Si dice che le Michette di Dolceacqua siano state inventate dalle donne del borgo dopo che Lucrezia, una fanciulla che aveva deciso di maritarsi con Basso, l’uomo che amava, si rifiutò di sottomettersi al volere del marchese locale che imponeva lo Ius primae noctis. La ragazza, si narra, si lasciò morire di fame e di sete nelle segrete del castello. Il “promesso sposo”, a questo punto, diede l’assalto al palazzo insieme ad alcuni ribelli, obbligando il marchese ad abolire l'infame legge.
Il primo passo è quello di sciogliere il lievito di birra in un po’ di acqua tiepida. Mentre il lievito si scioglie, preparate su un ripiano in legno una fontana con la farina e aggiungetevi in ordine le uova, l’olio di oliva, lo zucchero, il burro, la scorza di limone grattugiata, il sale e il lievito sciolto. A questo punto bisogna cominciate a impastare, tirando molto l'impasto, quindi lasciate lievitare almeno un'ora, poi modellate le michette dando alla pasta una forma ellittica, lunga circa quattro centimetri e larga due, e disponetele in una teglia – nella quale dovete mettere un pochino d'olio - distanti le une dalle altre. Questo per evitare che si attacchino con la seconda lievitazione, che deve durare anch’essa un’ora. Quando avranno all'incirca raddoppiato il loro volume, infornatele e lasciatele cuocere finché non assumeranno un colore dorato, quindi inumidite la parte superiore e cospargetela con lo zucchero rimanente.
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...buon appetito