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Per oltre un secolo, nei primi giorni di ottobre, Sinalunga diventa il fulcro delle attività della Valdichiana in occasione dell'antica Fiera alla Pieve. In origine, la Fiera si svolgeva per tre giorni durante la seconda settimana di ottobre, in concomitanza con i festeggiamenti dedicati alla Madonna del Rosario, venerata all'interno della Pieve di San Pietro ad Mensulas.
Un tempo, centinaia di pellegrini provenienti dal centro Italia affluivano a Sinalunga per rendere omaggio alla Madonna, accompagnati da macellai pronti a servire pasti ricostituenti. La porchetta divenne la pietanza più rinomata, tanto da essere associata come simbolo laico a questa Fiera.
Negli ultimi anni
A partire dal XIX secolo, la Fiera alla Pieve assunse una nuova connotazione: il commercio del bestiame divenne predominante rispetto all'aspetto religioso. Grazie alla vastità del mercato zootecnico, ben oltre l'estensione dei normali mercati tuttora presenti in Valdichiana, l'evento fu denominato "fierone". I cambiamenti socio-economici, come la crisi della mezzadria e la fine del sistema mezzadrile, hanno ulteriormente trasformato la manifestazione. Oggi la Fiera si estende per l'intera Pieve di Sinalunga e, sebbene scomparsa la vendita del bestiame vivente, nell'ultimo decennio si è arricchita con la Fiera dell'Agricoltura, che valorizza e promuove il bovino Chianina, fiore all'occhiello del nostro territorio.
Anche il luna park, complementare alla fiera, ha assistito a una sua evoluzione: in principio le giostre erano mosse da cavalli. Fu negli anni '60 che l'aspetto e la collocazione delle giostre subirono un cambiamento, passando dalla piazza antistante la stazione ferroviaria alla loro attuale ubicazione. Mentre il fierone si anima, centinaia di bancarelle propongono ogni sorta di articoli, dai prodotti alimentari agli abiti, dagli oggetti decorativi agli utensili.
Oggi, così com'era un tempo, le modalità e le merci offerte possono variare, tuttavia il spirito della Fiera alla Pieve rimane immutato, proseguendo a tramandare le consuetudini di un tempo, mantenendo vivi i valori della tradizione di generazione in generazione.