Trekking tra i laghi alpini, l’incanto delle vette dolomitiche, paesaggi da fotografare e attività per famiglie. Questo è il profilo della Val di Fiemme, che durante tutto l’anno offre ai visitatori molteplici opportunità di svago, nonché la possibilità di degustare i sapori locali e immergersi nella natura. Pianificare un itinerario? Ecco alcune idee per una vacanza in alta quota. A iniziare da Predazzo: benvenuti nel comune più popolato della Val di Fiemme! Segni particolari: Predazzo ha la più alta concentrazione di varietà geologiche al mondo. Paradiso per gli appassionati di rocce e minerali, non a caso si è guadagnato il soprannome di “Giardino geologico delle Alpi”. Immaginare di imbattersi in fossili di fondali marini e conchiglie a 2.000 metri d’altitudine può sembrare assurdo, ma non qui dove camminando lungo il sentiero geologico del Doss Capèl si può tornare indietro nel tempo. Se tutto ciò non fosse abbastanza, lasciatevi sedurre dal “Bosco che Suona”, un gioiello verde dove gli abeti di risonanza, ovvero utilizzati per creare le casse armoniche degli strumenti musicali, raccontano le emozioni delle sette note grazie al battesimo ricevuto da artisti di fama internazionale.
Basta spostarsi di pochi chilometri per scoprire Bellamonte – una frazione di Predazzo –, meta ambita soprattutto dai cacciatori di tramonti. La catena del Lagorai dona spettacoli difficili da dimenticare, così come le Pale di San Martino. La parola più adatta per questa località è ‘tradizione’, quella per gli antichi mestieri, per la vita contadina. Il “Museo di Nonno Gustavo” è lo scrigno che custodisce questa storia tutta locale, uno dei modi migliori per conoscere l’anima del borgo. Per chi invece non rinuncia al silenzio della foresta, imperdibile è il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, dove gli abeti rossi creano dei giochi di luce unici nel loro genere. Tra sentieri, ponti sospesi e laghi nascosti tra i rododendri, sarà spontaneo sentirsi parte integrante di questo suggestivo scenario. Non stupitevi se all’improvviso vedrete spuntare un cervo, un capriolo o magari una volpe: sono loro i padroni di questa meravigliosa costola del Patrimonio Unesco delle Dolomiti.
Varena e Cavalese distano tra loro appena un paio di chilometri. La prima, interamente ricostruita nel XVIII secolo, è ricca di fontane ottocentesche e – se si ha occasione di visitarla durante il periodo natalizio – riserva una sorpresa, un immenso presepe chiamato “Sulla via di Betlemme”. Una piccola curiosità: in paese potreste sentir parlare dei “gatti di Varena”… I felini non c’entrano, si tratta piuttosto di un simpatico soprannome per descrivere la personalità sorniona degli abitanti! Cavalese invece, è il tempio degli sport invernali: sci, hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, ci si diverte a basse temperature. Ma anche durante l’estate, non mancano le proposte per ciclisti, appassionati di trekking e desiderosi di relax. Il borgo possiede un importante bagaglio artistico-culturale che si riflette nelle chiese come quella di San Virgilio o il Santuario della Madonna Addolorata di epoca cinquecentesca.
Ultima tappa del nostro viaggio in Val di Fiemme è Tesero. Come Varena, una delle punte di diamante è la tradizione dei presepi. Durante l’estate, al contrario, i cortili del paese si popolano grazie alla rievocazione di antichi mestieri e tradizioni musicali. In realtà, l’artigianato artistico si rivela uno dei pilastri dell’economia locale: avete mai pensato di tornare a casa con un violino come souvenir? In quanto alle attività con cui arricchire la propria vacanza, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta, dal maneggio alla palestra di roccia passando per il classico nordic walking e il minigolf. In inverno, regno dello sci di fondo è il Lago di Tesero. Cinquant’anni di storia, l’appuntamento più importante è ora quello del 2026 per le Olimpiadi di Milano-Cortina. Nel frattempo, perché non concedersi una sciata in notturna? Il cuore della Val di Fiemme brilla sotto le stelle.