C’è una valle che sa di buono, fra le Dolomiti del Trentino. I suoi formaggi profumano di pascoli fioriti. La sua birra artigianale è a chilometro zero. I suoi speck sono affumicati, secondo i metodi dei trisnonni. Ogni giorno si può scoprire un sapore diverso. Alcuni giorni, anche più di uno. E’ la Val di Fiemme, e chi preferisce muoversi in autonomia, può lasciarsi guidare dalla mappa distribuita dagli uffici turistici “Tradizione e Gusto - Val di Fiemme”. Chi ama il racconto e la degustazione, trova ogni giorno in calendario una o più visite guidate. Alcune sono gratuite e altre scontate, grazie alla Fiemme Guest Card offerta da Hotel, B&B, Agritur e Residence. Sono infatti più di cinquanta le esperienze settimanali offerte dalla card, e di queste una ventina si lasciano… assaporare. Per tutta l’estate, fino al 27 settembre, le visite guidate conducono gli ospiti da produttori, apicoltori, casari, viticoltori, micologi, allevatori e coltivatori della valle.
Si parte dall’esplorazione dell’orto e dei campi della cooperativa agricola e sociale “Terre Altre”, di Masi di Cavalese. Qui si cammina tra fiori, alberi da frutto, spighe, ortaggi, erbe aromatiche e officinali. Il lavoro dei fondatori è iniziato nove anni fa, con le interviste agli anziani della Val di Fiemme. La raccolta di racconti e diari sbiaditi dal tempo ha permesso alla cooperativa di coltivare semi antichi e autoctoni che stavano scomparendo e a rispolverare ricette dolomitiche. Dalla natura e dalla storia della Val di Fiemme nascono così creme di bellezza “selvatiche” e rimedi naturali sperimentati nei secoli e quasi dimenticati. In questo tempio della biodiversità, è possibile acquistare antiche alchimie, in vasetto o tubetto, ricreate per la cucina, il benessere e la bellezza. Attraggono i visitatosi la linea di cosmetici naturali, creme fitoterapiche e oleoliti (soluzioni oleose dei fitocomplessi curativi delle piante officinali). Uno dei rimedi più ricercati è l’oleolito di iperico che, oltre a curare ustioni solari e domestiche, aiuta le ferite a rimarginarsi.
Bambini e genitori tornano a stupirsi per le piccole cose. Le esperienze guidate di “Traduzione e gusto” risvegliano il senso di meraviglia. Dalla passione per i semi dell’Agritur Fiordalisa di Capriana, ai mieli più rari dell’apicoltura “I Dolci sapori del bosco” di Castello d Fiemme, fino alla creazione di pozioni e bacchette “magiche” nei boschi della Val Cadino. Le parole sono nettare nei racconti dell’apicoltore che rivela la vita delle api, durante una vista al Parco della Pieve di Cavalese. La vita dei malgari si rivela fra i pascoli di Malga Sadole a Ziano di Fiemme e a Malga Sass di Valfloriana, dove un sentiero accompagna al “Zirmo dei Zochi Alti”, un pino cembro – detto anche cirmolo - secolare con una circonferenza di 530 centimetri.
Un’esperienza guidata invita a scoprire “La foresta vista dal fungo”, l’occasione per comprendere l’importante ruolo del fungo nell’ecosistema. A Castello di Fiemme, accanto al Maso Corradini si può passeggiare fra 2.400 piantine di lamponi e altre piante di ribes, more, fragole e mirtilli. Il “Tour della fattoria” con le sue otto stazioni interattive, invece, permette di vistare anche l’orto e la stalla del maso.
Fra le esperienze guidate della Val di Fiemme c’è anche un “Cheese Tour”, da percorrere a piedi o in bicicletta, fra aziende agricole che hanno una missione in comune, quella di produrre il latte per generare il celebre Puzzone di Moena Dop: al termine del tour, è possibile gustarlo nel Caseificio Sociale di Predazzo. Il Puzzone è un formaggio di pasta morbida con un odore caratteristico molto intenso e con una crosta liscia, color giallo ocra. È preparato, secondo la tradizione, con il latte intero e il caglio di camoscio. La maturazione va da un minimo di sessanta giorni a un massimo di otto mesi. Il Puzzone non è l’unico formaggio prodotto dal caseificio di Moena e Predazzo, anche se sicuramente è il più conosciuto e il più apprezzato, tanto da essere considerato uno dei più pregiati del Trentino. Un’altra degustazione di formaggi porta nella vicina Val di Cembra, sulla terrazza del Green Grill di Grumes. Qui si assaporano formaggi di malga e caciottelle aromatizzate, accompagnati dai mieli di Cembra e dai vini Cembrani Doc. Questa esperienza guidata è in calendario fino al 31 ottobre.
Tre esperienze guidate delle Fiemme Guest Card tentano gli appassionati di birra artigianale, di vino e di grappa. A Daiano, innanzitutto, si esplora il birrificio Gilmozzi dove nasce un’alchimia a chilometro zero: la Birra d Fiemme. Ci sono poi le visite che portano a degustare vini Cembrani Doc e due distillerie, la Paolazzi e la Pilzer. Queste visite offrono l’occasione di imparare a orientarsi in un’ampia scelta di distillati e vini pluripremiati. Il viaggio in Val di Cembra offre anche un piacere visivo, perché si possono ammirare antichi borghi e vigneti puntellati da chilometri di muri a secco. Oltre a queste attività, la Fiemme Guest Card propone racconti nella natura, escursioni nei sentieri tematici e nei parchi della fantasia, visite ai musei e ai parchi naturali. La Fiemme Guest Card permette utilizzo degli impianti di risalita (per tutta la durata della Card) a soli 7 euro. Per riceverla, basta soggiornare in Val di Fiemme almeno due notti. Gli hotel convenzionati sono elencati nel sito www.visitfiemme.it