Porta con orgoglio il vessillo della sua tradizione, che la vede da tempo immemore protagonista fra le prelibatezze della Sicilia. Ha il pregio della sfiziosità e una volta veniva preparata con il pesce, da cui sembra derivi il suo nome, ovvero da “capone”, pesce dalla carne pregiata - oggi chiamato lambuga - condito con salsa agrodolce. Altra ipotesi, invece, vede l’etimologia riconducibile a “caupone”, termine che indica le taverne dei marinai, i quali erano soliti fermarsi in questi luoghi di ristoro. E non è finita qui. Altre tesi sostengono che potrebbe derivare dal sostantivo latino “caupona” – taverna - e dall’aggettivo “cauponia”, col significato di “cibo da taverna”. Insomma, se le varianti di caponata alla siciliana sono innumerevoli, altrettante sono le origini del suo nome e anche della sua storia. Sostituito il pesce con le melanzane, ecco oggigiorno questo piatto colorato e saporito.
Tagliate la melanzana a cubetti - lasciate la buccia, la caponata risulterà più saporita -, cospargetela di sale e lasciatela sgocciolare su un setaccio per un’oretta affinché perda l’amaro del retrogusto. Prendete ora i pomodori, privateli dei semi e tagliateli a cubetti, poi pulite i peperoni - eliminando i semi e le nervature interne – tagliateli a quadretti, poi lavate la costa di sedano e affettatela. Mettete in una padella l’olio extravergine e, una volta bollente, immergetevi i cubetti di melanzana che devono diventare di un bel colore dorato. Con un ramaiolo prendere i cubetti e adagiateli su un piatto con carta assorbente, per eliminare l’unto in eccesso. In una padella mettete la cipolla affettata a rondelle e fatela rosolare per un paio di minuti nell’olio, quindi unite i peperoni e fateli cuocere per qualche minuto, poi aggiungete i capperi – precedentemente dissalati sotto acqua corrente -, i cubetti di pomodoro, l’uvetta fatta rinvenire per dieci minuti in acqua tiepida, le olive e i pinoli. Mescolate bene, fate cuocere una quindicina di minuti e, alla fine, aggiungete le melanzane e fate proseguire la cottura per altri cinque minuti. A questo punto potete aggiungere l’aceto e lo zucchero e cuocere il tutto a fuoco basso per cinque o sei minuti, lasciando evaporare completamente l’aceto. Il sale potete metterlo a fine cottura. Fate riposare in frigorifero per almeno un’ora e servite a temperatura ambiente. Per consentire ai sapori di amalgamarsi al meglio tra loro, si può preparare la caponata anche il giorno prima di servirla in tavola.
...buon appetito