La bellezza del suo paesaggio le è valso il soprannome di “cuore verde d’Italia”: l’Umbra è un vero e proprio scrigno di gioielli naturali - grazie alle sue colline tappezzate di folti boschi, alle vallate lussureggianti a perdita d’occhio, ai prati verdissimi - e di monili architettonici, con i suoi splendidi borghi permeati di misticismo e sospesi nel tempo – una manciata di nomi? Assisi, Gubbio, Spoleto e Orvieto – e l’aristocratica e cosmopolita Perugia, il “salotto buono” della regione, sede – tra l’altro – di una rinomata università per stranieri, che la avvolge di un’atmosfera vivace tutto l’anno. E poi ci sono le gemme rare, che emergono dai castoni color smeraldo, come la Cascata delle Marmore o il Lago Trasimeno e le delizie enogastronomiche, con i famosi tartufi neri di Norcia in primis. Una regione tutta da scoprire, dunque, l’Umbria, con i ritmi slow dell’ecoturismo attivo, che non disdegna trekking, passeggiate ma anche avventure ad alto tasso adrenalinico.
Se è vero che l’Umbria è l’unica regione italiana – insieme alla Valle d’Aosta – a non avere uno sbocco sul mare, è anche vero che non mancano le possibilità di ritrovarsi in affascinanti contesti “liquidi” dove l’acqua domina il paesaggio da irresistibile protagonista. Sono infatti numerosi i laghi che ne punteggiano il territorio, a iniziare dal Trasimeno, il quarto più grande della Penisola – ospita tre isole ed è Parco Regionale – ammantato di leggenda e paragonato da Lord Byron a un “velo d’argento” per le sorprendenti tonalità delle sue acque: i più attivi possono scegliere tra numerosi sport acquatici, oppure decidere di percorrerne il periplo in bicicletta, fermandosi magari a visitare la deliziosa Castiglione del Lago con la sua rocca. Ma anche i fiumi non mancano, dal Tevere al Clitunno al Nera: proprio quest’ultimo, lungo oltre cento chilometri, oltre a rappresentare l’ambiente adatto per avvincenti discese di rafting tra rapide e rocce, dà vita alla scenografica Cascata delle Marmore, tra le più alte d’Europa, con un dislivello di 165 metri, suddiviso in tre spettacolari salti e avvolta da un rigoglioso parco naturale.
San Francesco e Santa Rita sono due tra i più famosi “testimonial” – oggi si definirebbero così – umbri di tutti i tempi e i borghi che ne hanno conosciuto le gesta – ovvero principalmente Assisi, Gubbio e Cascia – sono ancora permeati da un misticismo che colpisce e affascina anche il più agnostico dei visitatori, complice forse la loro bellezza medievale pressoché intatta, fatta di stradine assolate per la maggior parte dell’anno e silenziose, dominate da imponenti basiliche e palazzi storici dall’allure aristocratica. E a proposito di edifici sacri di rara fattura, non si possono no citare anche Orvieto – con il meraviglioso Duomo trecentesco – e Spoleto, famosa per il Festival dei Due Mondi, abbellita dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta e amata da Goethe, Turner ed Herman Hesse, che in una cartolina indirizzata alla moglie scrisse addirittura “Spoleto è la scoperta più bella che ho fatto in Italia”. Charme medievale e gioielli unici caratterizzano anche Todi – imperdibile la Piazza del Popolo –, Città di Castello – ingentilita da tocchi rinascimentali – e l’appartata quanto romantica Spello.
Regina del bien vivre dai ritmi slow, l’Umbria cala i suoi assi più raffinati a tavola, con un full di prodotti che sono i protagonisti di altrettanti percorsi del gusto. Dalle strade del vino a quelle dell’olio, dalla tradizione della norcineria al profumo del tartufo nero, alle lusinghe del cioccolato: il territorio offre spunti di visita anche per i gourmand. Due Docg e 13 Doc costellano il firmamento di Bacco, con Sagrantino, Torgiano e Grechetto tra le etichette più apprezzate; mentre la Dop umbra dell’olio regala un oro liquido dall’intenso sapore fruttato. Intenso è anche il gusto del tartufo di Norcia – cittadina famosa anche per il saporito prosciutto –, proposto in abbinamenti originali con agnello o trota. E a proposito di pesce, una gita sul Trasimeno non può dirsi completa se non si assaggia il brustico a base di persico, la carpa in porchetta o il tegamaccio, una specie di caciucco. Un’ultima menzione va al cioccolato, che in Umbria (e a Perugia in particolare) non è sinonimo solo di Perugina, ma anche di Eurochocolate – il più grande evento dedicato al cioccolato in Europa – e di una miriade di laboratori artigiani, da scoprire... leccandosi le dita!