigorosamente casalinga è la cucina del ristorante Da Maria, rustico panoramico dove si serve il misto alla griglia con spiedino, agnello, salsiccia e i tradizionali arrosticini, i fegatelli di maiale e il filetto al tartufo. Antiche ricette marchigiane ma anche piatti classici e pizza al ristorante Da Bosio, tra tagliatelle al cinghiale, tagliolini tartufo e salsiccia, tagliolini tartufo e porcini, scaloppina ai funghi e tanto pesce tra fritture e spiedini, il tutto annaffiato dai vini locali tra cui il Verdicchio dei Castelli di Jesi.  Per chi invece sceglie Genga per una vacanza, c’è l’hotel Le Grotte, immerso nei colori della Gola Rossa e di Frasassi, che propone camere e suite, la spa, la piscina e il buon ristorante con cantina fornita. Interessanti il B&B La Colombaia, location ideale per riscoprire la pace e la tranquillità - che propone la camera Avana, quella Blu e la Multicolor - e l’albergo Magrini, dalle camere arredate con semplicità e con tutti i comfort. Imperdibile è una sosta al Salumificio di Genga dove acquistare delizie del territorio tra cui il salame Fabriano e quello di Genga, il soppressato di fegato, il lonzino magro, il salame morbido di Genga, il lonzino con lardo, la pancetta stagionata, il prosciutto con osso e l’antipasto marchigiano.

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