E’ dalla città dello stretto, sulla sponda calabrese, che parte il weekend alla scoperta dei borghi di Bova e Gerace.
Partiamo da quello che fu definito da Gabriele D’Annunzio “il più bel chilometro d’Italia”, il lungomare di Reggio Calabria, alla volta di Bova, dopo una dolce colazione con una pasta di mandorla.
E’ la statale Ionica, che da Reggio corre alla volta di Taranto, a regalarci scenari mozzafiato sul più meridionale dei mari italiani, e sulla Sicilia orientale.
Da Bova Marina saliamo all’antico borgo di Bova, arroccato sul versante orientale dell’Aspromonte a quasi mille metri d’altezza. La salita ci regala panorami sull’arco costiero, ma anche i tipici scenari naturali dell’Aspromonte.
Tra i centri più importanti della cultura grecanica calabrese, Bova era un’antica sede vescovile, e presenta una cattedrale che affonda le sue origini nei primi secoli d.C.
Il caratteristico borgo è sovrastato dai ruderi del castello Normanno, risalente ai secoli X e XI, e regala un fitto groviglio di vicoli dove ci perdiamo alla ricerca degli scorci più belli e caratteristici, scoprendo i palazzi gentilizi che testimoniano la storia e l’importanza del borgo. Alla bellezza del borgo, ai suoi panorami ed alla sua storia si unisce la ricca e variegata cucina del sud della Calabria che propone tante specialità.
Noi ci concediamo un bel tagliere di salumi tra cui l’immancabile soppressata, con finocchietto selvatico e peperoncino, il capocollo, la pancetta e un po’ di ‘nduja.
Tra i formaggi assaggiamo il pecorino dell’Aspromonte e la ricotta di capra.
Torna protagonista il blu dello Ionio, quando scendiamo a Bova Marina e risaliamo la costa calabrese alla volta di Gerace. Fino a Locri è un susseguirsi di mare, spiagge talvolta straordinariamente deserte, e piccoli borghi arroccati che guardano verso il nord dell’Africa ed alla Grecia, l’altra sponda del mondo al di là del mare.
Da Locri saliamo alla volta di Gerace, situata su una rupe d’arenaria a quasi cinquecento metri d’altezza, nella quale è custodito uno straordinario patrimonio storico.
E’ un continuo alternarsi di piazzette, vicoli, portali, sontuosi palazzi e chiese monumentali tra cui la Cattedrale, gioiello normanno calabrese, uno degli edifici religiosi più grandi della regione, risalente al periodo compreso tra l’XI ed il XII secolo. Del castello restano invece solo più parte delle mura ed una torre.
Gerace è però anche viste sul mare e botteghe artigiane dove perdersi tra preziose ceramiche.
Una buona parmigiana, con melanzane, mozzarella, prosciutto, pomodoro e pangrattato e le zeppole con e senza acciughe, da accompagnare con un buon vino Melissa bianco delle terre crotonesi, sono il miglior viaggio nei sapori della zona prima di chiudere il weekend con un sorso di Bergamino, il tipico liquore reggino.